Sud Ovest Non Stop

Sud Ovest Non Stop

Mi è capitato spesso, in questi ultimi mesi, di frequentare le scogliere nella parte sud occidentale del-l’isola. Il lungo tratto di costa che si estende tra i comuni di Pula e Domus de Maria è ricchissimo di spot ideali per lo spinning, in tutte le stagioni. In inverno le piane rocciose della zona di Pula sono ricchissime di spigole. Gli stessi spot, in estate, sono divertentissimi per il gran numero di occhiate, anche di taglia e per tante specie di pesci che amano il misto. Le scogliere che sempre più alte e impervie si estendono da Chia sino a Capo Spartivento hanno un ventaglio di possibili catture sterminato: dai sempre più frequenti barracuda, agli ormai stanziali serra, per non parlare di incontri fortunati (e occasionali...) con dentici e ricciole. E poi le spiagge che nella stagione fredda sono produttive se interessate da mareggiate e che però, d’estate, non possono essere frequentate se non di notte a causa dell’obbligo di rispettare i divieti di pesca dovuti alla balneazione. Ma la costa sud ovest è davvero molto estesa, tanto che, nonostante sia frequentata nei mesi estivi da migliaia di turisti, è sempre possibile trovare un angolo riparato e isolato dove poter lanciare qualche artificiale. In questo breve itinerario mi concentrerò su tre spot molto interessanti e differenti tra loro; più che un vero itinerario vuol essere uno spunto, l’occasione per parlare dell’approccio a tre differenti stili di spinning.


Su Gunventeddu
Il comprensorio di Pula è ricchissimo di spot adatti allo spinning: basse scogliere, piane, spiagge, ciottolati, foci di fiumi con fitti canneti, peschiere e piccoli moli, offrono un campionario di scelte davvero ampio. Ad un passo dall’area archeologica di Nora si trova una piccola spiaggia, conosciuta da tutti come Su Gunventeddu. Questa spiaggia è esposta a sud, sud est ed è delimitata a nord dal promontorio che la separa dalla spiaggia di Furcadizzu, di fronte all’isola di San Macario, e a sud dalle basse scogliere che portano alla chiesetta di Sant’Efisio di Nora. È uno spot misto, con tanta roccia sui lati, una stretta spiaggia in mezzo e un profondo canalone proprio nella zona centrale di questa. Le condizioni migliori per pescare si hanno durante le scadute di scirocco e levante. Il moto ondoso non è mai eccessivo, perché la spiaggia è “difesa” dalla lunga penisola di Nora, dalla piccola isola del Coltellazzo, dominata dal faro, e da uno sbarramento di roccia sommerso che frena e minimizza l’arrivo di alghe a riva. Su Gunventeddu in inverno è territorio di caccia della spigola, mentre in estate è frequentata assiduamente da branchi di serra. Delle tre opzioni proposte in questo articolo è lo spot che si può sondare più in velocità: alcuni lanci bastano per capire se sia meglio perseverare o cambiare posto. Si parte da un estremo e si percorre tutta la spiaggia, soffermandoci con più interesse nella parte centrale che, come accennato, presenta un interessante cana- lone; questo, anche durante le più intense mareggiate, rimane calmo, appena nascosto da un sottile strato di schiuma; da non perdere! Vista la presenza di tanti ostacoli (soprattutto a ridosso dei promontori...) può risultare produttivo sostituire le ancorette con ami singoli. Quando il mare è mosso l’acqua è sempre torbida; questo è un fattore da non trascurare nella scelta dell’esca. La minor trasparenza dell’acqua consiglia di lanciare artificiali con colori più sgargianti anche se meno naturali. Le esche più adatte sono quel-le di superficie o appena sotto. Infatti dal promontorio più a settentrione è possibile arrivare con lanci normali su alcune pozze e buche molto interessanti che però sono circondate da rocce affioranti o appena sommerse. Su Gunventeddu è uno spot molto interessante anche di notte; vale però sempre l’avvertimento di stare molto attenti quan-do ci si sposta nell’oscurità tra le rocce.

Campumatta
Lasciandoci alle spalle l’abitato di Pula inizia una serie di lunghe spiagge che da Santa Margherita ci accompagnano sino al territorio di Domus de Maria. Una di queste spiagge presenta delle caratteristiche interessanti. Si svolta in via Flumendosa e la si percorre sino al mare. Qui si susseguono spiagge dritte con basso fondo: in rapida successione Flamingo, Cala d’Ostia e Campumatta. Mi soffermerò su quest’ultima zona. Tutta questa costa è esposta a venti meridionali ma le migliori possibilità si hanno con vento alle spalle e mare “sdraiato”. Questa ideale seconda tap-pa del nostro itinerario è pensata per chi ama camminare. I punti interessan-ti sono sparsi e separati da lunghi tratti di spiaggia “insignificante” e cioè drit-ta, uniforme, con fondale sabbioso e posidonia oltre le nostre possibilità di lancio. Ma è questa noiosa uniformità l’arma in più di Campumatta. Infatti i pesci si radunano proprio nei pochi punti interessanti, intorno a rocce isolate o pianori che dalla riva si estendono a pelo d’acqua per decine di me- tri verso il largo. In questo luoghi è possibile incrociare i serra, sia a luce che di notte. Quasi mai si pesca a profondità oltre il metro e mezzo e quindi non c’è bisogno di artificiali deep. In tutto il settore si può praticare lo shore jigging con ottimi risultati. Con piccoli jig, recuperati alternando frenesia a stasi, arrivano le piccole e divertenti lecce stella, saltuarie occhiate e limoncini oltre che tracine anche di grossa taglia (ma solo con acqua fredda e mare calmissimo). I serra sono attratti da esche di superficie e lunghi minnow, in colorazioni naturali, blu e argento. Come detto, è necessario cam- minare molto e questo vuol dire che per sondare tutti i punti interessanti sono necessari almeno un’ora e mezzo.


 
Cala Cipolla
Superando il territorio di Pula si entra nel comune di Domus de Maria. Qui si trovano le stupende spiagge del comprensorio di Chia. La caratteristica che le rende interessanti per lo spinning è proprio la loro bellezza. Infatti spesso, per ottenere qualche cattura siamo costretti a frequentare grigie aree portuali o squallidi e anonimi spot metropolitani. Ma per fortuna, si possono avere bellissime soddisfazioni anche nelle acque cristalline di Chia. Ed è in quest’ottica che ho voluto inserire nel-l’itinerario quest’ultima tappa, diciamo più contemplativa. Tra le varie possibili scelte puntiamo la nostra attenzione su Cala Cipolla e scogli limitrofi. La spiaggia si raggiunge a piedi, visto il divieto di transito alle automobili ed altri mezzi. Lo spostamento dal parcheggio al mare è utile per staccare in modo netto dalla “civiltà”. Saltare sulle rocce di questa cala, affondare nella soffice sabbia bianca, circondarsi degli intensi profumi della macchia mediterranea... basterebbe questo per consigliare Cala Cipolla agli amanti dello spinning. E in più c’è anche... lo spinning! A Cala Cipolla si pesca, eccome. La piccola spiaggia, in inverno, regala spigole che attaccano piccoli minnow (in gergo “confetti”) quasi a riva. L’alta scogliera che domina la parte più settentrionale (a sinistra...) è piena di sentieri che portano a rocce piatte dalle quali è possibile pescare, anche se in posizione rialzata. Sempre in questo promontorio è presente una insenatura che somiglia ad un piccolo fiordo. La discesa a livello del mare è abbastanza agevole e si giunge alla base dell’insenatura. Questo spot è davvero silenzioso, raccolto, con davanti un mare subito profondo, subito ricco di possibilità: qui vanno bene artificiali che nuotano profondo. Il ventaglio di possibili catture è vasto e colorato: cerniotti e scorfani, le sempre presenti occhiate, saltuari dentici e serra e barracuda e spigole... E vi ho solo descritto una piccola parte, un unico scorcio di questa costa stupenda. Il tempo di permanenza in questa tappa è molto variabile. La bellezza dello spot trascina fuori dal tempo; non diamoci quindi troppi limiti d’orario. A volte la scelta più giusta è quella di superare ogni scelta possibile.