Sos Bundhos di Orani
I soliti Becugna e Demartis, Bundhos di Orani 2024, con un’ottima interpretazione delle condizioni meteo e un po’ di azzardo, si aggiudicano il trofeo dell’Onda Blu.
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È sabato 6 aprile e per due giorni Orani diventa l’epicentro del surfcasting agonistico sardo. I ragazzi dell’Onda Blu di Orani, capitanati da Silvio Loddo, hanno messo a punto la loro gara a campo libero. Si pescherà, o si cercherà comunque di farlo, per tutta la notte, ma alle 10 di domenica le buste con l’eventuale pescato andranno consegnate al punto di raduno, presso l’ex officina Val Chisone.
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Teatro della contesa: tutta la Sardegna! Il dilemma è sempre il solito: rinunciare a qualche ora di pesca per raggiungere gli spot che storicamente “pagano bene”, oppure rimanere in zona, risparmiando il più possibile energie e tempo e capitalizzare, alla ricerca delle prede? Sono 34 le coppie di atleti iscritte, suddivise in 17 box da 4, con due battitori e due giudici, e inversione dei ruoli a mezzanotte. In verità pochi equipaggi decidono di restare sulla costa orientale, i più partono verso destinazioni mediamente lontane: Oristano e Alghero in primis! Questo significa dover rinunciare ad almeno tre ore di pesca… ma come al solito “la fortuna aiuta gli audaci”. Personalmente preferisco di gran lunga le gare a campo libero rispetto a quelle a picchetto fisso, anche se più impegnative, sia per l’aspetto economico, sia per la fatica, ma anche perché è il garista che sceglie in qualche maniera il proprio destino. Sbagliare la scelta dello spot è molto più facile di quanto sembri! Le condizioni sono di mare molto calmo attorno a tutta l’isola. Solo un leggero vento di scirocco soffierà nelle prime ore di gara, andando via via a scemare. Nel giro di poco più di un’ora le coppie lasciano il raduno, e le ostilità possono quindi considerarsi ufficialmente aperte! Almeno all’inizio non arrivano notizie di grandi pescate. Ma la notte è lunga e piano piano molti carnieri diventano sempre più pesanti. Dato il periodo e le condizioni meteomarine, sono mormore e oratelle a farla da padrone, ma non mancano anche le occhiate e altri pesci “di galla”, come ad esempio i sugarelli, e tante tracine. Arriva l’alba e con essa le ultime abboccate, poi per tutti, per alcuni prima di altri, arriva il momento di “piegare tutto” e dirigersi verso Orani. Con il mio compagno di pesca, siamo fra i primi a consegnare il pescato, poi alla spicciolata arrivano tutti. Arrivano buste pesantissime, è uscito davvero tanto pesce! La spuntano su tutti Claudio Becugna e Raimondo Demartis (Larus Sassari), premiati dalla scelta di Olbia con ben 83 prede e oltre 9 chili di peso! Dalla spiaggia di Alghero ecco arrivare Giampietro Deias e Stefano Scintu (Anda Arborea), secondi con 90 pezzi. Per loro maggior numero di prede, ma circa 1 kg in meno dei vincitori. Terzi arrivano i vincitori dell’anno scorso, Marco Machis e Fabrizio Caddeo (Coxinas Villacidro). E Daniele Bullitta, sempre Coxinas, strappa ai flutti di Is Arenas, l’orata che risulterà alla fine la preda più grossa.
Tra i tanti premi, anche ottimo vino “vestito” con i bundhos, le maschere tipiche di Orani.
Anche quest’anno l’Onda Blu Team Orani, supportato dalla Yuki e da tantissimi altri sponsor, ha messo su una bellissima manifestazione, di altissimo livello dal punto di vista agonistico e organizzativo. A condire il tutto, un’ospitalità autentica e senza limiti che ha fatto tornare il sorriso anche ai più delusi dalla classifica finale, e che sicuramente ci riporterà a Orani anche il prossimo anno. A menzus bidere!
Francesco Gavino Fois
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