La Pescata di Tutta una Vita

La Pescata di Tutta una Vita

di Andrea Curridori

E'  iniziato il campionato interno di surfcasting del Coxinas Villacidro, stagione 2019. Noi del Coxinas da anni utilizziamo questa scusa per dare un po’ di pepe alle nostre uscite. Molte società isolane hanno un loro campionato interno di surfcasting a cui viene dato più o meno peso a seconda che si voglia stilare una classifica di merito da utilizzare quando si scelgono i più forti da mandare a una determinata manifestazione. Per noi coxineros, il campionato interno è anche una piacevole occasione per uscire con compagni di pesca sempre diversi; per creare quindi quel giusto affiatamento tra tutti gli iscritti, necessario se si vuole portare avanti una società come la nostra a Villacidro. Il regolamento è semplice e prevede che si dichiari ogni uscita “preventivamente”, per poterla renderla valida ai fini della classifica. Da sempre, l’inizio del campionato coincide con le prime scadute di gennaio e febbraio e quindi le prime uscite sono dedicate alla spigola e ai saraghi. Con l’amico Fabio Sculco avevamo intenzione di dichiarare la prima uscita appena fosse terminata una violenta maestralata. Appena hanno cominciato a materializzarsi le condizioni di scaduta, abbiamo dichiarato la nostra prima uscita. Come sempre, abbiamo tenuto d’occhio i bollettini meteo nei quattro giorni che precedevano l’uscita e quando abbiamo caricato l’attrezzatura in macchina avevamo già le idee chiare. Dopo alcuni spostamenti, necessari per visionare direttamente alcuni spot, abbiamo deciso di piantare i nostri picchetti in una spiaggia ancora “chiusa” e cioè nella quale, con alcuni lanci di prova, ci siamo accorti non era ancora possibile l’azione di pesca. Il mare era infatti troppo mosso e la corrente trasportava in un attimo a riva le pesanti zavorre. Per più di un’ora siamo restati in piedi, in spiaggia, fissando un mare ancora troppo agitato. Ma dentro di noi sapevamo che quella era la cosa giusta da fare, quello sarebbe stato lo spot da affrontare per tutta la notte. Come previsto, col trascorrere del tempo il mare ha iniziato ad “aprirsi” permettendo a noi i primi lanci. Con Fabio abbiamo individuato diversi punti interessanti dove poter lanciare le esche. Con noi non avevamo un vasto campionario di esche. Infatti in questa stagione risultano più che sufficienti i muggini vivi, da innescare per la ricerca della spigola, alcune seppie freschissime e un paio di mazzi di cannolicchi; seppie e cannolicchi sono esche ottime per la spigola ma molto ricercate anche da orate e dai grossi saraghi che si aggirano in questa costa. Con calma abbiamo scelto i punti migliori dove piantare i picchetti ed abbiamo iniziato a pescare ognuno con solo una canna, giusto per vedere se adesso fosse possibile un’azione di pesca prolungata.


Al tramonto, prima spigola
Le canne erano posizionate distanti alcune decine di metri l’una dall’altra. Inizialmente abbiamo notato una forte presenza di alghe ma il loro disturbo risultava abbastanza ridotto. Speravamo che la corrente non proprio frontale ma un po’ laterale trascinasse via le alghe e così è successo. A quel punto abbiamo capito che saremmo potuti restare in pesca agevolmente e per tutta la notte. Più trascorreva il tempo e più il mare calava e ciò non faceva che rendere tutto il settore sempre più interessante. Davanti a noi abbiamo osservato diverse schiumate interessanti e canaloni, passaggi obbligati per i pesci in mare. Tutto questo ci ha convinto a sfoderare le altre canne per un totale di tre canne a testa. Abbiamo montato anche gli ombrelloni, indispensabili per superare la lunga e umida notte e abbiamo aspettato il tramonto, carichi di adrenalina. La battuta di pesca vera e propria ha avuto finalmente inizio! Come travi abbiamo optato per pater noster a due ami con braccioli da 50 centimetri o montatura mono amo, dedicata alla pesca col vivo. Rimanevamo in pesca con piombi da 175 grammi, una situazione perfetta. L’attività è iniziata appena dopo il tramonto. Verso le 18:30, la prima mangiata! Una canna si è piegata con decisione e al nostro arrivo sul picchetto la lenza veniva trascinata controcorrente. “Eccola!" abbiamo subito esultato, sicuri fosse una spigola, vista la classica fuga laterale. E infatti il primo pesce catturato è stata proprio una spigola, stimata appena sopra il chilo. Poi, per un’ora tutto è rimasto tranquillo, con le canne immobili nonostante noi le rifornissimo costantemente di esca freschissima. Finalmente, verso le 20 è iniziata quella che senza timore posso definire una pazzesca frenesia alimentare dei pesci. Non avevo mai assistito ad una tale attività, ma di fronte ai nostri occhi ha iniziato a materializzarsi quella che in gergo i pescatori chiamano “la pescata della vita”. Avevo riposto molte speranze in quell’uscita, ma mai mi sarei aspettato un tale risultato. Quello che è avvenuto in quelle ore, ogni pescatore sogna di poterlo affrontare ogni volta che esce a pesca. Di seguito ecco una prima mangiata, spigola; e poi un’altra mangiata. Questa volta mi sono accorto che la cattura era notevole. Con calma l’ho trascinata vicino a riva. L’ultimo ostacolo era costituito da un importante gradino di risacca. Ho dovuto aspettare il momento giusto per far superare al pesce questo scalino, reso ancor più arduo da una forte corrente a uscire. Il bracciolo finale era abbastanza robusto, con sezione dello 0,50 su cui era legato un bell’amo del 3/0. Con pazienza sono riuscito a costringere il pesce a saltare il gradino e con l’onda giusta l’ho portato ai miei piedi. Una spigola meravigliosa! Inizialmente l’abbiamo stimata oltre i 3 chili di peso per la lunghezza e la mole che presentava. Il peso preciso, sancito dalla bilancia, è stato di 2,8 chili, comprese le grosse uova. Comunque un esemplare bellissimo, a prescindere il peso. Con Fabio abbiamo iniziato a festeggiare, manco fosse la vittoria di un mondiale. Ma la festa non era ancora finita! Il tempo di innescare ed ecco una nuova partenza e in contemporanea un’altra. Altre due spigole, intorno al chilo e mezzo. L’attività in mare è continuata con questa frequenza sino alle 23. A quel punto avevamo tra le mani una pescata spettacolare che ci ha lanciato in vetta alla classifica del campionato Coxinas. Abbiamo deciso di rallentare il ritmo, diminuendo le canne in pesca. Ma le mangiate non sono terminate e le catture si susseguivano, una di seguito all’altra. Stanchi e strafelici abbiamo deciso di riposarci e abbiamo aspettato l’alba che ci ha accolto con altre tre belle catture. Immaginatevi quindi le urla e le risate che hanno condito questa nottata incredibile da coxineros chiusa con un totale di ben 17 pesci catturati. Adesso si che potevamo esclamare: “Questa è la pescata della vita che sicuramente ricorderemo per sempre!”.