Polizia di Stato & Carabinieri

Polizia di Stato & Carabinieri

Con questo numero continuiamo la disamina dei poteri degli enti italiani preposti al controllo in mare, e precisamente trattiamo della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri.

Polizia di Stato
La Polizia di Stato garantisce con le volanti nautiche il controllo delle coste, del mare territoriale (entro le 12 miglia dalla costa), delle acque interne, compresi i laghi e i fiumi. I mezzi del settore sono in contatto radio con la sala operativa della Questura da cui dipendono, ricevendo le necessarie disposizioni che consentono di svolgere un’adeguata attività di prevenzione, di repressione degli illeciti, di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e di controllo su tutte le attività nautiche. Il costante collegamento, inoltre, con il canale di emergenza marina, consente di portare un contributo immediato e diretto alla sicurezza della navigazione, con il soccorso delle persone e delle imbarcazioni in difficoltà. 
Il personale navigante è accuratamente addestrato e aggiornato nelle tecniche di navigazione ed immersione presso il “Centro nautico e sommozzatori” di La Spezia. È questa la sede del Reparto operativo sommozzatori, che si occupa della sicurezza e della prevenzione degli illeciti subacquei e in particolare alla ricerca dei corpi di reato.

Carabinieri
L’Arma dei Carabinieri collabora, invece, con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, noto con l’acronimo Mattm - organo del Governo italiano preposto all’attuazione della politica ambientale - attraverso il Comando Carabinieri per la tutela dell’ambiente - Ccta, che dipende funzionalmente dal Ministro dell’ambiente, e gerarchicamente dalla Compagnia territoriale dei Carabinieri. Inoltre l’Arma dei Carabinieri opera come Servizio navale dal 1969, nell’ambito del programma avviato dal Comando generale per consentire all’Arma di svolgere con pienezza e competenza i compiti istituzionali sul mare e sulle acque interne.
In quegli anni l’Istituzione era dotata di sei motovedette d’altura e circa 20 “motoscafi” (continua sul giornale).