Bruno de Silvestri e il Contrasto

Vista la difficoltà di far esprimere il subacqueo sardo in un’esposizione scritta, autonoma (senza mai smettere di sperare che un giorno o l’altro qualcuno si faccia avanti), ci proponiamo quali modesti intermediari, traghettatori del patrimonio gelosamente custodito dai più crebibili cacciatori subacquei isolani, verso i nostri assetati e affezionati lettori, futuri campioni della pescasub.

L’approccio
Se qualcuno tra i giovani, emergenti o meno, ma anche tra i neofiti per la prima volta in mare a bordo di un gommone o in una semplice uscita da terra, accettasse un consiglio, proporrei, di fare attenzione alle primissime fasi della pesca. Posto che il lavoro a monte sia corretto, quindi vestizione comoda, muta adeguata, maschera collaudata, fucile efficiente ecc. ecc., per avere successo o migliori chances, l’attenzione va posta sull’approccio. In quegli istanti in cui dall’alto si studia il fondo e si cerca con la massima concentrazione il movimento di una pinna o di qualunque cosa riconducile a un pesce sparabile. È chiaro, visto che guardiamo verso il basso, sul fondo del mare, che questo, a seconda della sua natura, si presti o meno alle nostre indagini.

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