Ancora oggi, per chi va a pescare, non è semplice scegliere tra barca o gommone. In queste pagine troverete una specie di fotografia che illustra le possibilità e il parere dell’esperto autore che dal canto suo l’ha scelta l’ha fatta con assoluta soddisfazione.
l mezzo delle nostre uscite di pesca, deve soddisfare le esigenze locali a iniziare dalle condizioni meteo-marine dei luoghi più frequentati. Scorrazzando nel Golfo con base al porto di Perd’e sali, ho utilizzato sia la barca che il gommone e, considerando un po’ tutti gli aspetti, mi pare che il natante da preferire, fino a sette metri, sia l’inaffondabile battello pneumatico, ovvero, il leggendario gommone. Pesano nella scelta, il rollio ridotto, l’agilità in pesca, la navigabilità a velocità sostenuta, i consumi modesti, la facilità di trasporto, la maneggevolezza in fase di pesca. Non che la barca non abbia punti a favore, come il generoso spazio interno, spesso un costo inferiore, oppure la minor manutenzione. Per me, il gommone, il rib (Rigid Inflatable Boat), è davvero insostituibile. Del resto, quasi tutti i cantieri hanno in produzione un proprio gommone progettato per la pesca, quando non, addirittura, un’intera serie. Per questo la tendenza è preferire il prodotto finito, nato per l’esigenza del pescatore. Spesso dobbiamo affrontare giornate difficili, lunghe navigazioni, epici combattimenti e imprevisti di tutti i generi, risulta pertanto consigliato muoversi su un mezzo sicuro e ben equipaggiato.

Misure - Diciamo che a seconda della tecnica di pesca e delle singole realtà locali, la misura minima di un gommone da pesca è di 5 metri. Mentre il massimo, a parte non comuni necessità, 8 metri. Tutto dipende dalla distanza da raggiungere e dalle ore spese per una battuta e dallo spazio a bordo che ogni buon pescatore riempie oltremodo come se stesse traslocando. Più lontano si va e più tempo si rimane in acqua, più è giustificato l’otto metri. In situazioni normali è consigliabile un sei metri o un 6,50, massimo 7. In ogni caso... più è lungo il gommone, meno è agile e manovrabile. Più è lungo e più sono importanti la motorizzazione e il costo di gestione.

Sicurezza - Prima ancora dei dettagli specifici per la pesca, il gommone, ma anche la barca in vetroresina, deve garantire il massimo livello di sicurezza. Le giunzioni gomma-vtr è di norma un aspetto sensibile, occhio quindi agli incollaggi che devono risultare integri prima e dopo l’uscita in mare, soprattutto se la navigazione è prolungata. L’impianto elettrico è un altro aspetto fondamentale. Infatti, non solo deve essere razionale, fatto a regola d’arte ma, in caso di necessità, è essenziale che l’utente possa metterci mano senza indugio e risolvere l’eventuale problema, senza correre il rischio di combinare ulteriori danni. Quando il gommone è di seconda mano, probabilmente l’impianto avrà subito qualche modifica. Se di terza o quarta, quasi certamente troveremo un intrico di fili che potrebbe consigliare un intervento radicale. Pari attenzione va dedicata al circuito di alimentazione. State attenti alle perdite di carburante e ai pericolosissimi vapori. Quando è possibile meglio non riempire a tappo il serbatoio. Il motore, non solo consente di arrivare nei luoghi di pesca ma è anche quello che ci riporta a casa, quindi, mai trascurarlo e osservare le scadenze dei tagliandi. Mai manchi una cassetta porta attrezzi, indispensabile per stivare con ordine il necessario (pinze, cacciaviti, nastro adesivo, fusibili, ecc.). L’ultimo elemento è il Vhf, anche se si dispone di un telefono satellitare. Tutti i mezzi sono forniti di una pompa in sentina, alcuni raddoppiano, ma altri… strafanno.

Layout di coperta - L’azione di pesca si svolge normalmente nel pozzetto di poppa, per cui spesso, la realizzazione del battello prevede l’avanzamento verso prua della consolle di guida, quindi un maggior spazio nell’area di lavoro, ma anche una navigazione un po’ sacrificata col mare mosso, più accentuata nei modelli più corti. Per il resto, è essenziale la presenza di un t-top, come riparo dal sole; sostegno per i porta canna (anche da riposo), outrigger, appigli per cime, boette o altro; base per radar, ciambella salvagente, faretti, videocamere; nonché solido tientibene per la navigazione e il combattimento, e ancora struttura nella quale cucire un riparo per gli schizzi d’acqua e il pungente freddo invernale. La vasca del vivo, di solito o è inglobata nell’opera morta o lì si appoggia, ma non è esclu-sa una posizione avanzata, anche posticcia, specialmente nei gommoni più piccoli, davanti alla consolle o meglio, molto meglio, solidale alla seduta di pilotaggio. In ogni caso bisognerà ingegnarsi per disporre in sicurezza i fili e tubi che garantiscono il riciclo dell’acqua. Poi ci sono i porta canna, due o tre addirittura, arretrati, che vengono fermati su apposite plancette sistemate sopra i tubolari, a dritta e a sinistra, a poppavia. In Italia ci sono diverse imprese artigianali che li realizzano e, visto che il progettista di norma è un pescatore, risultano spesso ben fatti e affidabili. Altro elemento da pozzetto è un piano da lavoro, non enorme ma essenziale, di solito realizzato dall’armatore, meglio se accompagnato da un porta oggetti e attrezzi, dove gli spazi e gli appigli lo consentono, quando la struttura del gommone ne è sprovvista. Sul musone di prua, naturalmente, non mancherà il motore elettrico, indispensabile per l’ancoraggio a qualsiasi profondità e oggi anche per la traina di precisione. È meglio un motore sovradimensionato in potenza per prolungate sessioni di traina, ma anche in lunghezza del gambo per le giornate con mare mosso.

Elettronica - Il cuore della tecnologia è certamente lo strumento multifunzione, Eco-Gps che segnala e registra la posizione del mezzo e scrutando la colonna d’acqua legge il fondale o di lato, e dà le informazioni per riconoscere strutture e pesci. Ormai le case offrono prodotti di ottimo livello, con rappresentazioni sempre più vicine alla realtà, ognuna con una propria specialità, tanto che spesso, risulta più importante l’installazione della macchina e del trasduttore delle caratteristiche tecniche. Ciò nonostante, il top sono due schermi. Uno per l’eco e un altro per il Gps. Non è una cosa da niente in termini di spesa, ma risulta ancora più impegnativo, a volte e soprattutto sui gommoni più piccoli, trovare uno spazio in consolle per due display, considerata la tendenza a preferirli sempre più grandi, dai 9 pollici in su.

Il mio gommone - Il mio gommone, per grandezza cade in una fascia modesta (5,70 m) è non è un fisherman nativo. Pertanto ho dovuto adattarlo, con 7 mosse, per le esigenze di traina e di pesca verticale, quelle che preferisco. II primo intervento è stato avanzare la consolle e creare una seduta-renale per la guida. Poi ho sistemato, anche a pruavia, 8 portacanne da riposo, per non intralciare i movimenti in pesca e in navigazione. Su quattro plancette in vtr applicate sui tubolari nella zona poppiera, ho montato altrettante placche per altrettanti porta canne da lavoro. Ho ricavato la vasca del vivo nel gavone di poppa che potrebbe fungere anche da piano di lavoro. Nei punti nevralgici, in consolle e nelle sedute, ho aggiunto dei portaoggetti e holder per pinze, coltelli e forbici, indispensabili per il vertical. Per completare ho costruito sulla consolle, un’impalcatura per i due Helix 9 di Humminbird e infine ho montato il rivoluzionario Minn-Kota.

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