Trofeo Città di Ploaghe

Trofeo Città di Ploaghe

Nessuno aveva avvertito Jean e Jean Francois che dopo aver attraversato le Bocche di Bonifacio e pescato per un’intera notte avrebbero dovuto pure scalare una montagna. Per salire sul più alto gradino del podio i due francesi si sono dovuti arrampicare sulla montagna di premi messi in palio dal Ploaghe Fishing Club! Sabato 14 settembre si è svolto il trofeo Città di Ploaghe 2019, gara di surfcasting nella formula a picchetto a box. La manifestazione è stata organizzata magistralmente dal sodalizio di Ploaghe. I ragazzi capitanati da Massimiliano Cabras come sempre hanno spinto in alto l’asticella e grazie al supporto dello sponsor tecnico Colmic, del comune di Ploaghe e di “un milione” di sponsor del territorio, hanno offerto ai partecipanti un programma eccellente: supporto e assistenza sul campo gara, colazione rigenerante, super premiazione e spuntino finale a base di maialetto. Insomma, ai fortunati 97 box iscritti non rimaneva che provare a pescare per l’intera notte e contendersi i ricchissimi premi. Il campo gara di Platamona e Marina di Sorso è ben conosciuto dagli agonisti ma le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Le condizioni del mare, sabato al tramonto, facevano sperare in grossi carnieri: treni di piccole onde muovevano e schiumavano i primi trenta metri da riva, quasi a suggerire la presenza, oltre che di mormore e oratelle anche di spigole. Poi però il vento è cessato, il mare una tavola, le canne immobili, le esche intatte. Ogni box poteva gestire 4 canne e in molti hanno deciso di sacrificarne una alla ricerca del serra. Chiariamo: questo tipo di gare, a picchetto e con un bonus di 50 punti per ogni preda valida, consiglia un’azione dinamica, volta alla ricerca di molte piccole catture e non del “pezzo da copertina”. Ma se il mare non risponde ai nostri richiami bisogna pur sempre provare delle alternative e in questo periodo dell’anno il trancio di muggine è l’opzione migliore.

Ore 23, calma piatta; Gian Carlo Mocci e Saverio Sau (Ploaghe FC) le stanno provando tutte ma i risultati sono miseri. Gian Carlo prepara un trancio su cavetto d’acciaio e lancia. Non passa molto che la canna si piega. Ecco forse spiegata l’apatia dei pesci, in giro ci sono loro, i killer, i pesci serra. Gian Carlo lo spiaggia, un esemplare di oltre 4 chili. Alla fine risulterà la preda più grossa. È solo l’inizio. In molti studiano una strategia combinata. Ad esempio, nel box Cabriolu Marroccu, mentre Francesco continua a cercare grufolatori, Marcello fa il “barbaro”: ami del 7/0 e cavetto da 50 libbre... Strike! In meno di 40 minuti arrivano due serra che insieme ad altre 11 prede valide regalano ai due alfieri del J Casting team il terzo posto assoluto. Ancora più “ignoranti” si dimostrano Andrea Curridori e Marco Machis: stanchi di regalare arenicola al mare, armano 4 canne a trancio e 4 serra arrivano. Anche Marco e Andrea pescano in tutto 13 prede e si ergono al secondo gradino assoluto. Poi ci sono Jean e Jean Francois Isola (Ragnola), arrivati dalla Corsica per rinnovare un confronto che ormai dura da tanti anni. Sarà la differenza di lingua, sarà la caparbietà che i corsi dimostrano ancor più dei sardi, sarà... I due bravissimi pescatori, incuranti dei famelici serra, parlano un’altra lingua anche a pesca e scelgono di mantenere per tutta la notte una configurazione “light”. La mattina un esausto Jean Francois mi spiega in un ottimo italiano che sono rimasti tutta la notte sulle canne e le loro 45 catture sono state distribuite in tutto l’arco della nottata. “Lontano, lanciavamo lontano lontano” mi spiega, “praticamente in Corsica”. Bravi, anzi, bravissimi: maggior numero di prede, 7142 punti e vittoria finale. L’edizione 2019 si conclude con il saluto di Carlo Sotgiu, sindaco di Ploaghe che ci aspetta per la prossima edizione. Non mancheremo.