Ondalunga Calangianus

Ondalunga Calangianus

Ci troviamo in Liguria, lungo i litorali savonesi. Qua, nelle giornate dell’8 e del 9 aprile si è svolta l’Eccellenza nord, step che precede l’atto finale della competizione per club più importante a livello nazionale: l’Élite. La prova finale si svolgerà nel mese di dicembre e vedrà impegnati i 20 club più forti della penisola, per aggiudicarsi il titolo di campione d’Italia e unitamente ai secondi, il prestigioso pass per il mondiale. La posta in palio è altissima, disputare un’Élite è il sogno di tanti. Chi partecipa all’eccellenza sa che non è una gara da sottovalutare, anche perché il tasso tecnico è altissimo. Come in tutti gli sport la qualità agonistica delle varie società è diversa ma, se si è raggiunto questo traguardo un qualcosa si è pur sempre dimostrato. 47 le compagini presenti, di cui 6 della regione Sardegna: Coxinas Villacidro, Hippocampus club Cagliari, Larus Club Sassari, Ondalunga Calangianus, Terranoa Olbia  e Maestrale Porto Torres. Ogni squadra è composta da 4 atleti. Una competizione di squadra, dove non conta solo l’individualità, ma il risultato dell’intero club. Parola d’ordine: non affondare! In tanti raggiungono i campi gara di Albenga, Finale Ligure, Spotorno e Savona, già dal giovedì, così da provare gli spot e avere un giusto orientamento in vista della prima manche. Un forte vento frontale metterebbe a rischio alcuni campi. Più che per il vento in sé, le preoccupazioni nascono per l’onda di risacca che, andando a scaricarsi sul ba- gnasciuga, andrebbe ad invadere le postazioni. Si arriva così al venerdì mattina e dopo l’ennesima ispezione effet- tuata dall’organizzazione, i giudici e i ragazzi dell’Asd Black Water, titolari dell’evento, decidono di spostare la prova di Albenga nel campo gara di riserva di Merello... purtroppo non basterà. Ore 16,00, si parte in direzione dei picchetti ma l’inizio gara, concordato inizialmente per le ore 18:30, vie-ne subito posticipato, prima alle 19 e poi alle 19:30, facendo capire che le problematiche non sono finite. Trascorse le canoniche due ore previste dal regolamento, la manche viene ufficialmente annullata, dando vita a lamentele e discussioni che nascono ogni qualvolta si arriva a queste situazioni. Il sabato mattina il malumore non si è ancora placato del tutto, ma l'eccellenza 2022 verrà assegnata con una manche unica. Tutti cercano di riordinare le idee e prepararsi al meglio per l'esordio previsto per le 17,30; con una sola gara tutto può succedere.


Savona, picchetto 4
È quello di Savona, lo spot più povero dei quattro (28 prede per 5 settori) e tocca a me affrontarlo. La lotta è serrata, le esche vengono lanciate un po’ in tutte le fasce, dal gradino dove è presente una bella risacca, alla lunga distanza, lanciando in ground. Passano le prime due ore e clamorosamente i cartellini segnano 0 prede per tutti. Verso l'imbrunire si muove qualcosa ai picchetti 1 e 2 con le prime due prede, due pagelli bastardi (besugo per i locali). Arriva la notte ma la situazione non migliora. Manca circa mezz'ora alla fine e ho un solo saragotto nel secchio che mi porta ad essere quarto nel mio settore. Ferro per l'ennesima volta dopo aver lasciato in acqua le mie esche per ben 20 minuti e capisco di aver incagliato, inizio a tirare e ritirare la mia lenza con il rischio di spaccare, ma all'improvviso riesco a liberarla e a riportarla nel bagnasciuga, dove, con mio grande stupore, capisco di non aver incagliato ma bensì di aver catturato una serpe di mare che si era insabbiata dopo aver mangiato. Dopo una complicata misurazione, dovuta alla vivacità della preda, mi viene convalidata con la lunghezza di 39 cm, abbastanza per raggiungere il secondo di settore, a soli 20 punti dal primo.

Spotorno, picchetto 29
A Spotorno le prede non mancano (157), per la maggiore saranno pagelli e mormore. Luigi Riccio non riesce ad entrare in pescale prime ore, ma sa che deve prendere meno penalità possibili. Quando all'improvviso arriva il pesce della svolta. Non è un pesce nella media, ma è una bella orata, allamata con un lungo bracciolo e un'arenicola intera. Purtroppo sul più bello, a pochi metri dal bagnasciuga, il pesce si sla-ma. Sta di fatto che, grazie anche a tre buste bianche, chiude la sua performance con 6 penalità . Non male per la sua prima esperienza nazionale.

Finale Ligure, picchetto 11
Giochi chiusi dopo neppure mezz'ora al secondo settore di Finale Ligure. Voglio svelare un piccolo retroscena su questa manche e sulla nostra impostazione di gara, sottolineando ancora una volta che l'unione ed il confronto di squadra non è necessario ma fondamentale. Ci troviamo tutti e quattro in albergo e, parlando del più e del meno, si decide di "sperimentare" tutti insieme, nella prima mezz'ora, un’esca che in gara non sempre si usa. Avevamo dei bibi nostrani portati direttamente dalla Sardegna, e dopo aver effettuato la giornata di prova (orata da mezzo chilo catturata da Pino Canu del Terranoa di Olbia) e aver parlato con alcuni pescatori locali avevamo capito che con le ore calde era possibile allamare qualche orata discreta. Per cui decidiamo tutti e quattro di innescare almeno un bibi in uno dei nostri braccioli nelle ore più calde. Pronti via, siamo ancora ai primi lanci, quando a Matteo Cossu parte la frizione. Ferra e inizia il combattimento con un pesce che battezza subito come orata. Vista la scena e il bel recupero i giudici sono lì a due passi, prontamente misurano la preda, 34 cm, e dopo una veloce foto viene subito rilasciata. Orata da 759 punti (la più grande delle 79 catture in questo campo gara), settore vinto anche con un solo pesce. Ma non è da Matteo fermarsi e con altre due prede consolida il suo primato, mai messo in discussione.

Merello, picchetto 32
Merello, il campo di riserva che andrà a sostituire Albenga, sarà il più ricco di catture. Ben 175 i pesci misurati in questo spot, che sommati agli altri porteranno il totale delle prede a 439. Ma veniamo alla gara: parte subito forte nel suo settore Fabio Tamponi (anche lui esordiente in gare fuori terra sarda), che dopo neanche due ore ha nel secchio due belle mormore che sembrano gemelle, entrambe da 27 centimetri. Unica differenza l'esca utilizzata: una mormora non ha resistito all'immancabile arenicola e l'altra si è fatta ingannare da un sanguinoso americano. Que- ste due catture lo proiettano immediatamente ai vertici della classifica provvisoria, facendo ben sperare in un podio. Purtroppo, come spesso capita, quando una gara parte bene all'improvviso si può fermare, senza una vera e propria spiegazione, il suo picchetto si “congela”, senza altre catture sino al fischio di tromba.

Finalmente arrivano le classifiche dei settori. Fabio non è sesto, come all’inizio avevamo pensato,  bensì quarto. L'Élite è conquistata e arriva anche la ciliegina sulla torta: siamo terzi assoluti, un traguardo insperato!

Un sogno…
Ho appena finito di esultare con Marco Casula per il mio secondo di settore che mi confermano il primo di settore di Matteo. Un primo e un secondo? Sento Fabio e poi chiamo Luigi. “Gigi, abbiamo un primo, un secondo e un sesto, dimmi che non sei affondato!”. “Fabri, nel mio settore ci sono 3 capotti ed uno ha un pesce in meno di me, ma-le che vada ho fatto sesto”. Abbiamo 15 penalità: molte? Poche? Si diceva che per qualificarsi come ultimi, cioè noni assoluti, ne sarebbero servite circa 18. Finalmente arrivano le classifiche dei settori. Fabio non è sesto, bensì quarto. L'Élite è conquistata, ma ecco la ciliegina sulla torta. Squilla il telefono e leggo nel display il nome di Giovanni Satta, presidente del Blue Fish di Sassari. Secondo lui, ci stiamo giocando il podio dell'eccellenza e aggiunge: “Io dico Martin, Sabaudia e voi! Poco pesce, molto pesce, una manche, due manche. Le condizioni sono uguali per tutti, penso proprio che ve lo siate meritati”. Il bronzo all'eccellenza nord per il nostro club si può considerare una vera impresa. Cosa che ancor più ci rende felici e poter vivere l'atto conclusivo di questa manifestazione, che si svolgerà a Catania nella prima settimana di dicembre, proprio in compagnia del Blue Fish di Sassari qualificatosi di diritto dalla prece- dente Élite come terza società classificata del 2021. Due sarde, entrambe appartenenti alla provincia di Olbia-Tem- pio, andranno a rappresentare l'isola, guardando al mondiale che si disputerà in Spagna. Non ci resta pertanto che dire forza Ondalunga e forza Blue Fish in un gemellaggio sportivo che anno dopo anno si rafforza sempre più. Sognare non costa niente!