La supposta

Per vedere il bicchiere mezzo pieno, anziché mezzo vuoto, diamo credito a quelle teorie che vedono in fondo all’attuale crisi economica, la rinascita di una società più seria e più forte. Un’Italia credibile, forte della sua storia, orgogliosa dei suoi personaggi più rappresentativi, come quella che “chiede l’Europa” e che l’attuale classe politica non è riuscita a formare. Allo stesso modo, per stare in tema ed essere coerenti, dobbiamo credere che in fondo all’attuale crisi della pesca ricreativa e sportiva ci aspetti un comparto più forte, coeso, in salute. Questo mese ci aspettano due momenti importanti, purtroppo concomitanti, espressione di un settore vivace, articolato e diffuso in tutto il territorio nazionale, che al momento registra chiari segni di malumore. Il primo (23-26 febbraio) è a Roma, il World Fishing, un’esposizione del Big Blu, insieme con il Boat Show e il Gommo Show. Il secondo è lo storico Fishing Show di Bologna (24-27 febbraio), promosso dalla Fipo, associazione a cui aderiscono produttori e operatori della pesca ricreativa e sportiva. Due momenti di verità, sostenuti a quanto pare da due diverse realtà e che saranno, molto probabilmente, lo spunto per tirare una linea e fare un bilancio. Sempre per il bicchiere mezzo pieno, ma sostanzialmente per il bene di tutti, ci sta ipotizzare a conclusione di queste due vetrine, una pausa di riflessione e magari un tavolo di confronto e discussione, che scongiuri un remoto ma possibile braccio di ferro, tra chi sostiene Bologna e chi Roma, tra chi sostiene la Fipsas e chi no, tra chi la vuole cotta e chi la vuole cruda. Non occorre che ci siano vinti e vincitori, ma, mutuando la cura di Monti, una supposta per curare il malato sì!