In 2 con un Fucile

In 2 con un Fucile

Lo scorso 10 ottobre si sono svolti i campionati italiani di pesca in apnea a coppie. La manifestazione si è svolta nelle acque di Forio d’Ischia. È stata una gara bella, con condizioni di visibilità ottimali e ottima anche l’organizzazione. Bellissima la formula a coppie con un solo fucile carico. Pescare in questo modo costringe anche il più individualista degli atleti ad aspettare la riemersione del compagno, garantendo in questo modo la continuità della vigilanza in superficie, unico vero strumento per il soccorso in caso di sincope od altro incidente. Alla manifestazione ha partecipato anche Gabriele Delbene, in coppia con Salvatore Pacifico, garista d’annata di Torre Annunziata. Nei giorni di prova i due hanno marcato alcune tane interessanti, con buona varietà di specie: gronghi, saraghi, corvine e tordi. Poi però, il giorno della gara, il pesce ha latitato a quote oltre i 12 metri e sono state premiate le coppie che hanno pescato nel basso fondo. Nonostante non sia arrivata la vittoria, la prestazione di Gabrtiele è da considerarsi soddisfacente, con 4 catture di cui 3 valide, non troppo lontana dalle 6 prede valide, totalizzate dai vincitori. Per la cronaca hanno vinto Rosario Lopis e Concetto Felice, abili a sfruttare le catture fatte in pochi metri d’acqua. Gabriele ha voluto esprimere una sua riflessione: “Mi permetto di suggerire questo tipo di formula anche per le manifestazioni più importanti come l'assoluto individuale. Ogni gommone è in grado di trasportare atleta, barcaiolo ed un commissario di superficie che avrebbe la duplice funzione di sorveglianza in caso di incidente e supervisione, controllo della regolarità della gara. Ai mondiali succede così da tempo. Invece, nella formula a nuoto individuale c'è stata, a mio personalissimo avviso, una regressione normativa, evidente durante il Campionato d'Europa 2019 in Danimarca. In quella occasione si è verificata la tragica scomparsa dell'atleta portoghese Matthias Sundek. Se si sorteggiassero dei commissari a bordo, così come si fa ai mondiali, oltre ad aver garantita una maggiore regolarità della gara, aumenterebbe la sicurezza. Forse è giunto il momento di parlare di meno e dare un segnale ancora più concreto agli atleti e ai pescatori in genere”.