Col Vento alle Spalle
![Col Vento alle Spalle](/content/images/size/w1200/2023/06/fiu_apertura__1.jpg)
Terz’ultima prova del Tournament Yamashita 2022. La destinazione, visto i previsti venti occidentali sembrerebbe Stintino, ma, dopo il briefing da Sportland e un’attenta valutazione del meteo, Carlo Leone decide di tornare sui suoi passi e trasferire la carovana di eginger a Fiumestanto, destinazione originaria. Comunque siamo a febbraio, prima domenica del mese, e una volta in spiaggia, anche se di tormenta non si tratta, il venticello alle spalle non è per niente gradevole. Ma chisenefrega e peggio per chi ha dato credito a certe previsioni e preferito la tv. In spiaggia ci sono concorrenti di tutte le province e anche Cagliari era ben rappresentata. Il campo gara è esteso, troppo esteso. Dagli scogli più vicini alla centrale elettrica, a destra, fino a Pompu. E c’è chi, a Pompu, è voluto arrivare per forza. Come se i cefalopodi stazionassero lì, più che altrove, e soprattutto come se fare avanti e indietro sulla spiaggia fosse la passione repressa del fotografo. Comunque... tutti sorridenti e tutti piuttosto agguerriti. 54 canne imbracciate e mosse con più o meno professionalità e più o meno convinzione.
![](https://www.mondopesca.it/public/biz_editor/custom/Mondo%20Pesca/EGING/FIU_CALA_04_22.jpg)
Esche di tutti i tipi, dalle cinesi a basso costo alle bramate e più impegnative Yamashita. Dopo lo start c’è voluto un po’, prima di sorridere, e fortunatamente qualche preda è arrivata precedendo l’imbrunire. Intanto non sono mancati gli inconvenienti, vedi la canna rotta in due durante un lancio e il vino versato sulla sabbia per errore. Purtroppo la vastità del campo gara, pur percorrendolo di continuo in sù e in giù non ha mai consentito di ipotizzare una situazione, una supremazia, una leadership. A ogni passaggio si registrava una nuova situazione, comunque sintomo di vivacità. Quindi, tra una seppia e un calamaro, tutti cefalopodi dignitosi, c’è passato anche un polpo e neanche piccolissimo, che però, per lo sfortunato Mirko Pintore, non fa punteggio. E a mantenere vivace l’ambiente, segno che la tensione della gara era parecchio sentita, non è mancata una voce, un grido di allarme, rivolto contro i disturbatori luminosi, i quali senza ritegno alcuno, spargevano energia nella battigia e nell’acqua tutta.
“Vige la regola non scritta che le fonti luminose rivolte verso il mare non sono gradite ai cefalopodi, siano essi seppie o calamari.”.
![](https://www.mondopesca.it/public/biz_editor/custom/Mondo%20Pesca/EGING/FIU_CUBA_04_22.jpg)
Vige la regola non scritta che le fonti luminose rivolte verso il mare non siano gradite ai cefalopodi, siano essi seppie o calamari. Questa diatriba sviluppatasi soprattutto per chat e negli echi più forzati anche per l’etere, ha dovuto cavalcarla il buon Leone, l’unico, il super partes, in grado di riportare gli animi in serenità. La gara è partita con un po’ di ritardo, senza che questa abbia determinato uno slittamento di pari valenza. L’aria è freschetta e per mantenere alta la temperatura è necessario fare attività fisica, camminare, oppure lanciare. Oppure... oppure c’è il jolly, sparso qui e là nel campo di gara: birra, vino, fil’e ferru... Ognuno si arrangia come può ma alla fine la tromba suona e tutti di corsa rientrano a Li Punti, nella solita terrazza di Sportland, per la pesatura del pescato e la sempre generosa premiazione. L’organizzazione è come al solito scarna ma velocissima.
![](https://www.mondopesca.it/public/biz_editor/custom/Mondo%20Pesca/EGING/FIU_PODIO_04_22.jpg)
Così, in men che non si dica, le buste col pescato vengono pesate in rapida successione, mentre Leone registra le informazioni utili per la classifica: specie e peso. Come per le precedenti gare, di qualificazione alla finale del Tournament Yamashita del 20 marzo a Oristano, sono otto i fortunati e bravi pescatori che entrano in premiazione, e hanno diritto agli artificiali e alla cuffietta Yamashita, ma, per i primi tre la differenza la fanno gli stivali aderenti, praticamente un paio di pantofole, per il terzo classificato, Gabriele Andretto; un cassone da pesca studiato per chi pratica questa disciplina, per Francesco Ghiani, secondo classificato; una stupenda canna da eging Tailwalk Egist SSD, un vero gioiello, per il campione di questa prova, per il bravissimo Mirko Farci.
Commenti ()