Editoriale 9/25

Genova, antica Repubblica marinara, iniziava allora a sviluppare quella che oggi definiamo “Economia del mare”, e a distanza di dieci secoli rappresenta ancora una comunità convinta e orgogliosa delle proprie scelte. Il Salone Nautico Internazionale, che si svolge nel capoluogo ligure dal 1962 e che quest’anno celebra la 65ª edizione (nel 1972 l’esposizione fu doppia) per la regia di Confindustria Nautica, è la testimonianza tangibile e universale non solo della lungimiranza dei Dogi, ma soprattutto dello sviluppo della nautica nazionale e del Made in Italy.

Negli ultimi anni, superata brillantemente la parentesi legata al Covid, il Salone ha registrato una crescita costante e significativa, favorita anche dal restyling generale e in particolare dal progetto del Waterfront di Levante firmato da Renzo Piano. La Fiera si conferma una vetrina multispecialistica, nonché una piattaforma - certificata ISO 20121 - a supporto dell’eccellenza produttiva italiana, sempre più orientata all’innovazione e alla sostenibilità.

La Lanterna illuminerà ancora una volta l’esposizione più importante e coinvolgente del Mediterraneo, dove tutti i settori della nautica trovano spazio in aree tematiche dedicate, distribuite su una superficie, tra mare e terra, di oltre 220.000 metri quadrati. Nell’ultima edizione il Salone ha ospitato più di 1.000 imbarcazioni e altrettanti brand, con un’affluenza di oltre 120.000 visitatori e più di 1.000 giornalisti provenienti da cinque continenti. Numeri di rilievo, che confermano l’Italia come un assoluto Leading global player e che si prevede, dal 18 al 23 settembre, possano essere ulteriormente superati.