Super Dentex

Super Dentex

di Michael Nuscis

La maggior parte degli spinner costieri e non, attende con ansia il periodo autunnale, ricercando la preda che garantisca loro un’emozione mozzafiato. Tra questi ci sono anch’io. Ho sempre avuto un notevole interesse e curiosità per i casting jig (esche in piombo utilizzabili per la pesca da terra), e ne acquisto di diversi modelli, tra i 40-50 grammi che utilizzo su fondali importanti. Questi spot profondi, spesso sono frequentati in superficie e a mezz’acqua dalle lampughe che da metà settembre si avvicinano sotto costa. La scelta cade sui ‘’long jig’’, che con un peso compatibile con la mia Xzoga Matery 60 grammi, esprimono un buon compromesso. Le colorazione sono quelle più vicine alle livree della sardina e del cefalo.

La montatura
Su questo tipo di artificiali monto degli assist hook doppi (ami legati su dei cordini, specifici per armare i jig), di cui uno dressato con un piccolo polipetto fluorescente in silicone, munito di due tentacoli a forma di falce. I tentacoli durante il recupero producono una vibrazione, a mio avviso molto stuzzicante, e spero anche per i pinnuti. In questa tecnica di pesca si cambia esca di continuo. Per questo motivo personalmente scarto la classica montatura da shore jigging di collegamento all’esca. Quindi al posto di uno split ring (anellino apribile) agganciato ad un solid ring (anellino chiuso), opto per uno split ring in cui sono agganciati gli assit hook e il jig separatamente, su un moschettone da 35 libbre, classico, da spinning. Esche artificiali, canna e mulinello di taglia 5000, sono quindi, i miei compagni di pesca più assidui.

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