VII Trofeo Anda Arborea

Una gara in diurna d’estate? Ebbene sì, ad Arborea per la settima volta si è gareggiato così. Il migliore, sotto un sole cocente, è stato Paolo Inzaina che ha primeggiato su ben 75 partecipanti.

VII Trofeo Anda Arborea
Da sn: Gianni Sardo, assessore allo sport del comune di Arborea, La sindaca Manuela Pintus e Paolo Zuddas presidente dell'Asd Anda, posano con i magnifici tre sul podio.

Sotto un sole cocente e con il rischio perenne di insolazione, nella mattinata del 9 luglio, è andata in scena l'unica gara in diurna della Sardegna. Il merito è della società Anda Arborea, con la settima edizione del proprio trofeo. In tanti potrebbero pensare che una manifestazione in piena estate, per giunta organizzata di domenica, non sia un evento che richiami l’attenzione degli appassionati. Ma non è proprio così… A sfidarsi, per ben cinque ore, con delle temperature che hanno sfiorato i 40 gradi, sono stati ben 75 atleti, disputando quella che è risultata più una prova di forza e di nervi che una gara di pesca. Anche nella pesca, in condizioni come queste, è importante la preparazione fisica. Il campo gara scelto è stato il collaudato spot che tutti conoscono come “strada 18” ad Arborea. Scelta azzeccata, visto che non attrae i bagnanti ed è rinomato per la pescosità e diversità di specie da poter insidiare: saraghi, mormore, sogliole, rombi, lecce stella, tracine, muggini, pagelli, oratelle e le immancabili “spareddasa”. In totale sono state ben 349 le catture; considerando che sono state adottate le restrittive misure Fipsas, possiamo solo immaginare i numeri in una gara catch&release, dove vengono considerati validi tutti i pesci dai 12 cm in su. In tutti i settori è stata bagarre già dai primi lanci e le prime tre ore sono state le più prolifiche. Grazie all’impostazione gara con due canne per atleta, quasi tutti, sin da subito, hanno scelto la doppia strategia con una canna lanciata nel sotto riva e l’altra a distanza.

I ragazzi dell'Anda Arborea a fine manifestazione

Normalmente questo tratto di spiaggia non necessita eccesive doti di lancio, la pescata si fa già sui 60, 70 metri, ma questa volta è cambiata la chiave di lettura. Nella postazione numero 73, Paolo Inzaina, atleta dell’Ondalunga Team di Calangianus, parte subito con qualche bella cattura nel sotto riva. Grazie ad un assetto ultralight, fatto da braccioli dello 0,10 in fluorocarbon, inganna prima una bella leccia sui 20 cm; a seguire una discreta oratella da oltre 25 cm che mette a dura prova la sottilissima lenza finita proprio sui denti, per poi passare a qualche altro pesciotto, che non è stato in grado di resistere all’infallibile arenicola. Grazie a questo assetto, in breve tempo supera i 10 pesci nel secchio, volando in testa alla classifica, incalzato dal solo Gabriele Gabizzosu (Blue Fish Team Sassari) che proprio al picchetto 72, gli tiene testa pesce su pesce. Ed ecco che allora Paolo decide per il cambio di strategia. Impugna la sua fidata due pezzi, armata di un trave dello 0,60, con braccioli corti tutti flotterati e zavorra da 175 grammi e decide di puntare al largo in ground. Il tempo di calare in acqua il terminale e il cimino dà subito segni di vita. Il giusto tempo di attesa per far lavorare tutto l’apparato nel tentativo di effettuare catture multiple e subito arrivano le prime sparlotte. Le coppiole e anche una bella tripletta non tardano ad arrivare, arricchite da qualche mormora, ingannata da un assetto non proprio pensato per questa preda. Al fischio di tromba, la maglia gialla, simbolo ormai da anni che contraddistingue gli atleti di Calangianus, è zuppa di sudore. Le catture nel secchio sono 25 e il suo primo inseguitore, Gabriele, che non ha mai mollato la presa, si è fermato a 17. Giusto per capirci: Paolo e Gabriele hanno pescato 42 pesci, gli altri 8 atleti in settore, in totale ne hanno presentato 13. Una prestazione strepitosa! Il tempo di sbaraccare le postazioni, cambiarsi una maglia fradicia e bere ancora tanta, ma tanta acqua e si va al raduno, all’ombra della pineta. Birra fresca e buffet aiutano a rianimarsi. Radio pesca segnala alcune pescate da 20 catture e più, lasciando a qualcuno il “dolce” dubbio della vittoria. A trionfare, portandosi a casa il 7° trofeo Anda Arborea, è proprio Paolo che con le sue 25 catture, record di giornata come numero di prede, si aggiudica il proprio settore e con quasi 3000 punti stravince la gara, con un distacco di 590 punti dal suo primo rivale, Alessandro Spada dell’Anda. L’ultimo gradino del podio è conquistato da Mattia Pira, portacolori del Blue Fish Team di Sassari. Complimenti a voi tre e a tutti gli altri primi di settore che in un caldo torrido, al limite della decenza, avete primeggiato in una gara veramente difficile.Premi particolari per il Larus Club di Sassari come miglior squadra classificata, e per Mirco Fenu, del Team 4 Mori, come atleta più giovane. Bravissimo Mirco, continua così perché è solo grazie a ragazzi come te che il nostro bellissimo sport potrà aver un futuro. Certo, gareggiare con queste temperature non è proprio piacevole e forse è fin troppo rischioso. Ma mi sento di dedicare un applauso ai ragazzi dell’Anda perché siete gli unici a credere nella prova in diurna. È una tipologia di gara completamente diversa dalla classica notturna, ma un vero agonista deve saper interpretarla, specialmente se si punta ai massimi livelli.

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