Sos Bundhos di Orani

I soliti Becugna e Demartis, Bundhos di Orani 2024, con un’ottima interpretazione delle condizioni meteo e un po’ di azzardo, si aggiudicano il trofeo dell’Onda Blu.

Sos Bundhos di Orani
In alto: Giampiero Deias, Stefano Scintu, Claudio Becugna, Raimondo Demartis, Marco Machis e Fabrizio Caddeo, festeggiano con una nutrita rappresentanza del club di Orani.

È sabato 6 aprile e per due giorni Orani diventa l’epicentro del surfcasting agonistico sardo. I ragazzi dell’Onda Blu di Orani, capitanati da Silvio Loddo, hanno messo a punto la loro gara a campo libero. Si pescherà, o si cercherà comunque di farlo, per tutta la notte, ma alle 10 di domenica le buste con l’eventuale pescato andranno consegnate al punto di raduno, presso l’ex officina Val Chisone.

Un momento del raduno prima della gara nel quale è stato sorteggiato l’ordine di partenza.

Teatro della contesa: tutta la Sardegna! Il dilemma è sempre il solito: rinunciare a qualche ora di pesca per raggiungere gli spot che storicamente “pagano bene”, oppure rimanere in zona, risparmiando il più possibile energie e tempo e capitalizzare, alla ricerca delle prede? Sono 34 le coppie di atleti iscritte, suddivise in 17 box da 4, con due battitori e due giudici, e inversione dei ruoli a mezzanotte. In verità pochi equipaggi decidono di restare sulla costa orientale, i più partono verso destinazioni mediamente lontane: Oristano e Alghero in primis! Questo significa dover rinunciare ad almeno tre ore di pesca… ma come al solito “la fortuna aiuta gli audaci”. Personalmente preferisco di gran lunga le gare a campo libero rispetto a quelle a picchetto fisso, anche se più impegnative, sia per l’aspetto economico, sia per la fatica, ma anche perché è il garista che sceglie in qualche maniera il proprio destino. Sbagliare la scelta dello spot è molto più facile di quanto sembri! Le condizioni sono di mare molto calmo attorno a tutta l’isola. Solo un leggero vento di scirocco soffierà nelle prime ore di gara, andando via via a scemare. Nel giro di poco più di un’ora le coppie lasciano il raduno, e le ostilità possono quindi considerarsi ufficialmente aperte! Almeno all’inizio non arrivano notizie di grandi pescate. Ma la notte è lunga e piano piano molti carnieri diventano sempre più pesanti. Dato il periodo e le condizioni meteomarine, sono mormore e oratelle a farla da padrone, ma non mancano anche le occhiate e altri pesci “di galla”, come ad esempio i sugarelli, e tante tracine. Arriva l’alba e con essa le ultime abboccate, poi per tutti, per alcuni prima di altri, arriva il momento di “piegare tutto” e dirigersi verso Orani. Con il mio compagno di pesca, siamo fra i primi a consegnare il pescato, poi alla spicciolata arrivano tutti. Arrivano buste pesantissime, è uscito davvero tanto pesce! La spuntano su tutti Claudio Becugna e Raimondo Demartis (Larus Sassari), premiati dalla scelta di Olbia con ben 83 prede e oltre 9 chili di peso! Dalla spiaggia di Alghero ecco arrivare Giampietro Deias e Stefano Scintu (Anda Arborea), secondi con 90 pezzi. Per loro maggior numero di prede, ma circa 1 kg in meno dei vincitori. Terzi arrivano i vincitori dell’anno scorso, Marco Machis e Fabrizio Caddeo (Coxinas Villacidro). E Daniele Bullitta, sempre Coxinas, strappa ai flutti di Is Arenas, l’orata che risulterà alla fine la preda più grossa.

Anche quest’anno l’Onda Blu Team Orani, supportato dalla Yuki e da tantissimi altri sponsor, ha messo su una bellissima manifestazione, di altissimo livello dal punto di vista agonistico e organizzativo. A condire il tutto, un’ospitalità autentica e senza limiti che ha fatto tornare il sorriso anche ai più delusi dalla classifica finale, e che sicuramente ci riporterà a Orani anche il prossimo anno. A menzus bidere!

Francesco Gavino Fois