Rispetto e non solo

L'autore tratta con la solita dovizia di particolari il tema dei moschettoni ma prima si sofferma sulla regola più importante del bass fishing: il rispetto del pesce.

Nei mesi precedenti si è parlato di tanti argomenti, questa volta il tema è il rispetto del pesce e del suo habitat. Quindi l’adozione di una serie di comportamenti che ne garantiscono la salvaguardia, e precisamente: la pratica del catch and release, il rispetto del periodo di frega e il rispetto dell’ambiente.

Catch and release - Il catch and release è una pratica che consiste nel rilascio dei pesci a seguito della relativa cattura. Ebbene, è ormai dimostrato dall’esperienza dei pescatori di tutto il mondo che i pesci pescati e correttamente rilasciati sopravvivono senza alcun problema, riprendono ad alimentarsi in tempi piuttosto brevi e possono essere nuovamente pescati. Non è raro, infatti, adescare pesci che una volta salpati mostrano la bocca già forata da vecchi combattimenti. Il catch and release garantisce la sopravvivenza della specie e la possibilità per il pescatore di continuare a praticare questo bellissimo sport.

Periodo di frega - Nel periodo primaverile, quando la temperatura dell’acqua si aggira sui 16 gradi a salire ed è presente la Luna piena, il bass smette di alimentarsi e dedica tutto il suo tempo alla procreazione. In sintesi il maschio crea il nido dove le grosse femmine depongono le uova e lo stesso si occupa di proteggerle fino alla schiusa. Il maschio segue i nascituri fino a quando non sono abbastanza grandi e autonomi e da lì riprenderà l’attività predatoria. Come ci impone l’etica ma anche le leggi, in questa fase dell’anno il pescatore deve rispettare il pesce, così che possa portare a compimento la frega garantendo la rigenerazione della specie. Spesso si pensa che pescare un pesce in frega non crei danni se viene poi rilasciato, ebbene non è così. Innanzitutto un bass in frega, come già detto, non si alimenta, pertanto risulta un essere stremato. Pescarlo significa causare ulteriori stress e dispendi energetici. Un altro motivo per cui non è consigliato pescare un persico trota in frega è dovuto agli agguati degli altri pesci, o meglio, durante i pochi minuti in cui il bass si trova lontano dall'acqua, gli altri pesci potrebbero cibarsi delle uova presenti sul nido o degli avannotti lasciati soli. Al rientro sull’acqua il bass potrebbe non ritrovare più la sua prole.

Habitat - Un'altra regola fondamentale che necessita di un assoluto rispetto è la tutela dei luoghi in cui si svolge l’attività di pesca. Quando si calcano le rive non si devono lasciare cibi, cartacce, plastica, resti di artificiali, spezzoni di filo, né all’interno e né all’esterno dello specchio d’acqua. È consigliato portare con sé una bustina da riporre in borsa dove conservare i rifiuti prodot-ti, per poi differenziarli correttamente una volta rientrati a casa. Queste sono soltanto 3 delle regole fondamentali per garantire la tutela del bass, ma ovviamente vi sono tanti altri accorgimenti da tenere sempre in considerazione.

Uno spot molto interessante, con black water racchiusa in una stretta insenatura e la schiuma prodotta da una cascatella.

Altre norme - È caldamente consigliato evitare di trasportare all’interno del livewell per troppo tempo i pesci catturati in sessioni di pesca che non siano competizioni. Si andrebbe a stressare inutilmente il bass. Un altro accorgimento importante è quello di maneggiare correttamente il pesce, quindi sarebbe bene evitare di poggiarlo in terra e di tenerlo per troppo tempo fuori dall’acqua. Sarebbe meglio maneggiarlo con le mani bagnate per evitare danni alla mucosa protettiva e infine, sarebbe positivo tenerlo in posizione orizzontale sorreggendolo con due mani, una che tiene la bocca e l’altra la coda, in questo modo non si avranno forti sollecitazioni all’apparato boccale e non solo. Quanto sopra riportato descrive i comportamenti pratici che un pescatore deve seguire per definirsi un pescatore sportivo, ma è bene ricordare come sia altrettanto importante, nonché un obbligo di legge, munirsi della licenza di pesca e delle varie autorizzazioni necessarie alla pratica della pesca sportiva. Se tutti i pescatori seguissero queste semplici ma importantissime regole, avremo la garanzia di poter praticare ancora a lungo questo fantastico sport.

In tutte le discipline della pesca sportiva, si fa uso di accessori che ogni pescatore ha sempre con sé nella propria cassetta pronto-pesca e, ovviamente, anche nella pesca al black bass. Uno degli accessori più comuni è il moschettone, utilizzato nella maggior parte dei casi per evitare di dover rifare il nodo a ogni cambio artificiale. Ne esistono di varie forme e dimensioni, ognuno studiato in base alla dimensione della preda e dell’artificiale. Ciò detto, dietro un moschettone ci sono tante altre considerazioni da fare e sicuramente e contrariamente a quanto si pensa, non è solo un accessorio utile a cambiare velocemente gli artificiali, ma è un piccolo strumento che deve essere contestualizzato in base alla tipologia di esca e di tecnica che si adotta, ma vediamo nel dettaglio!

Dimensioni - Le dimensioni del moschettone, devono essere rapportate in primis al pesce. Per esempio, pescando ricciole si utilizzano snap più grossi e resistenti rispetto a quelli tipici della pesca al bass. Analogamente  i moschettoni da bass sono più grossi rispetto a quelli per pescare panfish e così via. La resistenza dei moschettoni viene misurata in libbre. In secondo luogo, la dimensione degli snap va commisurata alla dimensione dell’artificiale. Per esempio, una swimbait necessita di un moschettone più grosso rispetto al jerk- bait. Questo criterio di selezione non è dovuto tanto al peso dell’artificiale, bensì al fatto che un’esca piccola con un moschettone troppo grande, assume un movimento imprevedibile col serio rischio di impigliarsi sul filo in continuazione, così come un moschettone piccolo in un artificiale di grandi dimensioni.

L'autore con un big bass.

Tipologia - Sostanzialmente esistono due tipi di snap: con girella e senza girella. I moschettoni con girella si possono utilizzare con cucchiaini e ondulanti in quanto ne favoriscono il movimento rotatorio e ondulatorio, mentre non sono assolutamente adatti agli altri tipi di artificiali. I moschettoni senza girella sono quelli più utilizzati in assolu-to e vengono adoperati con tutte le altre  esche come i crankbait, i jerkbait, le swimbait e tante altre. Ma gli snap è giusto usarli sempre? Assolutamente no! Gli snap devono esere utilizzati con le hardbait quali i popper, i wtd, i proppeller, i crawler, le swimbait, i jerkbait, i crankbait, i lipples e le spybait, questo perché qusti artificiali, per loro natura, durante il recupero eseguono dei movimenti specifici, che per potersi manifestare nelle modalità più corrette necessitano di avere una certa libertà di movimento. Ebbene il moschettone, rispetto al nodo diretto, permette a questi artificiali di assumere i giusti movimenti senza incontrare artificiosi attriti. Ci sono anche artificiali che non devono assolutamente essere utilizzati con il moschettone e che trovano la loro massima espressione col nodo diretto. Tra questi di sicuro gli spinnerbait, le rane, le gomme (texas rig, drop shot, neko rig, wacky rig, split shot, ecc.), le soft-swimbait e i jig. In questi casi lo snap è controproducente sostanzialmente per tre motivi: in primo luogo perché utilizzando artificiali con amo singolo (come capita con il jig), è necessario imprimere ferrate veramente potenti rispetto agli artificiali muniti di ancorette; inoltre si perderebbe di sensibilità e di reattività nei momenti in cui il pesce mangia l’esca; infine perché si aumenterebbero le probabilità d’incaglio pescando tra le cover e gli erbai.

Alternativa - Esiste un’alternativa ai moschettoni per l’utilizzo delle esche di cui sopra, gli “split ring”, ossia gli anellini in acciaio. Rispetto agli snap sono meno ingombranti (pertanto permettono di diminuire le possibilità d’incaglio) ma hanno un difetto, sono scomodi da inserire negli artificiali e necessitano di un nuovo nodo ad ogni cambio d’esca. Si può dire, a grandi linee, che è una via di mezzo tra i classici moschettoni e il nodo diretto.

Suggerimenti - Quando si pesca a swimbait, per conservare il corretto movimento dell’esca, è fondamentale utilizzare i moschettoni in dotazione. Richiamando il ragionamento descritto nei paragrafi precedenti, per garantire il sinuoso movimento a forma di “S”, che ha reso famose le glidebait, è necessario l’utilizzo dello snap che concede all’artificiale una più ampia mobilità, minimizzando inutili attriti. Succede spesso ai pescatori di bass e non solo, di perdere dei grossi bass per via di accidentali aperture del moschettone, pertanto, per evitare spiacevoli sorprese, è molto importante acquistare snap di alta qualità. Infine, ricordiamo che il nodo migliore per legare sia artificiali che moschettoni è sicuramente il Palomar.