The-O For Friends

The-O For Friends

Eravamo quattro amici al bar… Così, citando quel grande di Gino Paoli, si potrebbe commentare un episodio nato per celebrare la seguitissima traina col vivo in Sardegna, a fine aprile, ma che infine, a causa dei ripetuti rinvii per il me-teo sfavorevole, si è trasformata, a metà giugno, in una festa per pochi intimi. Già, una festa. Perché nessuno, neanche Eolo, Pluvio, Nettuno o Posidone, scomodando Romani e Greci, potevano impedire ai più incalliti sostemitori di The-O, di continuare a fare festa. Venerdì 14, raduno presso lo Yacht club di Porto Rotondo, ad attendere gli iscritti, un rinfresco ad opera di Paolo Trippini, chef protagonista di Porto Rotondo On Top, con i vini della Tenuta Ulisse. Alla riunione dei capitani, Onofaro conferma il programma del week-end, con la speranza che il tempo tenga. In effetti, la mattina successiva, di buon ora, il vento è teso, non impensierisce ma è teso. E anche dopo l’inizio gara, per alcuni certe poste sicure non sono convenienti, a causa della scomoda navigazione e della possibile e altrettanto scomoda e movimentata azione di pesca con onde di anche un metro. Ma intanto c’è da fare l’esca: calamari. E poi i pesci: dentici. Il primo a segnalare lo strike e documentare la cattura via WhatsApp è Tommy, segue One more Chivas, con le stesse modalità, poi Tommy fa il bis e la giornata finisce qui: in tutto 3 bellissimi dentici. In porto, al rientro, un grande Onofaro improvvisa un’asta di beneficenza: un successo, grazie anche all’apporto di un brillantissimo Marco Turchi, che trascina al rialzo il simpaticissimo equipaggio di Yellowfin II. Day two. Si parte presto col pieno di calamari e lo stesso vento, un po’ ruotato ma sempre teso. Il primo dentex è di One more Chivas e il secondo... pure. Alle 13:30 Devils Advocate di Lorenzo Cinollo, finalmente scappotta. Si aspetta un segnale da Giglio 21, vista la “squartarata” di calamaro che Turchi e e Derosas trasportano a traina, ma... Ma alle 13:57 l’ultimo dentice cade invece nel pagliolo di Tommy. Finalmente si rientra in porto. Si sorseggia un fresco rosè di Ulisse. Si misurano i pesci, 4 dentici. Si procede con la vivace asta. E poi, tutti allo Yacht club per la publicazione della classifica, la premiazione e il meritato rinfresco gourmet. Sandro Onofaro, deus ex machina della The-O e in particolare di quest’evento, non senza un’invidiabile assistente con grandi occhiali scuri, riassume la due giorni, ringrazia Roberto Azzi, il padrone di casa, gli sponsor e naturalmente gli intervenuti. Appuntamento ai primi di luglio per il Porto Rotondo Offshore Trolling.