Campionato Sardo a Box

Campionato Sardo a Box

Il 12 e 26 giugno si è svolto il primo campionato sardo a box valevole per gli italiani di categoria. Tutte le gare sono importanti, ma quando c’è in palio campionato italiano tutto assume una valenza superiore e l’asticella del tasso tecnico punta decisamente verso l’alto. 100 sono le coppie che potranno aggiudicarsi il fregio di miglior box sardo, mentre 6 o 7, tralasciando per ora eventuali ripescaggi, sono i posti utili per classificarsi allo step successivo. Radio pesca inizia già a gracchiare: si vocifera che, in base agli assenti e ai quorum regionali (che verranno calcolati una volta che in tutte le regioni si terrà l’analoga manifestazione), si ripescherà sino al 10° posto, ma si dovrà ancora attendere qualche mese per l’eventuale ufficializzazione.


Orosei
Si parte da Orosei e per molti non è il massimo come scelta. Una bella spiaggia che quando si trasforma in campo gara, con condizioni meteo casuali, non ha quasi mai offerto bei carnieri; tante volte, infatti, si è vinto il settore con due o anche con una sola preda. Con queste premesse, i 97 box iscritti si presentano ai nastri di partenza, ma, come spesso la pesca insegna, le previsioni vengono disattese, con lotte a suon di pesce in ogni settore. Il primo tempo è organizzato e gestito dai ragazzi dell’Adps Orosei con la supervisione dell’esperto giudice di gara Ferdinando Solinas. Solito regolamento di sempre: quattro ore di gara con inizio alle venti, una canna ad atleta e doppio giudice in ogni settore per garantire e velocizzare il rilascio delle prede. Pronti via e si parte, o quasi… a causa del malfunzionamento di alcuni ponti radio e conseguente moria dei segnali telefonici, tanti equipaggi ricevono la propria postazione (inviata in base alle normative covid tramite messaggi telefonici) in ritardo rispetto ad altri, non consentendo così a tutti l’accesso alla spiaggia nello stesso momento. Si decide di partire in ogni caso all’orario stabilito e le catture non tardano ad arrivare già dai primi lanci. Lecce, occhiate e qualche oratella in diurna iniziano a “colorare” le varie schede degli atleti, per poi continuare anche in notturna con le classiche mormore e le occhiate che non abbandoneranno mai il litorale. Con una prova esemplare conquistano il primo assoluto Pino Canu e Mirko Fresi. I due portacolori olbiesi oltre ad aver pescato ben 20 prede, catturano anche una bellissima spigola di oltre 40 cm che lì metterà al sicuro, con oltre mille punti di vantaggio rispetto ai secondi, portandosi per ora in testa alla manifestazione. Ma in una gara articolata in due manche tutto può succedere. Comunque, per qualificarsi agli italiani, sino al quarto di ogni settore tutti sono ancora in gioco, naturalmente per quest’ultimi si dovrà ottenere, per forza, un primo in seconda manche. Giusta nota di merito, vista la premessa iniziale, si contano, considerando anche le prede tecniche, ben 799 pesci, non male per questa spiaggia.

Platamona
Scenario prescelto per i giochi finali: Platamona. La seconda manche viene organizzata in maniera impeccabile dai ragazzi del Maestrale di Porto Torres in collaborazione con il team di Alghero Asd Poseidon 1984. L’ansia da prestazione non dovrebbe mai cogliere chi gareggia ma è normale che la conquista di una manifestazione così prestigiosa faccia gola a tanti, alzando notevolmente il livello di preparazione pregara e di concentrazione. Le considerazioni iniziali dello spot sono molto diverse rispetto al “primo tempo”: Platamona, specialmente in questo periodo, ha sempre reso al meglio e anche questa volte le sorprese non mancano. Ci si aspettava tanto pesce, ma il numero ha veramente superato le aspettative. Sono infatti, udite udite, 3.092 le prede; da segnalare la decina di spigole fra i 35 e gli oltre 40 cm che hanno piacevolmente stupito tutti i pescatori, non solo per il numero così alto di catture di queste dimensioni in una gara a picchetto ma anche per il periodo non proprio consono a tale specie. Serata veramente intensa per tutti gli agonisti. In quasi tutti i settori si superano le 300 prede, con la punta massima di 415 nel primo, dove Emanuel Bella e Luigi Riccio, box calangianese, conquista la vittoria con ben 98 catture: uno spettacolare primo assoluto, grazie a una gara in velocità, senza un attimo di tregua già dal primo lancio. Ma la bellissima serata per il Team Ondalunga non finisce con questa vittoria; dal quarto settore arriva un altro primo di settore. Matteo Cossu e Fabrizio Frongia con 58 catture (lecce stella, occhiate, sparaglioni e mormore) si aggiudicano il settore, e con il terzo posto in prima manche, vanno a strappare il sospirato pass per gli italiani, classificandosi quinti assoluti. Il bello, però, deve ancora venire: siamo nell’ultimo settore e il duo, Salvatore Ambrosini e Martino Piseddu, con una manche esemplare che “costringerà” i giudici a misurare e smarcare ben 73 pesci, guadagna un primo di settore che varrà oro. Date le restrizioni covid nessun raduno è previsto per cui non si può far altro che risintonizzare radio pesca per cercare di capire i vari risultati in attesa delle classifiche ufficiali. A causa dell’elevato pescato l’attesa è lunga. Tante sono le prede da inserire nel programma che gestisce le classifiche. Sono le sette del mattino e nei vari gruppi che tutti i club hanno formato per l’occasione, iniziano a trillare le varie suonerie, segno che i risultati sono pronti. Purtroppo, a causa di qualche errore, i dati finali tardano ancora. Per il momento ci si deve accontentare dei settori, ma il più è fatto per cui via di carta e penna per calcolare chi sarà il vincitore.

A casa Calangianus si inizia piano piano a sentire il profumo dell'impresa. Puoi scrivere e riscrivere tutte le classifiche che vuoi ma solamente tre equipaggi, sommando le penalità delle due manche, otterranno 3 penalità, frutto, per tutti, di un primo e di un secondo, per cui si dovrà solamente contare chi ha ottenuto il punteggio più alto. Come per magia si può finalmente festeggiare il trionfo di Martino e Salvatore che portano il titolo di miglior box in terra Gallurese, meritando così gli applausi di tutti. Cosa si potrebbe desiderare di più per il Team Ondalunga? Titolo di campioni, 2 box sicuri agli italiani, 3 equipaggi nella top ten assoluta. Tutto ciò potrebbe già bastare, ma c'è ancora una nota di rilievo… l'esordio in una gara ufficiale per il loro atleta più giovane, Andrea Pirrigheddu. A soli 11 anni gareggia con i grandi senza mai perdersi d'animo e con il padre Nicola ottiene un piazzamento per niente male, 36° su 97 equipaggi. Bravissimi ragazzi, un'edizione non facile da dimenticare per i nostri colori.