Sa Die de su Serra 2020

Sa Die de su Serra 2020

È una delle immagini più belle che il surfcasting ci possa regalare. Certo, le grosse catture e le onde troveranno sempre il nostro favore, ma quando ti avvicini a un grappolo di luci, riunite intorno a una canna da pesca e la riva diventa luogo d’incontro, scopri (se ce ne fosse ancora bisogno…) cosa rende questa tecnica tanto affascinante. Con lo spirito e la volontà di riunire in spiaggia tanti pescatori, si è svolta la terza edizione de Sa Die de su Serra. La manifestazione è nata per coinvolgere e rendere visibile quel mondo del surf casting che non partecipa alle classiche gare a picchetto, non ha confidenza con righelli e catch&release ma da sempre ama il mare, le notti che questo elemento è in grado di regalare, uniche. Infatti, ai ritmi e alla tecnica spesso esasperati ma necessari per primeggiare nelle competizioni, gli Amici del Surfcasting Sardegna preferiscono situazioni più soft, nottate passate in compagnia, con una bibita fresca; e se poi arriva la cattura, tanto meglio. Tre anni fa al raduno presero parte una dozzina di pescatori, quest’anno quaranta! A sancire il successo e la crescita del Sa Die è il regolamento, semplice e vincente. Si pesca con quattro canne a testa (una in più rispetto agli anni scorsi), in un campo libero che comprende le spiagge da San Nicolò di Buggerru sino a Torre Grande; unico pesce valido, il serra con taglia minima un chilo. Il raduno si è svolto nella notte tra l’1 e il 2 agosto. Immersi in una bolla d’umidità che manteneva la temperatura costantemente sopra i 30 gradi anche a notte fonda, i pescatori hanno lanciato la sfida ai serra invadendo le spiagge dell’ovest. Ma a differenza degli anni scorsi, la Costa Verde è stata quasi del tutto snobbata; tutti a Sassu e Torre Grande! Radio Pesca informava di belle pescate nei giorni precedenti con anche dovizia di particolari: “Torre Grande se vuoi fare dei serra di taglia, pochi ma oltre i 2,5 chili, verso Pesaria; Sassu se punti sulla quantità, anche se di taglia ridotta”. L’oracolo ha parlato, ciao ciao Costa Verde. Ma le previsioni sono state sbugiardate. Forse la musica a palla proveniente da una Torre Grande sold out ha reso meno famelici i serra e nessuno ha provato a stuzzicarli con un fresco mojito. Nella più tranquilla e silenziosa Sassu i serra avevano dimensioni micro, poco attratti dai tranci, più dalle vibrazioni delle lenze, tagliate di netto.

La prima parte della notte è trascorsa “liscia”, come si dice nell’oristanese e cioè senza una sola cattura da portare a referto. Per fortuna che a notte fonda Daniele Congia, presidente de Gli Amici, ha finito di salutare tutti i pescatori e ha deciso di lanciare qualche trancio. Primo lancio, finalmente una cattura a Sassu! Intanto a Piscinas… Quasi ci dimenticavamo, a Piscinas i serra ci sono sempre stati. Mauro Lonis e Graziano Cau hanno percorso le curve di Ingurtosu sperando di sparigliare le carte. L’azzardo ha premiato Mau-ro con tre catture, di cui una di 1582 grammi, preda più grossa e primo assoluto; Graziano con 2 strike (uno valido da 1142 grammi) l’ha seguito a ruota, terminando secondo. Ricordiamo anche Andrea De Antoni, ottimo terzo. La calda notte ha lasciato il campo a un’afosa mattinata, mitigata dalla fresca birra e dall’allegria del raduno finale, svolto all’ombra del parco di Santa Mariacquas, a Sardara. Sa Die de su Serra ha una formula che convince e il numero crescente delle iscrizioni lo dimostra. Avanti così.