Alla Fine Ha Vinto Lui

Alla Fine Ha Vinto Lui

di Pierluigi Ghiani

E’ stata una fine settimana molto interessante per gli appassionati pescatori dell'oristanese, quello tra il diciannove e il venti di marzo, segnato da due appuntamenti per acque interne e mare, con un intermezzo in laguna.


Black bass
La prima tappa, il sabato, è stata al negozio Fishing Time di Oristano dove si è tenuta una presentazione di esche per lo spinning al persico trota e una spiegazione dei metodi di lancio e recupero per poterle sfruttare al meglio. Sulla cattedra il notissimo bass angler e plurititolato Luca Quintavalla. A fine presentazione il maestro e fondatore dell'associazione Quintabass Asd si è trattenuto con i presenti per conversare, in maniera informale, riguardo tecniche, spot e location migliori in cui praticare questa disciplina che in Sardegna, purtroppo, rimane ancora abbastanza di nicchia. Dalla sua introduzione, nell'Isola, durante gli anni '60 e fino ad oggi, infatti la specie è cesciuta in modo esponenziale  diffondendosi a macchia d'olio in quasi tutti gli specchi d'acqua dolce del territorio, dando vita a quello che potrebbe essere definito un vero e proprio paradiso europeo per chi va in cerca di questa preda vorace e combattiva. In serata le discussioni sono proseguite al tavolo della cena dove tra un boccone e l'altro si è parlato dell'evento principale del week-end: la finale del torneo di eging Yamashita che si sarebbe tenuta l’indomani sera.

Spigole
Il mattino seguente è stato invece dedicato alla caccia alle spigole di Is Benas, un piccolo stagno adibito a peschiera nei pressi dell'omonima spiaggia a Sud di Is Arenas. In un inizio di giornata grigio e scandito da una pioggia intermittente purtroppo solo un esemplare ha deciso di farsi catturare  nell'acqua intorbidata dallo scirocco moderato dei giorni precedenti. Mattinata, dunque, poco convincente per la pesca, ma utile per un sopralluogo in vista dell’imminente raduno Herakles.

Seppie e calamari
Chiusa la parentesi in laguna il sole ha deciso di affacciarsi timidamente da dietro le nubi rischiarando così la riunione preliminare per il girone finale del Torneo Yamashita. L'incontro dei venti finalisti, selezionati attraverso gare a eliminazione diretta, ha avuto luogo alle 15,30 dove, l'organizzatore dell'evento, Carlo Leone, durante il briefing, ha proceduto a fornire il numero di partecipazione, insieme alle scuse per l'assenza dei premi in negozio dovuta agli scioperi dei trasportatori, in atto in quei giorni. Il gruppo si è poi trasferito sulla spiaggia di Abbarossa, incastrata tra il porto industriale di Oristano e il canale che collega al mare lo stagno di S'ena arrubia, dove si è svolta la gara. La competizione ha preso il via intorno alle 17,00 ed è subito entrata nel vivo. Il primi pezzi a uscire dall'acqua, quasi ad inizio gara, sono una seppia, catturata da Roberta Enna, unica signora in gara, e un calamaro catturato da quell’omone che risponde al nome di Constantin Corne- anu. Incocciate comunque abbastanza sporadiche lungo tutti gli abbondanti 500 metri occupati irregolarmente dai lanciatori, con intervalli anche di mezz'ora tra una segnalazione e l'altra. Almeno sino al cambio di luce quando le catture hanno iniziato a farsi più fitte arrivando, dopo il tramonto, ad un cefalopode ogni dieci minuti circa. Il fortunato concorrente, per validare la cattura doveva fotografare la seppia o il calamaro e l’esca, insieme, postando lo scatto sul gruppo wa. Al termine della gara, fissato per le ore 20,00, Sarria è autore dell’ultima cattura, un calamaro, dopo la comunicazione di fine gara, ma sempre alle 20,00 come certifica il messaggio su wa. Il gruppo, quindi, si è riunito nuovamente presso il negozio dove si è proceduto alla pesatura del pescato con successiva classifica e premiazione finale. Per la cronaca il calamaro veniva valutato una volta e mezzo il suo peso, così, per dar maggior rilevanza alla più nobile preda.

Questo torneo si conclude con un podio d’eccezione:  Pietro Pinna in terza posizione grazie a una seppia ed un calamaro, Yonangel Sarria  al secondo posto, forte di tre calamaretti ed una seppia di piccola pezzatura e, in cima al podio, Costantin Corneanu, con tre soli calamari in attivo, ma grandi abbastanza per battere al peso gli altri due classificati. Un podio insolito, costituito per due terzi da giovanotti di esotica nazionalità, cubano Yonangel e rumeno Constantin. Ma, se per Yonangel, il mollusco è di casa in patria, non altrettanto si può dire del vincitore. Infatti nella costa rumena del Mar Caspio, causa anche la bassa salinità dell’acqua, seppie e calamari non ce ne sono. Ma abitando lui a Arzachena, la capitale della Gallura, spazi e modo per fare eging nei posti più belli della Sardegna, certo non gli sono mancati. I magnifici tre hanno fatto rientro a casa felici e arricchiti di tanto orgoglio e felpa e berretto Yamashita e un set di artificiali 2022, in commercio, si spera, questa prossima estate. E ancora esche e fili per il secondo e il terzo e una stupenda canna Yamashita Egido tutta per il bravissimo Costantin.