Paf... controcorrente

I canoni della pesca a fondo (Paf) o, come la chiamano ormai in molti… ''beach ledgering'', non sono sempre quelli descritti dai campioni e specialisti della tecnica. Ci spieghiamo meglio… applicare la tecnologia moderna, le innovazioni tecniche, i nuovi materiali e le nuove soluzioni tra travi, montature e quant’altro, ha un senso in una gara competitiva o amatoriale per massimizzare i risultati, ma in una battuta di pesca ludica e che ha come obiettivo l’emozione di una cattura degna di nota o per lo meno a scopi alimentari, non sempre è necessario impegnare tempo e materiali e soprattutto tante risorse economiche.

Serata estiva o pre-estiva, caldo afoso, mare calmo in avanzata scaduta, sono i momenti propizi del pescatore Paf  dilettante, che per l'appunto in estate, con le condizioni climatiche perfette per una rilassante battuta di pesca da solo o in compagnia, si dedica a insidiare le onnipresenti e divertenti mormore di stagione, qualche orata di passaggio oppure qualche sparide di galla in cerca di cibo sotto costa.

Queste condizioni inducono ''l'esperto hi-tech'' a imbracciare una costosissima canna da 300-400 € e imbobinare su un mulinello altrettanto costoso, un monofilo 0,16 o 0,18 con un shock-leader conico o dello 0,40, per raggiungere pascoli lontani con side cast angolati e poco adatti allo spirito ricreativo della battuta di pesca estiva ludica e oziosa. Ma è possibile fare altro per ottenere buone catture senza troppi sforzi? Ebbene si! Con attrezzature dilettantistiche, con canna in carbonio light, con una cast di non più di 120 g dal costo di non più di qualche centinaio di euro e un mulinello di basso costo si può fare bene lo stesso!

I puristi mi contesteranno dicendo che con i prodotti migliori si avranno sempre delle garanzie, eppure parlare di garanzie in una battuta di pesca, risulta piuttosto utopistico e a mio giudizio, improbabile. Infatti abbiamo testato l'efficacia di una pescata con prodotti basici e parature dilettantistiche e restereste sorpresi dall'efficacia e dai risultati, se non addirittura esterrefatti dalle distanze raggiunte dalla configurazione che vi andremo a descrivere!

Nel reparto canna è importante usare un attrezzo sensibile ma robusto, sicuramente in carbonio, per riuscire a gestire prede che spesso possono arrivare anche a dimensioni importanti. Vi assicuriamo che le migliori marche in commercio hanno prodotti di tali caratteristiche a listino con non più di un centinaio di euro.

Nel capitolo "mulinello" è ovvio che il danaro conta, ma spendendo cifre che non superano i cinquanta euro, vi garantirete muli delle migliori case costruttrici che vi daranno potenza e durata. In bobina, per fare distanza ed evitare shock-leader, vero ostacolo alla pesca di novizi e amatori, un'ottima soluzione è bilanciare un buon monofilo con la zavorra ideale per la nostra pescata in relax, che puo variare da un minimo di 50 g a un massimo di 100 g. Come dicevo la più semplice alternativa a fili sottili e shock-leader, è un buon monofilo dello 0,28 che vi garantirà ottima gittata in lancio e durata pressoché infinita, evitando nodini fastidiosi e rotture indesiderate. L'alternativa, da non sottovalutare, è l’uso del filo trecciato dello 0,12 che pur non amando vento e alghe, puo’ essere impiegato efficacemente per insidiare mormore e grufolatori vari.

Per finire, ma non per ordine di importanza, è fondamentale concentrarsi sul trave con i braccioli, in quanto è questo che vedono i pesci in acqua. Infatti, i nostri amici pinnuti, se ne fregano altamente della vostra canna e del vostro mulinello, ma vanno a ingoiare ami affilati perché proponete loro un appetitoso spuntino con travi e braccioli invisibili e appunto ingannevoli!

Il tecnico di turno si scatenerebbe con autocostruzioni in fluorocarbon costosi e super sottili, oltre a giunture con palline microscopiche o incollate al ciano-acrilato, che per realizzarle vi farebbero sentire più dei chirurghi che pescatori! Ma si può fare di meglio? Naturalmente no, le raffinatezze e le tecnologie rendono il nostro trave trasparente e catturante, ma si può catturare in egual maniera utilizzando qualcosa di più semplice e poco costoso? Assolutamente sì!

Il vecchio e intramontabile trave "genovese" con braccioli legati usa e getta preconfezionati o auto-costruiti vi garantirà un'ottima resa, trasparenza ed efficacia, lo si trova facilmente in confezioni super economiche nei migliori negozi di articoli da pesca.

Ebbene, i nostri nonni ci hanno tramandato un trave semplice ed efficace, che costa poco e richiama le nostre prede curiose, senza giunture per i braccioli per garantire la trasparenza, con semplici nodi da trave e un sistema, lo scorrevole,  dove il piombo esplica una tripla azione. Il famoso piombo ''a saponetta'' come prima azione esplica quella di zavorra ovviamente, ma in seconda battuta, essendo scorrevole, lascia anche libertà di abboccata sull'amo finale al grufolatore che insidia l'esca , mentre come terza azione, al ritirare della lenza madre, smuovendo la sabbia sul fondo, il nostro piombo, lascia piccoli sbuffi di sabbia che incuriosiscono le nostre prede e le avvicinano alle nostre esche. Per i più pigri abbiamo ancora un’altra alternativa, infatti, per coloro che proprio non ne vogliono sapere di travi e nodi, vi suggeriamo di applicare alla lenza madre, l'indistruttibile mini trave mono-amo, dove un piccolo travetto metallico con girella, regge un bracciolo di fluorocarbon con ami, lungo 1,5 metri circa, il quale vi stupirà per le catture che sarà capace di generare!

Insomma con pochi mezzi, idee chiare e un buon spot di pesca, non avrete nulla da temere rispetto ai super attrezzati adepti della pesca sportiva in circolazione sulle spiagge della penisola!

Come molti di voi già sanno, l'arte del pescatore è adattarsi per fare catture e speriamo che queste ludiche disquisizioni vi abbiano aiutato a raggiungere l'obiettivo!