Kuda e Serra in Scaduta

Kuda e Serra in Scaduta

Sabato 19 Maggio 2013. Il meteo da una bella scaduta di Maestrale. Con il mio compagno di pesca Gabriele siamo indecisi se andare a pesca con il galleggiante al riparo in qualche scogliera o a spinning, sfruttando la scaduta. Buona la seconda! L’appuntamento è fissato per le 15:30. La mia speranza è che le previsioni siano giuste… ed infatti, puntualmente, lo Scirocco scende tra le 17 e le 18, come previsto, lasciando il campo a venti settentrionali. Arrivati sullo spot di pesca, cioè Chia, ci fermiamo per una mezz'oretta a vedere il mare e le onde prima di scegliere la posizione definitiva per lanciare: il mare è grosso e bisogna scegliere con cura la roccia dove appoggiare gli scarponi. Tutto d'un tratto, scende il vento, le onde diventano lunghe e gonfie, con una frequenza via via più lenta. Tra me e me penso: ”non posso restare a guardare anche se sono incantato dal mare". Monto velocemente la canna e fisso un artificiale da far nuotare in superficie tra le onde e la schiuma. Inizio a lanciare e, dopo il terzo lancio, noto a metà recupero dei vortici dietro l'artificiale. E’ lui! Un pesce serra! Il serra carica con violenza l'artificiale per diverse volte. Allora io, arrivato sotto la schiuma, rallento il recupero e.. boom! Il pesce serra azzanna l'artificiale e prende il largo… Purtroppo dopo qualche secondo, il serra salta fuori dall’acqua e questa sua evoluzione gli vale la libertà. Ma una cosa è sicura, il branco è alla nostra portata e subito grido al mio amico "ci sono! ci sono!". Riprendiamo all'istante a lanciare tutti e due. Dopo il secondo giro di manovella del nuovo lancio ecco già il serra in canna. Lo porto fin sotto, lo faccio uscire con la spinta dell'onda, poi una seconda onda me lo ributta in acqua: il trecciato si rompe e lui si porta via l'artificiale. Nel frattempo che io risistemo l’attrezzatura Gabriele aggancia un altro serra. Mollo all’istante la mia canna e mi dirigo verso di lui per aiutarlo. Dopo qualche minuto afferro il trecciato a pochi centimetri dai denti del pesce serrae grazie all'onda riusciamo a tirarlo fuori... l'adrenalina è a mille! Il primo serra è fuori! Sto completando il mio nodo, quando noto che al centro del finale c'è già un bel nodo… allora sono costretto a tagliare di nuovo tutto e ricomincio daccapo, le mani mi tremano, la voglia di rilanciare subito è tanta. Monto un walking the dog, lancio e lo faccio muovere lentamente. Noto subito dei nuovi vortici dietro all'artificiale e finalmente anche io ho un serra in canna! Gabriele si avvicina, il serra ormai è sotto la scogliera. Aspetto l'onda e lo tolgo fuori poi mi avvicino prendendo il trecciato per riuscire a toglierlo definitivamente dall'acqua. Sono soddisfatto: è un Serra sui 2,5 chili circa. Riprendiamo a lanciare, tanti attacchi e tante slamate a fine recupero. Ormai mi accorgo che il branco deve essersi allontanato, quindi decido di spostarmi un po' più a destra. Rilancio il walking the dog e dopo una decina di lanci vedo una sagoma "strana" volare sopra l'artificiale. Dico al mio compagno di pesca "Gabry! Ho visto un barracuda mancare l'artificiale!". Continuo il recupero, ma niente. Comunque rilancio e, a metà recupero, vedo di nuovo il barracuda sfrecciare per attaccare l'artificiale. "Eccolo! Ce l'ho!", punta subito a fondo, la frizione del mulinello inizia a cantare, riesco a portarlo sotto la scogliera quando ripunta verso il fondo... La canna è piegata fino al manico, mentre cerco di potarlo nuovamente su. Aspetto l'onda per fargli superare il primo gradino, nella posizione in cui mi trovo ora sono molto più in alto rispetto al livello del mare. Comunque, con l'aiuto di Gabriele che si occupa di prendere il trecciato, lo tiriamo fuori! E' un bell'esemplare sui 4,5 chili circa, sembra anche che abbia le uova. Si riprende a lanciare, mentre Gabriele mi avvisa di un nuovo attacco da parte di un serra sul suo artificiale, io incanno un altro barracuda di dimensioni più piccole rispetto a quello preso poco prima. Decido quindi di restituirlo al suo habitat. In attesa del tramonto, Gabriele si sposta di una trentina di metri sulla mia destra. Dopo vari lanci mi accorgo che dietro allo scoglio affianco a me, la canna di Gabriele è totalmente piegata. Corro verso di lui, il mare è grosso. In quel punto è molto pericoloso, aspettiamo l'onda giusta quindi afferro il trecciato e lo aiuto a togliere il pesce dall'acqua: è un barracuda intorno ai 2 chili! Ormai il momento X è arrivato, il sole sta per lasciare spazio alla notte. Ma noi siamo già appagati da tutta questa attività diurna! Poco dopo le 21 decidiamo di dare tregua alle nostre braccia (ed anche alle prede), per iniziare il lungo cammino per raggiungere l'auto. Cos'altro posso aggiungere? Nonostante un trecciato rotto, un artificiale perso e parecchie slamate.. è stata una serata da ricordare! L'augurio è di poter beccare nuovamente una scaduta bella come questa... magari altrove, in Costa Ovest ad esempio... E, soprattutto, nel fine settimana, dato che in questo, la sorte non mi è molto amica ultimamente! Ma quando mi concede queste opportunità, qualche preda riesco a farla uscire fuori. Quindi, alla prossima scaduta!