Mulinelli da Slow

Nel numero di Mondo Pesca appena passato, quello di aprile, abbiamo trattato il tema della canna da pesca, naturalmente per la tecnica slow jigging. In queste pagine affrontiamo il tema collegato, complementare e importantissimo del mulinello. Viste le caratteristiche della canna dal slow jigging, cerchiamo di capire come deve essere il mulinello adatto, senza ragionamenti “talebani”, ma considerando che a ognuno va il suo, in base allo stile di pesca. È opinione comune che, per questa tecnica, il mulinello debba essere super veloce con rapporto di recupero (gear ratio) 7:1 o giù di lì. In realtà, anche un “lento” 5,4:1, cioè un mulinello che compie 5,4 giri per ogni giro di manovella, può essere perfetto, infatti, dipende semplicemente da come e dove vogliamo pescare. Attenti quindi a chi cerca di proporvi qualcosa per sua esperienza o convenienza. Ragioniamo e scopriamo le caratteristiche dell’attrezzo che fa per noi, sulla base di alcune considerazioni che difficilmente vi verranno proposte al di fuori di queste pagine.

La fase finale di un combattimento con una cernia, pesce che spesso mette a dura prova l'attrezzatura.

Profondità
Partiamo da un fenomeno biologico per cui, le abitudini predatorie dei pesci cambiano al variare della profondità. Infatti, le basse temperature che caratterizzano le acque più profonde, incidono sul comportamento dei pesci, che risultano, pertanto, sostanzialmente più lenti. Ne consegue che, pescando in prossimità del fondo, su una colonna d’acqua di 150 metri, un recupero mediamente lento, consente al jig di pescare in quello strato d’acqua, per un tempo superiore a quello che si misurerebbe con un mulinello a veloce recupero. Diversamente, nelle acque meno profonde (indicativamente dai 100 ai 50 metri), caratterizzate da temperature incostanti e comunque più alte, i predatori in caccia sono più veloci e dinamici, tanto da giustificare un mulinello con un alto rapporto di recupero. Ma, se per nostra abitudine, peschiamo a tutte le ruote e a tutte le quote, allora possiamo trovare un compromesso, un mulinello la cui velocità sia una via di mezzo tra il veloce e il lento, ad esempio un 6:1. Oppure, possiamo adattare alle esigenze il nostro recupero, con manovre più o meno veloci. Questi ragionamenti, e soprattutto i riferimenti numerici, sono validi a patto che la capacità del mulinello sia al 100% e con fili compatibili. Infatti, il valore assoluto del recupero espresso in centimetri, si riferisce alla bobina perfettamente riempita.

“... assicuratevi che abbiano la bobina capiente e stretta (narrow), così da facilitare l’allineamento della treccia durante il recupero. ”

Altri elementi
Considerando che lo slow jigging si pratica prevalentemente in piedi e tanto già affatica il pescatore, risulta utile, per limitare la fatica da lavoro, utilizzare attrezzature leggere, il mulinello primo fra tutte, e in particolare, quando si pesca profondi, altrimenti il braccio… Fate molta attenzione al guidafilo: crea attrito col trecciato, in particolare quando fa molto caldo. Inoltre la struttura, al momento del bisogno, cioè quando una grossa preda richiede filo, non sempre si trova in posizione da favorirne la fuoriuscita e in questo caso il rischio di rompere il trecciato è altissimo. Per me i migliori mulinelli sono piccoli e potenti, rotanti, con la frizione a stella oppure a leva. Il mercato oggi propone tantissimi mulinelli da slow jigging, per tutte le tasche, non solo quelli che interrompono l’uscita del filo al giro di manovella. Esistono super mulinelli a leva, specifici per lo slow jigging, che sono più indicati, rispetto ad altri che magari hanno troppi ingranaggi, pesano 200 grammi in più e dopo 10 combattimenti devi mandarli in assistenza. Piuttosto, assicuratevi che abbiano la bobina capiente e stretta (narrow), così da facilitare l’allineamento della treccia durante il recupero. Poi c’è la manopola o il pomello e qui c’è poco da dire, la preferenza è assolutamente soggettiva. Per concludere, i due elementi, canna e mulinello, devo-no essere bilanciati, non solo per il peso di entrambi, ma anche per il feeling nel movimento, nell’azione. Il tutto deve rispondere a tre fattori: potenza, leggerezza e affidabilità.

Nomi e cognomi
Premesso che la mia preferenza va alla serie di canne PTR di Borderline Fishing, abbinate al mulinello Accurate Valiant BV SPJ 300 e 500N, se può esservi utile, vi suggerisco alcune alternative di pari qualità. Per le canne: Jam, di Seafloor Control; Logical di Deepliner; Fokeeto di Zenaq. Per quanto riguarda il mulinello: Ocea Jigger di Shimano; Saltiga di Daiwa; Centaur Costallation e il costoso Blue Haven di Ocean Mark.