Evitare gli Abbordi

Evitare gli Abbordi

Un apposito Regolamento, condiviso da tutte le nazioni che hanno una flotta navale, sia essa mercantile o militare, peschereccia o da diporto, stabilisce quali siano le norme da osservare per evitare gli abbordi in mare (ma anche sui laghi e in tutti gli altri specchi acquei che siano in comunicazione con il mare ed accessibili alla navigazione marittima). Le Regole si riferiscono a qualsiasi tipo di natante utilizzato come mezzo di trasporto sull’acqua, senza escludere gli idrovolanti e quelli non dislocanti. Tra le definizioni contenute nel Regolamento è bene ricordare che è definita “in navigazione” l’unità che non è in qualche modo collegata con la terraferma (ancorata, incagliata o ormeggiata alla riva). Le Regole di governo e manovra si applicano in qualsiasi condizione di visibilità e prevedono un servizio di vedetta adeguato, continuo ed efficace tale da consentire una esaustiva valutazione della situazione e del pericolo di collisione. Le unità devono sempre procedere a velocità di sicurezza tale da garantire una appropriata ed efficace manovra atta ad evitare una collisione. Nel valutare la velocità di sicurezza occorre tener conto della visibilità, della densità del traffico, dello stato del vento, della corrente e del mare, della presenza di luci costiere sullo sfondo tali da confondere quelle di altre navi. Se si utilizza un apparecchio Radar è bene tenere in considerazione le caratteristiche ed i limiti dello strumento, la scala in uso, le eventuali interferenze (condizioni meteorologiche o altre probabili cause di  interferenza), il fatto che piccoli oggetti galleggianti di limitate dimensioni o scarsamente riflettenti possono non essere segnalati dallo strumento.


Rischi di collisione
Il rischio di collisione deve essere adeguatamente valutato e in caso di dubbio è necessario comportarsi come se il rischio esista realmente. Il pericolo di collisione tra due navi esiste quando la loro distanza diminuisce, le rotte sono convergenti o opposte, ed il rilevamento polare o bussola resta costante, come mostrato nella figura 1. Invece del rilevamento bussola si può utilizzare il rilevamento polare o, più semplicemente, si può traguardare l’altra nave stando fermi in una posizione e utilizzando un punto fisso della nostra imbarcazione come ad esempio un candeliere. Se con il passare del tempo osserviamo l’altra nave sempre in corrispondenza dello stesso candeliere, significa che esiste il rischio di collisione e, quindi, dovremo operare come suggerito dalle Regole. Se, invece, l’altra nave scade verso la nostra poppa, come mostrato nella figura 2, significa che le passeremo di prua e, se la distanza non è piccola, non dovremo preoccuparci, così come nel caso che l’altra nave ci scada verso prua (in questo caso sarà lei a passarci di prua). Prima di stabilire come e se dobbiamo manovrare, occorre sapere che la manovra, sia di variazione di rotta che di velocità, deve essere ampia ed eseguita con decisione in maniera che sia evidente per l’altra nave. La manovra deve essere tale da passare a distanza di sicurezza dall’altra nave e si deve costantemente controllare l’efficacia della manovra fino a quando l’altra nave non sia completamente disimpegnata.