Le catture di dicembre 2026

Che emozione! Quanti pesci! E le storie? Stanno diventando sempre più interessanti. Questo mese premiamo con l'abbonamento a Mondo Pesca, Giusy D'Agostino del team U gioitanu, per il bel rostrato e il ricco e appassionato racconto. Giusy... mandaci l'indirizzo.

Le catture di dicembre 2026
Foto vincente.

Tutto ha inizio alle prime luci dell’alba. Dopo un’energica colazione io e Palmiro (mio marito), nonchè capitano del nostro team “u gioitanu”, ci dirigiamo verso il porto dove troviamo ormeggiata la nostra Francis, una splendida walkaround 24 piedi, fedelissima compagna delle nostre battute di pesca. Diamo subito inizio ai preparativi con esche e attrezzature varie (canne, fili, mulinelli) senza far mancare gli scambi di parere sulla strategia da adottare. Una volta preparato il tutto e presa la decisione sullo svolgimento della battuta di pesca, molliamo gli ormeggi e ci dirigiamo verso la batimetrica utile a insidiare aguglie imperiali e altre specie come lampughe e tonni alletterati, che spesso troviamo su queste distanze. Durante la navigazione riusciamo a godere dello splendido panorama che solo Scilla e Cariddi posssono regalare. Raggiunto il punto iniziamo a filare le nostre esche in acqua (kona, octopus, piume ecc..), ed ecco che dopo pochissimo tempo si dà il via alle danze con i prime strike. Non sono pochi i rilasci perché prede sono sotto la media. In tutti i casi, dopo qualche oretta di traina, finalmente è strike sul divergente di dritta. Si evince da subito che la preda non sarà da rilascio. Energicamente porta via parecchio filo sulla sua prima fuga. L’emozione e l’adrenalina hanno quasi il sopravvento, ma grazie alla calma e l’esperienza del mio capitano che dà immediatamente indicazioni su come gestire la cosa, riesco a gestire facilmente il recupero e in men che non si dica lo strike si trasforma in pesce a bordo. La giornata si conclude con altri rilasci, fondamentali per il rispetto delle regole e del mare, ma soprattutto per favorire la riproduzione delle specie. Ringrazio il mio capitano per avermi regalato l’ennesima splendida giornata di pesca che non vedo l’ora possa replicarsi.

Grazie capitano, grazie team “u gioitanu” e buon mare a tutti. Giusy D’Agostino.

Sabato primo novembre sono andato nella spiaggia di Portixeddu, a Buggerru e ho piazzato le canne ben prima dell’alba. Il mio obiettivo erano le orate e quindi ho preparato una paratura con un unico bracciolo, lungo 130 centimetri. Su due ami del 2 ho innescato un bel granchietto vivo e ho lanciato a 80, 90 metri. Ed ecco il risultato: un’orata bellissima, un sogno che si è realizzato. Un saluto a tutti da Alessio Argiolas.
Come ogni anno, in estate e autunno si pescano le orate nella spiaggia di Giorgino, a Cagliari. Ogni cattura è una scommessa perché ormai questi pesci sono diventati molto diffidenti e tentano di liberarsi fino a riva. Ecco una bella cattura che ho fatto a metà ottobre, circa un chilo e mezzo. Ciao a tutti da Salvatore Lecca.
Riccardo Vincis ci manda questa stupenda immagine scattata in una mattina di novembre durante una battuta di traina in Costa Rica a Cabo Blanco. L’irresistibile esca artificiale ha incuriosito un rooster fish, el Gallo, come lo chiamano da quelle parti. Riccardo, che vive a Miami, ha condiviso l’emozionante avventura con l’espertissimo captain Adriel. Per la cronaca il combattimento è durato una lunghissima ora, mentre il peso del pescione era di ben 27 chili. 
A fine ottobre ho fatto la mia prima uscita stagionale di surfcasting invernale. Sono andato nella spiaggia di Porto Alabe, vicino a Bosa. Ho pescato soprattutto con la striscia di calamaro che attirava i saraghi, tra cui questo esemplare di un chilo. Ciao a tutti da Angelo Pittau.
Una serata indimenticabile a Is Arenas! Dopo un’attenta analisi delle condizioni meteo, decido finalmente di uscire a pesca, per sfruttare il mare mosso, come piace a me. La scelta ricade su Is Arenas: le previsioni indicano un’onda di 1 metro in calo, condizioni ideali. Arrivo in spiaggia e lo spettacolo è stupendo: mare aperto, pulito, pochissime alghe. I primi lanci regalano qualche pesce di piccola taglia, poi un bel sarago da mezzo chilo rompe la monotonia. Verso le 20, dopo vari tentativi a lunga e media distanza, scelgo la strategia della “corta”, piazzando una canna sui 40 metri con un bel bibi. Passano venti minuti, poi lo strike: la canna si piega, il cuore accelera. Dopo un intenso combattimento, arriva lei, un’ospite attesa da tempo: una splendida ombrina da 2 kg. Emozione pura. Un grazie al mare, sempre generoso con chi sa aspettare. Ciao a tutti da Mario Ruggiu.
Spesso si sente dire che a pesca, se c’è in giro il predatore, gli altri pesci non mangiano le nostre esche. Non so, ma di sicuro questa volta non è andata così. Nella foto sollevo un bel “grappolo” di mormore e un grosso serra. Spiaggia del sud est della Sardegna, notte del 7 ottobre. Leggero vento di maestrale e picco di alta marea circa alle 22. Per il serra ho usato una paratura con un solo amo, un sistema che preferisco e che mi sta dando ottimi risultati. Sono rimasto in spiaggia sino all’alba ma le catture sono avvenute tutte durante la notte. Ciao a tutti da Alberto Cossu.
Salve a tutti, chiamo Andrea Ledda e vi invio la foto di una pescata divertente che ho fatto a ottobre. Granchio, cannolicchio e trancio di cefalo sono state le esche principali per questa nottata. Come attrezzatura ho utilizzato canne e mulinelli potenti, come la Easy Cast 200 grammi della Bad Bass con il mulinello Tica Scepter Gtx. Parature monoamo in fluorocarbon dello 0,24, 0,28 e per il serra 0,50 e ami del 6, del 4 e 2/0, sempre Bad Bass. Ho usato i bait clip per lanciare il più lontano possibile con zavorre da 125 grammi. Tante catture e molto divertimento. Alla prossima da Andrea.
Salve mi chiamo Cristian Pisu, sono di Carbonia e questo è il mio primo barracuda, preso a Portoscuso con il mio fidato fucile Omer HF. Per essere un neofita inizio a difendermi bene e poi la mela non cade mai lontano dall'albero. Un saluto e alla prossima.

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