L'Anguilla

L'Anguilla

E’ forse il pesce più misterioso delle nostre acque dolci, sia per il suo aspetto, sia per le sua capacità di colonizzare qualsiasi tipo di habitat acquatico (dalle acque dolci di fiumi e laghi a quelle salate del mare aperto, passando per lagune, stagni e qualsiasi genere di acqua salmastra), sia soprattutto per il complesso ciclo riproduttivo, noto alla scienza solo da poche decine di anni. L’anguilla ha corpo allungato a sezione cilindrica anteriormente e compressa lateralmente nella regione caudale. La colorazione varia nei vari stadi vitali. L’adulto ha pigmentazione molto scura sul dorso, giallastra o grigia sul ventre. La pinna dorsale, quella caudale e quella anale sono fuse in un’unica pinna mentre sono assenti le pinne ventrali. Caratteristica di questo pesce è l’abbondante produzione di muco che ricopre tutto il corpo rendendolo estremamente viscido al tatto. L’occhio è piccolo, la bocca grande e con mandibola leggermente prominente. Gli stadi larvali che iniziano la migrazione dal Mar dei Sargasi hanno forma fortemente complessa ai lati, che ricorda un po’ quella di una foglia. Da questa similitudine deriva il nome di leptocefali.

Distribuzione
L’anguilla è presente nelle nostre acque salmastre costiere ed in ogni tipo di acque interne. Predilige gli ambienti con fondali melmosi, ma ben si adatta anche a fondi duri con anfratti e nascondigli. La pesca indiscriminata, soprattutto di stadi giovanili (ceche e ragani) ha portato l’anguilla ad essere classificata nella lista rossa Iucn come specie in “pericolo critico”, per intenderci un gradino sotto la dicitura “estinzione”. A molti questa notizia giungerà nuova, ad altri farà sorridere ricordando la storica abbondanza di questo pesce, fattostà che si corre il serio rischio di ricordare questo misterioso animale solo con foto e filmati se non si provvede a prendere le giuste contromisure. I problemi principali sono legati al fatto che l’allevamento di questo pesce non è possibile senza il prelievo di stadi giovanili in natura, e un po’ come il tonno rosso i numeri calano drasticamente ogni anno.