Hard&Soft - Spigole Notturne

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E alla fine, dopo una lunghissima e infruttuosa ricerca, sentii Stefano che mi sussurrava: “Non ci puoi credere Fedez! È pieno di spigole qui sotto! Facciamo silenzio!”. Stava per arrivare la svolta della serata, il momento cruciale che decide ogni battuta di pesca. Le nostre speranze si avveravano di colpo, quando ormai avevamo quasi del tutto perso le... speranze. La giornata era iniziata la notte prima, al lavoro. Un controllo veloce (si fa per dire...) sui bollettini meteo ed avevamo deciso quali sarebbero stati i nostri spostamenti alla ricerca di Lei, la spigola. Come al solito, in queste fasi preliminari domina l’ottimismo. “Hai visto che bella perturbazione in arrivo? Condizioni ideali per la spigola”. E ancora: “Che poi, se becchiamo l’ora giusta e c’è mangianza, spigolle a mannetta (come dicono a sud ovest...)”. Fino ai più entusiastici: “Se entrano in frenesia dobbiamo limitarci altrimenti rischiamo di fare una mattanza”. Col morale alle stelle siamo partiti quando ancora il sole dominava il cielo ed abbiamo consumato gran parte delle nostre energie in spot sterili, infruttuosi, senza vedere non dico un attacco ma neanche un cenno di vita sott’acqua. Foci di fiumi, aree portuali, spiagge basse con risacca. Per ore abbiamo viaggiato, nomadi dello spinning; e più passava il tempo, più sentivamo mancarci le forze, la grinta, la speranza. Il sole è sceso dietro ai monti, la notte è diventata buia e nelle nostre menti iniziava a materializzarsi una parola terribile: “Sturrata!”. Si sa, chi va a pesca mette in conto di dover tornare a mani vuote; ma ci sono uscite ed uscite.
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