Colori&Boccaloni

Colori&Boccaloni

Perché, quando si sceglie un artificiale, è importante tro- vare il colore giusto? Il black bass è un pesce che attacca le esche per svariati motivi: per territorialità, per alimentazione, per reazione o comunque perché vede in esse qualcosa che esiste in natura. Pertanto il colore serve a imitare, quanto più possibile, qualcosa che il bass potrebbe ritrovare nella sua quotidianità o che comunque risvegli in lui il bisogno irre- frenabile di interagire. Ma allora, come scegliere i colori? Questi devono essere selezionati sulla base di diversi fattori, tra cui: le prede di cui si ciba il bass nell’habitat in cui vive; il colore dell’acqua; la quantità di luce; la stagione; la tipologia di artificiale. Sicuramente il primo step è imitare le prede di cui si nutre solitamente. Colori come silver o gold, color carpa, scardola, persico reale, color bass (ricordiamoci che il persico trota si nutre anche dei suoi simili); e ancora, color agone, trota, gambero, sono le colorazioni più comuni, realistiche e produttive che il mercato possa offrire. Queste tinte so-no particolarmente efficaci nelle condizioni di acqua chiara, dove gli artificiali sono ben visibili. Nei casi in cui il colore dell’acqua risulta essere più scuro e quindi il pesce, si presume, fatichi a definire l’artificiale, è bene utilizzare colori più accesi, oppure scuri, come black, blue, red, chart, orange e non solo. Esistono colori particolari per la pe-sca in acqua chiara, i “ghost”, che per- mettono di “vedere” attraverso l’artificiale. Da provare assolutamente!

Poca luce
Chi pratica questa fantastica disciplina sa bene che, con la bassa pressione e la scarsa luminosità, il bass sia tendenzialmente più attivo e per questo, nelle condizioni di cielo nuvoloso, sono particolarmente efficaci colori come il silver e il gold, che riflettono bene la luce, il color chart e il total white, colori di contrasto spesso risolutivi. In precedenza, accennavo come anche la stagione incida sulla selezione della colo- razione. Questo perché, a seconda del clima, e di tanti altri fattori, come la popolazione di prede presenti nel bacino, può capitare che il bass si nutra di determinati animali solo o prevalentemente in alcuni periodi dell’anno. Per questo, avere tale consapevolezza può fare la differenza nel risultato finale. Ultimo, ma non perché meno importante, il colore deve essere scelto anche in base alla tipologia di artificiale. Ogni esca imita una specifica preda, che generalmente in natura ha una livrea distintiva. È chiaro che se dovessimo imitare un gambero, utilizzeremo un jig dai colori peculiari e se dovremo imitare un persico reale, magari opteremo per una swimbait dai colori realistici. Questi due esempi dimostrano come la scelta dei colori è importante ed è il risultato della combinazione di molte variabili.

È bene conservare le esche siliconiche all’interno delle buste originali e non mischiarle con gomme diverse per evitare la perdita dello “scent” e per non incorrere in irreversibili danni alle colorazione e alle gomme.

Il colore
La scelta del colore è matematica? Assolutamente no! Ricordiamoci sempre che la pesca ci porta a sfidare un altro essere vivente che ha delle abitudini ma che non segue delle regole fisse e perfette. Proprio come noi esseri uma-ni, anche il bass è imperfetto e non si comporta come una macchina. Il bravo pescatore è colui che studia assiduamente il bass, gli spot, i fattori climatici e tutto ciò che condiziona la pesca, per poi combinare le informazioni apprese e costruire la strategia più efficace, quella che limita il più possibile il margine di errore e quindi aumenta le possibilità di cattura. Quando il pescatore deve scegliere l’artificiale e il relativo colore da utilizzare, deve considerare tutto il calderone di fattori, ma deve anche esser bravo a capire quando cer-te “regole” possono essere ignorate per seguire una linea meno convenzionale. Il bass fishing non è matematica e il segreto risiede nel pescare tanto, fare esperienze e sviluppare un acuto intuito.

Di notte
La pesca notturna si basa su due fattori: vibrazioni e colori individuabili dai pesci. Le vibrazioni prodotte dagli artificiali sono percepite dal black bass a prescindere dalla luce. Ma il colore, anche al buio, è comunque da scegliere con cura. È vero, di notte il bass non può percepire i colori, ma alcune tonalità facilitano e aumentano la sagoma dell’esca. I colori migliori per la pesca notturna sono i colori molto accesi e il nero. Specialmente nelle fasi di luna piena, i colori accesi tendono a riflettere maggiormente la debole luce, rendendo l’esca più visibile. Esistono anche colori fluorescenti che sicuramente sono distinti nitidamente dal bass. Discorso a parte merita il nero. In questo caso si sfrutta il fenomeno dell’eigengrau, quella particolare attività della retina che, nell’uomo, in assenza di luce, porta a mettere in evidenza una sagoma nera rispetto allo sfondo scuro. Grazie a questo principio, l’artificiale di colore nero dovrebbe essere individuato dal bass, rispetto allo sfondo scuro.

L’indispensabile
Ecco infine una carrellata di colori da avere sempre nella cassetta. Da un lato, più colorazioni si hanno e meglio è. Ma è sempre meglio fare una selezione che permetta di affrontare qualsiasi condizione e qualsiasi spot. Avere troppe opzioni porta confusione e indecisione, oltre che una spesa elevata. Ecco quin-di un set completo di artificiali: jig co-lor black, blue, red, brown, green pum- ping; spinnerbait con palette silver e gold, colori total white, ayu, red, chart, blue, black; hardbait come swimbait, topwater, crank e jerk dai colori silver e gold, ayu, chart o blue chartreus, white e ovviamente tutti i colori naturali che imitano perfettamente le varie tipologie di prede; per quanto riguarda le softbait consiglio colori naturali come green pumping, brown, watermelon e colori più vivaci come red, blue, chart e white. Come abbiamo già detto, questa carrellata ha lo scopo di fornire del-le dritte per migliorare le pescate e trovare delle risposte ai dubbi che possono sorgere in pesca. Ma non rappresentano una legge e andranno adeguate alle varie condizioni del momento e soprattutto alla tanta pratica del singolo pescatore.