Genova è tornata!

Genova è tornata!

Genova è tornata. Al momento di scrivere, la kermesse ligure non è ancora conclusa e anche se è prematuro tirare le somme, registriamo un’edizione del Salone nautico, la 57a, in netta ripresa. Così il pubblico, le barche, gli operatori. Dopo anni di incertezze e non immotivate diffidenze, è tornato il sereno, la speranza, l’ottimismo. Di primo acchito, oltre la fila ai botteghini, si apprezza l’equilibrio, la proporzione “tradizionale” tra vela e motore, ma si lamenta ancora l’evidente e persistente latitanza del settore pesca, in particolare dei grossi yacht con tuna tower, americani e australiani, anche se in parte mitigata dai fisherman riuniti a Genova per il gran finale di The-O. Ma anche di questo evento sapremo darvi conto con maggiori dettagli su MP di novembre. Tornando all’isola, alla pesca, ricreativa e sportiva, “nasce spontanea”, una domanda. Perché canna e mulinello non tirano, perché non sono in ripresa quanto le barche? Il motivo o uno dei motivi, secondo me comunque il principale, oltre la sofferenza economica generale, è la licenza di pesca. E’ tutto il chiasso che gira intorno, le polemiche, le guerre, le fazioni. In definitiva... l’incertezza. La stessa che ha governato la nautica fino al tonfo finale, dall’inizio della crisi a ieri. Quindi... che sia indicativo per la pesca ricreativa e sportiva il percorso di questo ben più importante e significativo settore industriale. Ci sono voluti 10 anni, complice la moderazione delle forze dell’ordine, per arrivare al “prosperoso” Salone di Genova di oggi. Noi abbiamo ancora da perdere, sia che continui questa situazione da bruma padana, sia che impongano definitivamente la licenza di pesca.