Raduno Fishing Time Herakles

Raduno Fishing Time Herakles

Secondo round per Mondo Pesca a Is Benas, il 9 aprile, nuovamente in compagnia di Roberto Carrus. Stavolta per un impegno ufficiale targato Fishing Time e Herakles. Il programma? Una gara di spinning alla spigola, improntata sul "No Kill". Il punteggio si ottiene sommando la lunghezza delle prede, ogni volta fotografate e girate al gruppo Whatsapp. Dopo il briefing il gruppo ha lasciato Oristano in tre scaglioni, alla volta della laguna posta ad una ventina di chilometri più a nord. Nonostante un gelido e prepotente maestrale, l'entusiasmo degli sfidanti era alle stelle per la certezza che i pesci ci fossero e che stessero solo aspettando le loro esche. Tra i tanti, anche nomi importanti che per la prima volta si sono incontrati in una manifestazione di questo tipo: se infatti dal lato Herakles avevamo Pierluigi Corrias a collaborare con la giuria e l'organizzazione, sul fronte Tubertini era presente l’agente Romano Carta, mentre per Lineaeffe, in vesti non ufficiali, era iscritto Giovanni Casula.

Il tempo di fare la foto di rito e i pescatori hanno preso posizione, cercando di avvicinarsi il più possibile ai punti più profondi della laguna. Nelle quattro ore di gara sono state documentate sessanta catture, la maggior parte delle quali effettuata lungo le sponde orientali, più semplici da esplo- rare grazie al fondale più basso che permetteva ai partecipanti di scandagliare una superficie più vasta anche solo muovendosi a piedi. Ed è proprio spostandosi in quell'area nei pressi del canneto a Sud-Est che Corrado Mascia, veterano della pesca a spinning, alla sua terza gara a Is Benas, ha messo a segno le catture che gli so-no valse i 347,5 centimetri complessivi e la posizione più alta del podio.  I due gradini più bassi sono stati occupati dal giovane Lorenzo Dessì, arrivato secondo con 292,5 cm complessivi, e dall'inossidabile Roberta Enna, unica partecipante femminile che nonostante abbia registrato la cattura della spigola di maggiori dimensioni durante la gara, si è fermata al terzo posto con 225 cm di pescato. Mario Pala e Giovanni Casula invece portano a casa quarto e quinto posto con rispettivamente 215 e 210,5 cm. Menzione d'onore va invece a Paolo che coi suoi nove anni di età era il partecipante più giovane della manifestazione e che, pur non essendo riuscito a portare a riva neanche una cattura, si è accaparrato il premio speciale della giuria. Al termine della gara, fissato per le ore 19, e dopo la premiazione si è proceduto ad un rinfresco consumato nel loggiato della guardiola dove i pescatori hanno potuto confrontare le rispettive esperienze di gara e scambiarsi aneddoti sulle varie battute di pesca passate iniziando anche a programmare quelle future, magari anche in reciproca compagnia. Perché in fondo la pesca è sì uno sport individuale ma, specie dopo gli ultimi due anni, è sempre una passione di gruppo.

La gara di Corrado Mascia
La laguna è un ambiente senza punti di riferimento per individuare le prede, quindi la rotazione delle esche è molto importante. Ho iniziato con un topwater rigido a cui i pesci hanno risposto in maniera abbastanza apatica. Poi per stimolarle sono passato alle gomme, e poi a un lipless jerkbait sottile e lungo pochi centimetri. Recuperavo lentamente e senza strattoni, per farlo sembrare una preda ignara e non un pesciolino agitato dalla presenza del predatore. A causa del forte maestrale l'acqua era tendenzialmente molto pulita nel primo tratto vicino all'ingresso, cosa che rende i predatori diffidenti verso le esche artificiali. Quindi mi sono spostato verso l'area meridionale della laguna, meno protetta dal vento e con l'acqua più velata. A differenza di tanti, ho preferito entrare in acqua vicino ai canneti, con le spigole in copertura pronte all'agguato tra gli erbai. Ho pescato prevalentemente lungo sponda col vento a favore e un’attrezzatura molto leggera, visto che in laguna non ci sono ostacoli che possano danneggiare il filo. L'attrezzatura comprendeva un trecciato 0,8 in bobina e terminale 0,22 in fluorocarbon lungo circa un metro e una canna ad azione medio-lenta con grammatura 5-18 che permetteva di usare un vasto assortimento di esche leggere e di resistere anche a prede di taglia abbastanza importante.