Trabucco Sardegna Cup

Trabucco Sardegna Cup

Ozieri ci accoglie con le sue altane, le tipiche balconate coperte, con lunghe file di colonne che ornano i palazzi del centro storico. Il capoluogo del Monte Acuto, con i suoi 390 metri di altitudine media sul livello del mare, arroccato sul versante nord dei monti del Goceano, domina la vallata di Chilivani e più in la, sui monti di Tula, il parco eolico ci indica la via per il lago Coghinas. Siamo arrivati la sera prima della gara, Lucio Angius ed io; Lucio la gara la farà, in coppia con il bravo Gian Franco Rattu, io sono qui per il bel ricordo dell’edizione dell’anno passato. Ma per ora l’importante è trovare un posto dove mangiare e dormire. Gianni Fenu, rappresentante Trabucco per la Sardegna ed organizzatore dell’evento, ci indica la casa di Gavina, un B&B sulla parte alta di Ozieri, da cui si domina la città e poi la vallata; che spettacolo, dormiremo qui! Il tempo di sistemarci ed il sole al tramonto ci annuncia che l’estate è agli sgoccioli. La nostra fame viene assopita dalla pizza Sardemilia del ristorante La Torre: bufala, pomodoro, melanzane fritte e mortadella, accompagnata da una spina di chiara bella fresca, il pasto dell’atleta… Il campanile dell’Immacolata ci desta che ancora non ha albeggiato o forse sono le nuvole, dense e minacciose, che rallentano il risveglio della terra. Il raduno è a Chilivani, proprio di fronte all’ippodromo. Ad accoglierci Antonio Mu del direttivo Sps Ozieri, la società ozierese di cui fanno parte Tonino e Gianni Fenu e che ha richiamato sulle sponde del lago Coghinas ben 140 pescatori, tutti qui per l’ambito trofeo Trabucco. Radio pesca fa in fretta a spargere la voce… l’edizione 2012 aveva riscosso un grande successo e quest’anno tutti vogliono salire sul gradino più alto!

Lontano all’inglese, oppure…
Le iscrizioni ed il sorteggio corrono veloci, grazie ad una organizzazione efficiente e, cosa strana per la maggior parte delle gare a cui ho assistito, alle otto del mattino, ben un’ora prima del fischio d’inizio, siamo tutti sulle sponde del lago; c’è tutto il tempo per prepararsi. Il campo gara è da tutti considerato un’ottimo spot. Si accede da un unico cancello, chiuso tutto l’anno e accessibile solo ai soci di una squadra di canotaggio. Il pesce c’è e le sponde sono pulite, un luogo ideale dove gareggiare. Una stretta ansa separa i primi tre settori dagli altri. Dall’alba soffia un leggero vento di Maestrale che nel corso della giornata tenderà ad aumentare con raffiche improvvise. Il forte caldo di questa estate ha un po’ aumentato la presenza di alghe e le piante acquatiche crescono a pelo d’acqua in alcuni settori. Tocca adattarsi: in pochi assemblano i tubi delle roubasienne, l’opzione giusta sembra la pesca all’inglese, lontano dagli intralci della riva e più vicino al passo delle carpe. Al fischio d’inizio le carpe rispondono bene alle pasture ma, passati neanche 20 minuti, l’attività sembra diminuire drasticamente. Il motivo è chiaro: in questo lato del lago i pesci sono sanissimi, reattivi e voraci (chi è riuscito a provare il campo nei giorni precedenti parla di decine di catture), ma al tempo stesso la tranquillità del luogo ha “disabituato” le carpe alla presenza dell’uomo, figuriamoci di 140 pescatori! Passata un’ora cala il silenzio, segno che in molti stanno ragionando sul da farsi. Gianni Fenu e Laura Falchi sfruttano la forte corrente laterale a trenta metri dalla sponda per catturare le carpe necessarie a vincere il settore e per Laura è vittoria nella classifica femminile. Allo stesso tempo, la coppia formata da Tonino Fenu e Andrea Botti, uomo Trabucco arrivato in Sardegna per l’occasione, contano alcune catture ma soprattutto alcune mangiate a vuoto. Un po’ più in la, quasi a fine campo, Salvatore Manca e Pier Gianni Corda alle poche carpe portate al guadino aggiungono i piccoli ma fondamentali persici sole che per 60 grammi gli regalano il terzo gradino del podio. Ma la gara è altrove… I primi tre settori vedono una presenza costante di pesce che spinge Luciano Unali e Giuseppe Canu ad un prestigioso secondo posto assoluto. Cento metri più in la, alla fine del terzo settore, Antonio Catte e Matteo Guria tengono a bada un agguerrito settore, di gran lunga il più pescoso ed alla fine, con 3640 punti totali si aggiudicano il trofeo. Per i due portacolori dell’Oltremare Nuoro è il giusto riconoscimento per una condotta di gara senza sbavature. Complimenti!

 



Un grammo alla volta
Nello stesso settore dei vincitori la coppia formata da Leonardo Lovato con il figlio Diego conquistano il secondo di settore con un centinaio di persici sole, snobbati dai più, ma grazie ai quali il duo Lovato si aggiudica il premio per il maggior numero di prede. E se di sole dobbiamo parlare lasciate che faccia i miei complimenti a Luciano Angius, che collabora da tempo con MP e a Gian Franco Rattu: il loro è stato un autentico capolavoro. Passata un’ora con solo una preda all’attivo, una carpa sui 7 etti presa all’inglese da Gian Franco, i due hanno optato per un coraggioso cambio di strategia; Luciano ha montato la roubasienne, innescando le sezioni sufficienti a raggiungere i cinque metri dal panchetto e tac! Ecco subito il primo persico sole, eccone un’altro ed un’altro ancora. Gian Franco, uno sguardo al galleggiante lontano, aiutava il compagno, pasturando vicino con pochi bigattini e recuperando l’attrezzatura spazzata dal vento. L’azione costante di Luciano, senza una pausa, ha portato un grammo alla volta, la coppia al primo di settore. Passate le 3 ore di gara, sul lago si è svolta la pesatura, resa veloce dalla maestria di Luciano Sotgiu, vicepresidente del sodalizio Ozierese. Al ritorno a Chilivani il pranzo ha fatto da lungo preludio alla ricchissima premiazione, targata ovviamente Trabucco e condotta in modo frizzante da Andrea Botti. Torneremo ad abbeverarci alla fontana Grixoni, arrivederci!    

Classifica
1  Antonio Catte - Matteo Guria  3640
2  Luciano Unali - Giuseppe Canu  3540
3  Salvatore Manca - Pier Gianni Corda  3260
4  Federico Mongili - Giuseppe Becciu  3200
5  Gianni Fenu - Laura Falchi  3190
6  Salvatore Lai - Giovanni Secci  1940
7  Luciano Angius - Gianfranco Rattu  1640
8  Leonardo e Diego Lovato  3120
9  Graziano Arre - Rita Puggioni  2300
10  Flavio e Pier Andrea Porcu  2140