Fiera Nautica di Sardegna 2024

Fiera Nautica di Sardegna 2024
Scorcio del porto di primo mattino

Dall’uno al cinque maggio prossimi, si svolgerà presso la marina di Porto Rotondo la terza edizione della Fiera nautica di Sardegna, un evento a cura del Cipnes con il contributo della Regione Sardegna. Un riconoscimento che promuove e valorizza la vocazione del nordest sardo verso le attività nautiche, tra le poche in forte espansione nell’isola, e di supporto al comparto turistico. I numeri di base sono indicativi: quasi 1900 km di coste (circa un quarto del totale nazionale) e prima regione in Italia per posti barca, un unicum nel Mediterraneo tricolore. Abbiamo chiesto a Angelo Colombo, giornalista del settore e responsabile organizzativo della Fiera nautica di Sardegna, cosa lascia presupporre un simile scenario? “La Sardegna conta un numero di posti barca ancora inferiore rispetto allo sviluppo costiero e alla media italiana, ma vanta il maggior numero di porti turistici. Si parte, quindi, da una base tutto sommato felice, anche se concentrata nel nord est dell'isola che vanta ancora ampi, anzi ampissimi margini di crescita, e così tutta la Sardegna. Ma, in generale, si registrano ancora alcune carenze, soprattutto in materia di trasporti. Purtroppo, per i residenti e ancor di più per i turisti, spostarsi da e per l’Isola non è sempre agevole. Questo, naturalmente, si ripercuote negativamente anche sulle imprese di produzione e di servizi della nautica. Le Baleari, che nulla hanno più della Sardegna a parte i trasporti, sono attive per 9 mesi all’anno, con un movimento turistico e nautico costante e regolare. Va detto che ciò nonostante, le imprese credono nella potenzialità dell’isola e fra tutte Sno che ha avviato il mega progetto di un Marine Center che porterà su livelli ancora più alti il polo nautico di Olbia.”.

Torniamo alla Fiera nautica di Sardegna. Qual è l’obiettivo? “Oltre la vetrina nello splendido scenario di Porto Rotondo, che richiama decine di migliaia di visitatori, la Fiera si pone come centro di interessi e fucina di idee e proposte. Ad esempio, come da programma, ci farà piacere dare spazio alle nuove tecnologie, alla Blue economy e soprattutto ai giovani che potranno, grazie anche all’istituzione a Olbia, del corso di laurea in Ingegneria navale, immaginare, in questo settore, un futuro professionale.”.