Big Bass go back

Big Bass go back

In primavera arriva un momento in cui il bass abbandona la caccia e smette di nutrirsi per dedicarsi interamente alla frega, ovvero alla riproduzione. Detto in breve: sia i maschi che le femmine si spostano in acqua bassa; il maschio crea il nido "spazzolando" il terreno, ovvero spostando sassolini e terra così da formare un areale di forma circolare; dopodiché avviene la copulazione finché le grosse femmine, girando per i vari nidi, depongono tutte le uova. Generalmente, il maschio fa la guardia alle uova sul nido finché si schiudono e quando nascono gli avannotti, li segue finché diventano abbastanza grandi (1,5 cm circa), per poi lasciarli andare. Finita la frega, i bass sono estremamente provati, in quanto la protezione dei nidi e la deposizione delle uova richiede un consumo energetico veramente importante. Pertanto li troveremo magri e con le code rovinate. A questo punto, sia i maschi che le femmine riprendono ad alimentarsi costantemente, seppur possano risultare apatici per diversi momenti della giornata. I grossi maschi tenderanno a stare parecchio in acqua bassa rispetto alle femmine che, nonostante ci passino diverso tempo, tenderanno a spostarsi di frequente in acque più profonde per riposare, per poi risalire ad alimentarsi. In questo periodo, d'altronde come in tutti gli altri, è fondamentale costruire una strategia che tenga conto di tutti i fattori che possono influenzare la nostra pescata: temperatura dell'acqua che in questo periodo sarà decisamente più alta e indurrà un accelerazione del metabolismo del bass; colore dell'acqua; condizioni meteorologiche; morfologia dello specchio d'acqua; foraggio presente e tutti gli altri elementi che possono influire sulla nostra pescata.

Gli spot post frega
Dopo aver analizzato tutti questi fattori dobbiamo combinarli per scegliere gli spot giusti. Generalmente bisogna puntare su spot di acqua bassa, vicini alle aree in cui il bass ha “fregato” in precedenza, come insenature e flat, questo perché, per via delle poche energie rimaste, il bass tenderà a limitare i suoi movimenti e sarà più propenso a salire e scendere lungo gli strati d'acqua. Negli spot in questione assicuriamoci la presenza di numerose cover, che possano fungere da nascondiglio per tendere agguati e da riparo per il sole cocente tipico del periodo: alberelli, muretti a secco, grossi massi e strutture artificiali come pontili sono ottimi punti.

Le esche
Individuato lo spot giusto è fondamentale selezionare l'esca più appropriata, scegliendola per tipologia e per colore in base ad alcuni fattori: tipo di spot che si andrà ad affrontare, colore dell'acqua e tipo di foraggio che si dovrà imitare. A proposito di foraggio, in questo periodo abbiamo sia grosse prede, quali agoni, persici reali, trote, scardole che piccolo pesce foraggio, come laterino, gambusia, alborelle; e poi gamberi, insetti, anfibi, piccoli mammiferi. Sono tante le esche che si prestano molto bene al post frega, ma ne ho individuato alcune che mi permettono una maggior efficacia nella maggior parte delle condizioni: il top water (crawler, wtd, propeller, popper), swimbait glide e soft, jig. Quando devo pescare all'interno delle cover come alberi e quando devo pescare a stretto contatto col fondo in mezzo ai grossi massi, utilizzo il jig (Ganjig) e le softswim come il Bariki shad, esche con un alto potere anti-incaglio che mi permettono di sondare al meglio queste zone. Quando devo pescare intorno o sopra determinate cover e strutture, prediligo il top water e la swimbait, nello specifico la glide bait come la Jointed Claw, sono le esche più adatte. Considerando che in questo periodo le prede del bass stazionano prevalentemente in acqua bassa, queste tipologie di esche hanno un forte potere attrattivo, in quanto le imitano perfettamente. Anche la scelta delle dimensioni di tali artificiali è fondamentale! In questo periodo il bass non disdegnerà le piccole prede, ogni boccone sarà un'importante opportunità, ma sicuramente le grosse saranno predilette, in quanto andrebbero ad assicurare un grande rifornimento energetico con il minimo dello sforzo. Per questo motivo e anche per evitare che i piccoli bass disturbino la nostra azione di pesca, è bene prediligere esche grosse: crawler e wtd over size, swimbait 178/230, grossi shad/soft swimbait e jig belli voluminosi con trailer a gambero. Per concludere, ma non perché meno importante, il lancio deve essere sempre preciso e il recupero sempre controllato, delle volte molto lento con lunghe e numerose pause per via dell'apatia del bass. È anche vero che in certe situazioni, in cui il bass risulta più attivo, si può anche velocizzare la nostra azione di pesca, ma tutto ciò va deciso sul posto, sempre in base alle condizioni che si andranno a trovare.

"I bass in questo periodo non hanno molte energie da spendere in lunghi inseguimenti, la loro tecnica è l’aspetto. Adeguiamo la nostra azione al loro comportamento, cercando di scovarli tra le cover".

I cambi di luce
Ma gli orari migliori quali sono? Il post frega è un periodo che generalmente coincide con le giornate lunghe (giugno e luglio). Pertanto il pesce avrà a disposizione molti momenti in cui potrebbe avere delle finestre di attività. Prciò è bene passare tante ore in acqua per aumentare le possibilità di cattura! In ogni caso i cambi di luce, specialmente alba e tramonto, sono i momenti migliori in quanto, per via della bassa luminosità, il bass trova una situazione più confortevole per muoversi e quindi per alimentarsi. Ma anche a metà mattina e nel pomeriggio è possibile trovare delle grandi sorprese.

L’attrezzatura
Utilizzo canne potenti da 2 Oz con azione veloce per i jig e le soft bait, come la Killers 00 Red series Super Brain, mulinello con rapporto di recupero veloce 8:1 e fluorocarbon da 20 libbre; canne potenti con azione più progressiva per le swimbait o i grossi top water come Killers 00 Red series: Dead Sword, Outtrack, Ground Trick e per artificiali meno pesanti la Slaughter, canna studiata appositamente per il top water. Il mulinello con recupero 7:1 è un buon compromesso per la pesca con le swimbait e come filo nylon o fluorocarbon dalle 16 alle 20 lb. Invece uso categoricamente il nylon per il top water, con un diametro adeguato alla grandezza e al peso dell'esca. Ricordiamo sempre di maneggiare con cura il nostro amato bass, specialmente i grossi esemplari, rilasciandoli con cura in quanto sono pochi e fondamentali per la nascita della nuova prole e quindi per il riciclo del pesce.

Crawler
Il crawler è un’esca top water voluminosa che smuove tanta acqua. È composta da un corpo massiccio che presenta 2 "ali" (se vogliamo due palette…) in metallo che gli donano il nuoto caratteristico, somigliante al classico "stile libero". È un'esca che da il meglio di sé con un recupero lineare, magari alternato a delle pause. Il recupero può essere molto lento fino a una velocità media.

Walking the dog
Il wtd è un artificiale dal corpo lungo che va utilizzato recuperando dando continui colpi di cimino, che gli donano il classico nuoto a "zigzag". Anch'essa è un'esca che smuove tanta acqua e allo stesso tempo possiamo trovarla "silent" oppure con i rattle che emettono un suono fastidioso che disturba e induce il bass ad attaccare.

Popper e propeller
Il popper è un artificiale dal corpo allungato, ma più corto del classico wtd, che presenta la bocca larga e concava. Va recuperato con jerkate, spesso alternate da pause, che creano grossi gorghi nella superficie dell'acqua. È un'esca che riesce a stare molto tempo nella strike zone. Il propeller invece è un artificiale che presenta una o due eliche in metallo, agli estremi del corpo. Va recuperato lineare, così facendo si metteranno immediatamente in funzionamento le eliche producendo un forte rumore e una scia sulla superficie dell'acqua. Durante il recupero si possono alternare anche pause e jerkate per cambiare presentazione.