La risalita delle 500.

La risalita delle 500.

Maggio diventa giugno e cancella di colpo inverno e capricci primaverili con quei cieli così pieni di nuvole da sembrare tropicali, ma solo per le nuvole. Il tempo sta cambiando, nel tempo, in un tempo così corto che riesce a consegnarci una memoria e quindi una coscienza di questo cambiamento. E' possibile? Forse chi come me ha compiuto più volte vent'anni ha collezionato ricordi in età assai diverse, così diverse da generare ricordi differenti di giornate uguali? Mi sto confondendo. Speriamo sia la primavera, che confonde anche me, che risveglia tutti e tutto, e scalda anche questo nostro mare. Il calore, si sa, dilata tutto, anche i nostri sogni: eccoli allora popolarsi di maestose ricciole (dai quaranta chili in sù), cernie esagerate che rimangono in candela, immobili, come rapite dalla nostra discesa perfetta, dentici dal piglio severo, grandi come tavoli da disegno, che ci caricano dritti, all'improvviso, in una sorta di missione suicida… Chi dorme non piglia pesci, figuriamoci se sogna. La prima cosa da fare, soprattutto per chi esce dalla pausa invernale, è quella di controllare l'attrezzatura: uno sguardo attento alle cuciture o agli incollaggi della muta è doveroso (continua sul giornale).