Un'esca ben tenuta ha una vita molto più lunga di un'altra a cui non è stata rivolta nessuna attenzione. E la tasca se ne accorge.
Foto sopra: l'autore ha fatto lavorare un'arenicola vispa e vitale a un palmo dalla superficie e il risultato non è mancato.
Capita spesso di terminare una battuta di pesca a fondo o surfcasting e avere ancora diverse scatole di esche intatte. Probabilmente non è andata bene non è stata una grande pescata. Ma, pensando alla prossima, decidi di riportarti a casa i vermi, per poterli riutilizzare caso mai la settimana dopo. Ma una volta rientrato a casa, conosci un modo sicuro per conservare le esche? La conservazione delle esche ha bisogno di molta cura se non vuoi ritrovarti con una scatola di vermi putrefatti. In questo articolo ti fornirò alcuni segreti per far sopravvivere i tuoi anellidi e risparmiare qualche euro.

Arenicola - Senza dubbio l’arenicola è la più delicata nel modo più assoluto e basta veramente molto poco a mandare in rovina la scatola. Diciamo che dal momento in cui esce dal negozio, bisogna fare subito attenzione. L’arenicola deve essere conservata a una temperatura che va dai 14 ai 18 gradi. Dovrai essere molto attento agli sbalzi di temperatura, soprattutto nel periodo estivo. Porta sempre con te una borsa frigo quando vai a pesca, così da non stressarla troppo con il caldo. Facendo attenzione però a come utilizzare i siberini o il ghiaccio. Non devono essere mai a contato diretto con l’arenicola. Avvolgi sempre il siberino con un panno, oppure metti un qualcosa che lo separi dalle arenicole. Il ghiaccio nella borsa frigo, crea una giusta temperatura per l’arenicola, ma se posizionato malamente diventerà micidiale per l’anellide. Per conservare a casa l’arenicola servono due cose fondamentali, un luogo fresco e acqua di mare. Il luogo fresco non è il frigo, ricordalo. Il frigo uccide l’arenicola, in quanto la temperatura è inferiore ai 10 gradi. Una cantina può essere un buon posto per conservare l’arenicola. Se non hai una cantina puoi utilizzare la borsa frigo direttamente da casa, avendo l’accortezza di sostituire i ghiaccioli almeno ogni 6-8 ore. Anche l’acqua di mare è fondamentale per conservare al meglio l’arenicola. Ricorda però non metterne mai troppa.

Fai in modo che la sabbia resti sempre umida, ma non lasciare acqua in eccesso. Vuoi sapere il motivo? Se ti muore un verme, e può accadere, la pozzanghera che hai lasciato nella scatola, non farà altro che inquinare tutto l’ambiente, uccidendo irrimediabilmente anche gli altri vermi. Almeno una volta al giorno devi fare un check di ogni scatola e rimuovere eventuali codine dalla scatola. Una volta tolte, cambia l’acqua alla scatola. Mettine un bel po’ e scuoti la scatola. Dopo di che, togli tutta l’acqua “inquinata” per poi rimettere quel goccio che serve per lasciare la sabbia umida.

Americano - L’americano è di più facile gestione rispetto all’arenicola. Si conserva tranquillamente in frigorifero, sopratutto nel reparto frutta. Diciamo che la sua temperatura ideale è 10 gradi, ma fino a 4-5 gradi tiene tranquillamente, anzi è anche preferibile a volte. Più è freddo e meno si muove e meno si muove, minori sono le possibilità che si mordano l’uno con l’altro. Il problema di gestione dell’americano è esattamente questo. Spesso si mordono e il verme morso perde sangue e spesso muore prima del tempo. Il sangue stesso tende a infettare gli altri vermi. Cosa fare? Bisogna avere sempre con sé l’acqua di mare. Si prende una ciotola e si riempie con un po’ di acqua. Si prende ogni singolo verme e lo si mette a mollo. Se una volta messo nell’acqua il verme perde del sangue è preferibile gettarlo via. Una volta puliti tutti i vermi, converrebbe, se possibile, sostituire la sabbia della scatola (puoi prenderne un po’ da quella dell’arenicola). In alternativa, sciacqui la sabbia con l’acqua, anche del rubinetto. Una volta pulita da eventuale sangue e quando quell’odore sgradevole è sparito, possiamo far colare tutta l’acqua naturale. Rimettiamo i vermi nella scatola e dopodiché li inumidiamo con pochissima acqua di mare. Li chiudiamo e li rimettiamo in frigo, sperando che non si rimordano. Difficile? Direi di no, per quanto può risultare noioso. Ma visto il costo dell’esche, ci sta perderci del tempo.

Coreano - Sul coreano spenderò pochissime parole, perché è un verme indistruttibile o quasi. Si mette in frigo e può durare anche 15 giorni. Quello rosso invece è più delicato. Si conserva sempre in frigo, ma spesso non dura più di una settimana. Consiglio in entrambi i casi di visionare ogni tanto la scatola e eliminare eventuali vermi morti. Inoltre se quella specie di terra che ci mettono dentro (non ho mai capito cosa sia) si secca troppo, puoi dargli un po’ di acqua di mare. Tra tutti i modi per conservare le esche, questo è sicuramente il più semplice.

Bibi - Anche il bibi è di semplice gestione. Come per l’arenicola ha bisogno di un ambiente fresco e la sua temperatura ideale è intorno ai 14 gradi. Quindi useremo gli stessi accorgimenti dell’anellide. Anche questo verme (scientificamente controverso perché sarebbe parente dei molluschi per la morfologia, ma degli anellidi per la genetica), ama l’acqua di mare. Quindi se lo vedi un po’ debilitato, mettilo dentro una ciotola con l’acqua di mare e vedrai che si riprenderà. In realtà ti consiglio di metterlo dentro il secchio con l’acqua anche al mare, inizierà a muoversi e a nuotare e da moscio diventerà duro. Stiamo sempre parlando di bibi? Direi proprio di sì.
Muriddu - Esca delicatissima. Si conserva alla stessa temperatura dell’arenicola, ma dubito che riesca a durare più di qualche giorno. Tra tutti gli anellidi, a mio parere è il più delicato. Non usandolo moltissimo, non sono come poterlo salvare da morte certa, come per le altre esche. Quindi spero vivamente che tu possa finirla durante la tua battuta di pesca!
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