Il Calamaro Diamante
Oggi parliamo del Calamaro Diamante (Thysanoteuthis rhombus), un elegante abitante del Mediterraneo.

Il calamaro diamante, scientificamente noto come Thysanoteuthis rhombus, è una specie affascinante e ancora poco conosciuta che abita le acque tropicali e subtropicali di tutti gli oceani. Sebbene non sia originariamente considerato tipico del Mar Mediterraneo, negli ultimi decenni è stato sempre più spesso avvistato anche in queste acque, dove viene classificato come specie non alloctona ma naturalmente presente.
Conosciuto in italiano anche con i nomi di calamaro romboide o calamaro dal dorso diamantato, il Thysanoteuthis rhombus deve il suo nome alla particolare forma del corpo, un mantello allungato e romboidale, che riflette la luce con sfumature iridescenti, simili a un diamante, da cui il soprannome. Questo calamaro può raggiungere dimensioni considerevoli, con una lunghezza che può superare il metro e un peso che negli oceani si aggira attorno ai 30 chilogrammi.
È una specie epipelagica, ovvero vive nelle acque superficiali della colonna d’acqua, generalmente dai 200 ai 300 metri di profondità. Preferisce gli ambienti aperti e ben ossigenati, e spesso è avvistato in coppia, un comportamento raro tra i calamari, che generalmente sono solitari o si aggregano solo durante la riproduzione.

Il Thysanoteuthis rhombus è noto anche per le sue spettacolari migrazioni verticali quotidiane, durante il giorno si trattiene a profondità maggiori per sfuggire ai predatori, mentre di notte risale verso la superficie per alimentarsi. La sua dieta si basa principalmente su piccoli pesci e altri cefalopodi.
Anche se più comune in oceani come l’Atlantico, il Pacifico e l’Indiano, questo calamaro è stato segnalato sempre più frequentemente anche nel Mar Mediterraneo, dove è ormai riconosciuto come una specie regolare, non introdotta artificialmente. Gli avvistamenti, in particolare nel bacino centrale e meridionale, dimostrano che il Mare Nostrum può offrire condizioni ambientali adeguate per la sua sopravvivenza. Il calamaro diamante è oggetto di interesse per la comunità scientifica non solo per la sua biologia ancora in parte da esplorare, ma anche per la sua carne, ritenuta di ottima qualità in diverse culture gastronomiche, specialmente in Giappone, ma non in Europa, l'Italia non fa eccezione. Tuttavia, la pesca di questa specie nel Mediterraneo è ancora rara e non rappresenta una risorsa economica significativa.

Il Thysanoteuthis rhombus è un esempio perfetto di come la biodiversità marina possa riservare sorprese affascinanti anche nei mari che pensavamo di conoscere meglio, come il Mediterraneo. La sua elegante forma e i suoi comportamenti peculiari lo rendono un soggetto di grande interesse sia per i biologi marini sia per gli appassionati della vita oceanica. Nel vasto e misterioso mondo degli abissi, il calamaro diamante è una delle creature più affascinanti e meno conosciute. Una delle segnalazioni più recenti è questa, precisamente dall’isola di Ponza, dove il sottoscritto e Alessandro, hanno pescato un esemplare del peso di circa 13 kg catturato in una battuta a totani. Un evento che ha destato la curiosità di biologi marini e pescatori locali, evidenziando ancora una volta come il cambiamento climatico e le variazioni delle correnti marine stiano modificando la distribuzione di molte specie. La presenza del calamaro diamante nel Mediterraneo offre uno spunto importante per approfondire gli studi sulla biodiversità marina e sull’evoluzione degli ecosistemi. Creatura elusiva e affascinante, è ancora poco conosciuta rispetto ad altri cefalopodi, ma ogni nuovo avvistamento rappresenta un tassello prezioso per comprendere meglio le dinamiche marine globali. In un’epoca di cambiamenti climatici e migrazioni biologiche inaspettate, anche il calamaro diamante ci ricorda quanto siano ancora misteriosi e vulnerabili gli equilibri del nostro pianeta blu.
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