Cave - Le Pozze da Big

Cave - Le Pozze da Big

Le cave, nel corso degli anni, sono state popolate dai black bass, in tutta Italia e quindi anche nella nostra amata Sardegna. Di fatto si tratta di immissioni incontrollate ad opera di lavoratori, spesso continentali, occasional- mente in Sardegna per dedicarsi all’estrazione di materiali. Sono luoghi che permettono a tanti pescatori, lontani da fiumi e laghi, di praticare lo spinning e che, se sapute sfruttare, possono regalare inaspettate sorprese.

Pro e contro
I fattori che favoriscono la pesca in cava sono molteplici, ma i più importanti sono sostanzialmente due. Uno è l’estensione limitata, ovvero luoghi pescabili nella loro totalità, che permette di sondare ogni spot e quindi di intercettare tanti pesci. L’altro elemento a favore della pesca in cava è che si tratta di solito di ambienti poco frequentati e questo ancor più in Sardegna. Ci sono però anche diversi fattori negativi da tenere in considerazione: ad esempio molte cave presentano sponde che limitano gli spostamenti; ma soprattutto, la maggior parte di questi specchi d’acqua sono privati, quindi è necessario un formale permesso per accedervi.

Cave e il clima
Le cave, per via delle dimensioni decisamente ridotte rispetto ai grandi laghi artificiali e naturali (in Sardegna esiste solo il Baratz), risentono particolarmente degli agenti atmosferici. La stagione primaverile parte in anticipo, perché i primi caldi riscaldano più velocemente l’acqua che ha un volume relativamente limitato; anche la stagione autunnale parte prima, perché la temperatura in repentina discesa sfred-da più velocemente la superficie. Per via di questi meccanismi, si riscontrano anche delle problematiche da tenere in considerazione ovvero, quando arrivano dei fronti freddi o dei fronti caldi, il bass ne risente parecchio, così da assumere uno stato di apatia.

Attrezzatura
Nelle cave più grandi il bass fishing trova la massima efficacia e efficienza con l’utilizzo di una piccola bassboat; in cave dalle dimensioni più contenute è comodissimo il più leggero e trasportabile belly boat. Sempre il belly è indispensabile ove sia difficile l’accesso all’acqua. La pesca da riva, invece, risulta comunque molto efficace nelle cave con sponde libere e facilmente percorribili, meno, in quelle ricche di vegetazione lungo riva o con le sponde particolarmente scoscese. Se poi i migliori spot si trovano al centro dello specchio d’acqua, allora è indispensabile bagnarsi i piedi. Per quanto riguar-da la scelta delle canne e dei mulinelli, credo sia utile adeguarli in primis alle tecniche che si andranno a utilizzare, seguendo le classiche regole, ma adattando la lunghezza delle stesse in base alla tipologia dello spot. Se si pesca da riva, vanno bene canne lunghe per lanci lunghi, e corte se si pesca in posti occupati abbondantemente dalla vegetazione. Per la pesca in belly, è preferibile, per una gestione più semplice, l’utilizzo di canne relativamente corte. In barca, invece, non abbiamo alcuna limitazione in fatto di lunghezza. Ricordiamo sempre che la misura della canna è data dalla combinazione di più fattori: tecnica utilizzata, percezione e praticità riscontrate dal pescatore, tipologia di spot. Per quanto riguarda le esche, è bene utilizzare tutto ciò che imita al meglio le prede presenti nello spot in questione, esattamente come nei grossi laghi e nei fiumi.

Le cave, per via delle dimensioni decisamente ridotte rispetto ai grandi laghi artificiali e naturali (in Sardegna esiste solo il Baratz), risentono particolarmente degli agenti atmosferici.

Caratteristiche comuni
Le cave nascono in seguito all’estrazione di materiali. Per questo motivo, troviamo delle sponde scoscese, per lo più circondate da folta vegetazione, con fitti canneti e alberi. Anche al centro della cava, spesso, è presente vegetazione, quali canneti e piante acquatiche. Un'altra caratteristica che si presenta in quasi tutte le cave è la presenza degli erbai, folte distese che, specialmente nella stagione estiva, colonizzano la maggior parte della superficie.

Le prede
Generalmente nelle cave sarde si trovano carpe, scardole, gambusie o comunque piccolo pesce foraggio, a cui vanno aggiunti gamberi e in certi casi addirittura cefali. Altre prede presenti in questi magnifici posti sono le rane, le lucertole, gli insetti, i topolini e piccoli volatili. È evidente come le prede siano le medesime dei grandi bacini idrografici dell’Isola, proprio perché, le stesse provengono da questi luoghi.

Cave e big bass
Ci sono degli ecosistemi, che per via della loro posizione geografica, dei nutrienti presenti al loro interno e degli equilibri che si sono andati a creare, hanno favorito la crescita dei black bass. Anche nelle cave è possibile trovare dei pesci veramente mostruosi! Ci sono, ad esempio, spot dove la taglia massima supera i 3 kg e per tale motivo questi piccoli tesori andrebbero rispettati e custoditi con saggezza. Ci sono anche molte cave che purtroppo non hanno tanti pesci grossi. Ciò è dovuto alla pratica della pesca abusiva, davvero impattante; alle acque colpite dall’eutrofizzazione; all’abbassamento eccessivo del livello dell’acqua, che portano le cave a condizioni critiche. Non dimentichiamo il gigantismo e il nanismo, spesso dovuto alla smisurata quantità di bass di piccola taglia con una conseguente competizione alimentare esagerata, che porta i pesci a sviluppare queste problematiche che ne bloccano la crescita.