Un Seabin a Marina di Sant'Elmo

Un Seabin a Marina di Sant'Elmo

La pulizia nei porti è sempre stato un problema ma in questi ultimi anni si sta cercando di rimediare. Limitatamente allo spazio acqueo, a volte articolato, con acqua stagnante, comunque frequentato da imbarcazioni adibite a diversi usi, è purtroppo ancora frequente vedere a galla rifiuti di ogni genere e macchie d’olio maleodoranti. Tra i tanti metodi proposti per la raccolta di questi elementi il Seabin, frutto di un progetto (LifeGate PlasticLess) di due giovani surfisti australiani, sta riscuotendo un grande successo poiché attira e sé mediante una pompa, sia gli olii che piccoli materiali galleggianti, comprese le microplastiche. Si tratta di un vero e proprio cestino della spazzatura, completamente automatico, da posizionare in acqua, nei punti nevralgici delle aree portuali, turistiche, commerciali e industriali.

E il primo Sebin in mare nel porto di Cagliari si trova a Su Siccu, presso il moderno Marina di Sant’Elmo dei fratelli Deplano. Un regalo di Soroptimist club Cagliari, che passa attraverso l’Auorità di sistema portuale del mare di Sardegna, nell’ambito del progetto GRRinPORT finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale per migliorare la qualità delle acque marine nei porti. “Sarebbe opportuno, dice Luigi Deplano, che attraverso una campagna di sensibilizzazione, tutti i marina si dotassero di un Seabin, il primo passo per sostenere il progetto che con un programma già ben avviato presen- terà altre azioni di gestione sostenibile dei rifiuti e dei reflui nei porti. Ma, oltre la buona volontà dei singoli gestori, c’è da tener presente che gli impianti ospitati e ospitabili, hanno dei costi di gestione, per certi versi ancora non determinabili. Infatti Il progetto GRRinPORT, suggerisce un modello di gestione moderno, certamente virtuo-so ma non omnicomprensivo delle a-zioni e degli attori coinvolti nel circuito complessivo ancora da percorrere e rodare. Se posso abusare dello spazio vorrei ringraziare Maria Ledda, presidente Soroptimist, Alessandra Carucci, Università di Cagliari, Valeria Mangiarotti e Massimo Deiana, rispettivamen-te avvocato e presidente della Au- tori- tà di sistema portuale del mare di Sardegna.”.