Suzuki Anno 2014

Suzuki Anno 2014

Il 17 settembre scorso, a Poltu Quatu, Suzuki Italia ha presentato alla stampa la produzione Marine per il 2014. La casa di Hamamatsu, nonostante la perdurante crisi, in Italia ha chiuso il 2013 con un incremento delle vendite ed ha raggiunto il 1° posto nei motori di potenza superiore ai 40 cavalli. La gamma di per il 2014 è composta da motori, tutti a quattro tempi, monocilindrici da 2,5 a 6 cv, bicilindrici da 8 a 20 cv, tre cilindri da 40 E 60 cv, quattro cilindri in linea da 70 a 175 cv, e i 6V da 200 a 300 cv. Un totale di 22 modelli, la maggior parte dei quali offerti anche nella White Limited Edition con colorazione bianca e ampia scelta nel colore degli stiker per  intonare il colore del marchio a quello dello scafo. Estesa a quasi tutta la gamma la tecnologia Lean Burn che, grazie al costante monitoraggio dei parametri di funzionamento del motore, consente, in determinate condizioni, il funzionamento del motore con una miscela aria-benzina più povera, consentendo un’ulteriore diminuzione dei consumi. Novità assoluta, l’adozione del power trim & tilt anche sui “piccoli” da 9,9 a 20 cv, ed il DF60AV un tre cilindri da 60 cv con un piede maggiorato che consente un rapporto di riduzione maggiore e l’installazione di eliche da 14”: un motore con una grande spinta ai bassi regimi particolarmente adatto alle barche pesanti, alle houseboat ed alle pontoon boas. Se l’offerta di motori è vasta, lo è anche quella di imbarcazioni vendute in package dalla rete commerciale Suzuki. Si parte con il Suzukino, tender con fondo a stecche o pagliolato gonfiabile o carena rigida, con lunghezze comprese tra m 1,85 e 3,8, disponibili - nei modelli più grandi - anche con specchio di poppa abbattibile per facilitare l’inserimento del tender nel garage di poppa dell’unità madre senza dover smontare il motore. Seguono i Suzumar, anche questi con fondo a stecche o pagliolato d’alluminio o rib, con lunghezze da m 2,70 a 3,90, ottimi come tender i più piccoli ma già adatti per navigazione litoranea i più grandi. Tre sono gli open SR, dei center console prodotti da Ranieri International, muniti di carena a V con redan, e disponibili nelle misure 19, 21 e 23 piedi. Due, invece, sono i Makò, rib costruiti da Formenti con l’eccellente carena che contraddistingue gli Zar, e disponibili nelle versioni da 5,80 e 6,80 m. Inoltre Suzuki  ha avviato delle partnership con Beneteau, per la fornitura esclusiva delle motorizzazioni fuoribordo sulla gamma Flyer, Antares e Barracuda, e con AL Custom, per la motorizzazione dei suoi prestigiosi fisherman. Per finire, non vanno dimenticate due iniziative a tutto vantaggio della clientela. D.O.C. – Motore rubato, subito sostituito, è questo il nome del programma completamente gratuito per la tutela dei Clienti contro i furti pensata da Suzuki: l’acronimo D.O.C. significa Defence of Customer e esprime chiaramente la volontà del marchio Suzuki di mettere sempre al primo posto i propri Clienti.

A chi avesse la sfortuna di subire un furto nei primi 12 mesi di vita del fuoribordo, Suzuki consegnerà  un motore identico a quello sottratto nel più breve tempo possibile. Il programma D.O.C. Suzuki è incluso nel prezzo d’acquisto dei modelli dal DF8A al DF300A della gamma. Il cliente non deve fare altro che fissare con un “dado antifurto” il motore allo specchio di poppa (dal modello DF40A in su) e ritirare dal concessionario da cui ha acquistato il mezzo il certificato di assicurazione rilasciato insieme alla dichiarazione di potenza, per beneficiare, da quel momento, di una protezione totale valida, lo ripetiamo, per i primi 12 mesi di vita del motore.

 


AL Custom 21 e Suzuki 175
E’ ormai consolidata la partnership tra Suzuki e AL Custom, due aziende che puntano molto sull’innovazione e la ricerca. Le case, specializzate, una nella produzione di motori marini fuoribordo e l’altra nella costruzione di fisherman all’avanguardia, vantano, nei loro settori, una leadership incontrastata. Pesi e consumi sono il nemico comune, in più, la produzione attuale di barche e motori è sinergica con risultati sempre più sorprendenti che fanno registrare livelli di eccellenza.
Se da una parte il cantiere di Andrea Lia fa largo uso di carbonio nell’opera morta e nelle strutture di coperta, per irrubustire ed alleggerire lo scafo, dall’altra Suzuki, propone, ad esempio nel 175 cavalli, un rapporto peso/potenza fra i migliori in assoluto. Infatti, l’unità termica di cilindrata generosa, 2.8 litri, grazie all’albero di trasmissione disassato, ha ingombri particolarmente ridotti. Il DF175, inoltre, è dotato di fasatura variabile sul sistema di distribuzione (VVT), di sistema di aspirazione aria multi-stage e iniezione elettronica multipoint sequenziale, che enfatizzano la brillantezza di questo modello, in grado di offrire doti di accelerazione superiori, consumi ridotti e un funzionamento sicuro e confortevole in tutte le condizioni di guida. Per l’installazione del motore fuoribordo sullo scafo del AL21 è stato utilizzato un bracket (Armstrong): accorgimento particolarmente rilevante per i pescatori in quanto consente un migliore sfruttamento della poppa dello scafo creando minori intralci all’angler durante l’azione di pesca. In realtà si tratta di una precisa scelta tecnica che serve a dare maggiore efficienza all’azione del fuoribordo perché consente all’elica di lavorare in acqua più “dura”, meno influenzata da turbolenze, con un miglioramento delle prestazioni.
In navigazione l’accoppiata scafo, così robusto e leggero, e fuoribordo, così potente e pronto nell’erogazione, offre sensazioni difficilmente riscontrabili su unità simili.