Prede a 360 gradi

Prede a 360 gradi

Molti dei surfisti che conosco, e io per primo, hanno sperimentato altre tecniche di pesca prima di votarsi definitivamente a quella sull’onda. Pur mantenendo il rispetto per traina, bolentino, spinning, pesca da riva e quant’altro, abbiamo tutti scelto il surf, ma non chiedeteci il perché, i motivi potrebbero essere molti, e forse nessuno in particolare. Non che la “nostra” pesca sia immune da aspetti poco piacevoli, anzi… Dal punto di vista economico il surf è piuttosto dispendioso, e questo anche se decidiamo di non rimanere particolarmente aggiornati sulle nuove uscite di canne, mulinelli, fili e attrezzatura varia. L’acquisto delle esche, del così detto materiale di facile consumo, leggasi lenze, ami, piombi, girelle e del carburante necessario a recarsi sul luogo della battuta, si aggira spesso sulle varie decine di euro. Siamo piuttosto lontani dal costo di un’uscita di pesca con la bolognese, con una manciata di bigattini o addirittura un po’ di pastella fatta in casa! E’ inoltre una tecnica faticosa, con molte ore passate in riva al mare, spesso con condizioni meteo difficili, se non addirittura proibitive. Non parliamo poi dell’umidità che accumuliamo a pesca (continua).