Feeder: Italiani a Coppie

Feeder: Italiani a Coppie

Il movimento del feeder in Sardegna è in grosso fermento. Ormai tutti i pescatori di acque interne hanno capito le potenzialità di questa tecnica che regala emozioni anche in mare. Noi del Fishing Villasor, per quanto possibile, partecipiamo a tutte le gare dedicate, con qualche saltuaria trasferta in Italia. Per questo motivo non potevamo mancare ai campionati italiani a coppie che quest’anno si sono svolti nella nostra isola. In origine si sarebbe dovuto svolgere sul lago Omodeo, ma il livello dell’acqua in questo invaso non era sufficiente a garantire un regolare svolgimento della gara. Gli organizzatori, il Nautilus di Nuoro, capitanati da Stefano Spano hanno quindi optato per il magnifico lago Lerno a Pattada. Qui hanno trovato la collaborazione dei ragazzi del Apsd Lerno Pattada che hanno offerto un grosso supporto logistico. La manifestazione si è svolta il 17 e 18 ottobre e si sono iscritte 51 coppie di cui 5 dal “continente”; per la verità sarebbero dovute arrivare molte più coppie dallo “stivale” ma la pandemia ha fatto desistere tanti pescatori. In molti hanno provato il campo durante la settimana. Noi del Fishing Villasor siamo partiti il venerdì mattina e abbiamo provato in condizioni molto difficili: vento e pioggia per tutto il giorno. La prova è servita per verificare la presenza di pesce: poche carpe, molti pesci gatto e pochi persici, per lo più sole, almeno il venerdì. In compenso abbiamo accusato molto freddo che sapevamo però sarebbe diminuito il sabato, come il vento. La prova è servita per stabilire quali esche usare e quali scartare.

Prima manche
Sabato mattina si è disputata la prima manche. Da regolamento avevamo un’ora e mezzo per preparare tutto il necessario. Poi 5 minuti di prepasturazione e finalmente è iniziata la gara. Ero in coppia con Massimo Scalas e abbiamo deciso di non caricare troppo il fondo di pastura, usando giusto due pasturatori per linea. In tutto abbiamo approntato tre linee: la prima a 45 metri, la seconda a 55 e una a 67 metri. Abbiamo utilizzato tantissimo il lombrico tritato, utile per avvicinare i pesci gatto, con esemplari che superavano abbondantemente i 3 etti. Le prove ci hanno consigliato di scartare le granaglie. Come pastura usavamo quella al pesce, scura, con tanto lombrico tritato e qualche bigattino. Ami del 10 o del 12, non più piccoli e terminali dello 0,25. E comunque non meno di 0,23 visto che le poche carpe del Lerno sono davvero grandi e il fondo era pieno di ostacoli. Davanti a noi avevamo un importante ostacolo, un muretto a secco sommerso che “correva” parallelo a riva di fronte agli ultimi due settori (quello dal 41 al 51 più il settore tecnico…). In quel muretto ho perso tanti pasturatori e come me tutti quelli che hanno dovuto fronteggiare questo importante ostacolo. Dopo la prima ora di gara mi sono reso conto che la linea più lontana rendeva di più, con poche catture di persico sole e qualche gatto. Massimo teneva la linea un po’ più corta, ma con meno attività. La prima manche è stata decisa dalle poche carpe; infatti chi ha fatto la carpa ha conquistato almeno un secondo di settore. In alcuni settori non sono uscite carpe e si è vinto con i persici sole. Massimo ed io abbiamo fatto un terzo di settore pescando solamente persici, gatti e nessuna carpa. Alla fine della prima manche i migliori sono risultati Massimo Maccioni e Diego Pilloni (Sps Albatros) con 8380 punti.

Seconda manche
Avevamo tutti le idee più chiare. Con gli altri del Fishing abbiamo stabilito la tattica per la domenica. Bisognava trovare una carpa. Personalmente ho impostato un gara “ibrida”; infatti mi sono reso conto che persico e gatto abboccavano al mais, esca utile anche per le carpe. Allora abbiamo usato quasi esclusivamente questa esca. La strategia ha funzionato! Più catture con l’aggiunta che sono riuscito a pescare una carpa di 2,8 chili, mentre Massimo purtroppo ne ha persa una seconda. Il pesce stazionava ancor più lontano che il sabato e le linee di pesca erano a 78 metri, distanza che rende fondamentale la precisione del lancio. La tattica ha premiato, con tante catture e un bel primo di settore con 5020 punti.

Una bella esperienza
La necessità del distanziamento ha costretto gli organizzatori a ideare una nuova formula per la presentazione delle classifiche. I ragazzi di Nuoro hanno creato un gruppo Whatsapp con tutti i partecipanti. L’attesa prima della pubblicazione della classifica è stata molto divertente e ricca di suspense. Osservando la classifica è evidente che le coppie più esperte hanno dominato. Delle 5 squadre arrivate dallo stivale 4 si sono classificate nei primi 5! Con Massimo abbiamo avuto la soddisfazione di essere i primi sardi, con 4 penalità e un quarto posto assoluto. Come spesso accade in queste manifestazioni a decidere tutto sono stati i piccoli particolari. Siamo convinti di aver fatto il meglio. Abbiamo capito che premia avere ben chiara la strategia, da seguire anche se non funziona dall’inizio. Il momento più bello della festa finale è stato quando i migliori hanno avuto l’onore di salire sul podio con l’inno italiano. I nostri complimenti vanno a Cristian Camera e Dario Favagrossa dell’Alto Panaro Stonfo, meritatamente primi. Un grande applauso anche ai box Balestrazzi, Prandini (Asdp l’Urada) eccellenti secondi e Coppoia, Govi (Alto Panaro Stonfo), ottimi terzi. I primi sono stati premiati anche con due bellissimi coltelli, tradizione pattadese, offerti dal Lerno Pattada. La manifestazione ha avuto un grande successo, premiando gli sforzi del Nautilus e del Lerno Pattada e di tutti i pescatori partecipanti.