Il carrello e il cassone sono due elementi che caratterizzano il surfcasting. Il primo è il miglior mezzo di trasporto sulla soffice sabbia, indispensabile quando lo spot scelto è lontano dal parcheggio. Il cassone racchiude il “tesoro” e cioè gran parte della preziosa attrezzatura.
Stefano Spiga mostra una bella coppia di orate, pescate in una giornata calda d’ottobre. In questo caso l’esca vincente è stata il bibi, innescato a caramella.
Da sempre l’autunno è una stagione molto interessante per la pesca dalla spiaggia. Le prime perturbazioni scalzano l’alta pressione, dominante nel Mediterraneo per larga parte dell’estate. La possibilità di pescare anche nelle ore diurne aumenta il ventaglio di situazioni possibili e il numero di specie a cui tendere un’imboscata. Ma tanta abbondanza potrebbe confondere il pescatore e portare a una strategia dispersiva e poco efficace. Aumenta peso e volume dell’attrezzatura che serve in spiaggia. Infatti, partendo dal vestiario, il calo della temperatura richiede di coprirsi a cipolla: col sole basta una semplice tshirt o al più una felpa leggera, ma dopo il tramonto, se non si vuole soccombere a freddo e umido, è necessario aggiungere strati caldi e isolanti.
"Alcuni cassoni hanno più scomparti disposti su più piani e sempre uno di questi è suddiviso in caselle con le giuste misure per stoccare un campionario di decine di ruzzole. Ideale per chi vuole già pronte decine di parature.".
E ancora, l’umido si combatte soprattutto con un ombrellone resistente alle intemperie e abbastanza ampio da accogliere sotto il suo cappello protettivo gran parte dell’attrezzatura e noi stessi. Cresce il peso del carico di piombi poiché la variabilità del tempo consiglia di avere una scorta di zavorre di diverse grammature e forme, in un numero ben maggiore rispetto a quello necessario d’estate. E poi, avere un’ampia varietà di parature pronte è molto utile quando le circostanze portano ad un cambio repentino di strategia. Aumenta anche la varietà e la quantità delle esche da avere pronte e il numero di bobine di ricambio. Ecco che quindi diventano utilissimi (quasi indispensabili) due oggetti che tutti i surfcaster conoscono ma che non sempre portano in spiaggia: il carrello e il cassone.


Soltanto con un carrello dotato di “ruote grasse” si superano ostacoli insidiosi come alte dune di sabbia. Fabrizio mentre estrae dal fondo del cassone un mulinello.
Ruote grasse - Partiamo dal carrello, un oggetto tanto utile quanto poco considerato. L’invenzione della ruota sostanzialmente ha cambiato il mondo. Nel surfcasting ha permesso di scaricare su un attrezzo gran parte del lavoro e della fatica che altrimenti sarebbero addossate sulla schiena del pescatore. Con il carrello è possibile trasportare in modo agevole (sulla soffice sabbia) il pesante equipaggiamento. Il vero ostacolo alla diffusione completa del carrello nel mondo dei pescatori dalla spiaggia è sempre stato il prezzo. I carrelli pensati e prodotti per il surfcasting hanno un “costo finale” che supera abbondantemente i 150 euro.
"Il carrello da surfcasting deve avere alcune caratteristiche indispensabili: leggerezza, solidità e ruote con battistrada ampio e scorrevole. I modelli migliori hanno il telaio in leggero alluminio con una grande capacità di carico e un’ottima rigidità.".
Specifico la parola finale perché tale esborso è comunque una tantum e cioè, nella stragrande maggioranza dei casi, si ammortizza in decine di anni se si ha un minimo di attenzione nella sua cura. Le soluzioni fai da te non sono altrettanto efficaci. L’adattamento di carrelli da lavoro che hanno un costo di partenza molto minore, non tiene però in considerazione che tali prodotti non sono pensati per muoversi sulla sabbia e per resistere all’azione distruttiva di umido, sabbia e salsedine. Il carrello da surfcasting deve avere alcune caratteristiche indispensabili: leggerezza, solidità e ruote con battistrada ampio e scorrevole.

I modelli migliori hanno il telaio in leggero alluminio con una grande capacità di carico e un’ottima rigidità che permette di minimizzare lo sforzo che si compie quando questo viene trascinato. È importante che la sezione della struttura che ospita l’impugnatura sia rivestita in Eva o un altro materiale che offra una presa stabile e comoda. Grande importanza rivestono le ruote. Queste sono l’elemento che negli anni ha subito le maggiori trasformazioni e sviluppo. Attualmente si preferisce usare le ruote del tipo di quelle adottate nelle mongolfiere. Sono ruote “grasse”, vuote o piene a seconda del produttore, in materiale plastico molto rigido, con un battistrada disegnato per muoversi nella sabbia senza affondare. La parte inferiore del telaio è costituita da un basamento pensato per ospitare un cassone di dimensioni standard. Sopra di questo si possono aggiungere borse, ombrelli e sacche, permettendo di trasportare in un unico viaggio tutta l’attrezzatura necessaria per una notte di surfcasting. Volendo, per ottimizzare i volumi durante il trasporto in auto, si possono smontare le ruote che sono fissate con una coppiglia. Uno spot che altrimenti risulterebbe irraggiungibile, se si ha a disposizione un carrello diventa alla nostra portata. Il carrello non elimina del tutto la fatica, poiché il solo camminare sulla sabbia è comunque dispendioso, ma riduce di molto il peso sulla nostra colonna vertebrale e ci permette spostamenti mantenendo sempre una mano libera.


Le scatole cinesi - Il cassone è una sorta di sistema a scatole cinesi. La struttura esterna protegge tutta l’attrezzatura da eventuali urti durante il trasporto e da pioggia vento e sabbia quando siamo a pesca. Solitamente il cassone è suddiviso in due sezioni principali. Lo scomparto superiore è pensato per ospitare le ruzzole con ami e parature, forbici, luci e tutta la minuteria. Lo scomparto inferiore, ampio e profondo, è adatto per accogliere i mulinelli, le bobine di ricambio, i piombi, batterie di ricambio e le bobine di nylon e fluorocarbon. Alcuni modelli hanno più scomparti disposto su più piani e sempre uno di questi è suddiviso in scomparti con le giuste misure per stoccare un campionario di decine di ruzzole. Questa è una configurazione usata da tutti i migliori agonisti che hanno bisogno di avere già pronte decine di parature. Il cassone poi funge anche da seduta che sostituisce l’ingombrante sedia da pescatore, diminuendo il carico totale. Insomma, carrello e cassone, seppur non indispensabili, rendono più agevoli gli spostamenti in spiaggia e permettono di mantenere l’attrezzatura in ordine e protetta, aumentando la loro durata nel tempo.
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