Buone Notizie sui Canoni Demaniali

Buone Notizie sui Canoni Demaniali

Si è tenuto a Roma, lo scorso 15 gennaio, un positivo incontro tra Confindustria Nautica, l’associazione nazionale di settore della nautica da diporto, e il Sottosegretario al turismo, Lorenza Bonaccorsi, che sta seguendo la conversione del Milleproroghe, e l’onorevole Umberto Buratti, che si è fatto promotore delle istanze della portualità turistica alla Camera dei deputati. È di questi giorni la notizia che l’Agenzia delle entrate ha confermato la sospensione del pagamento dei canoni demaniali, relativi agli approdi turistici che si trovavano in contenzioso con lo Stato. Con la circolare odierna dell’Agenzia delle entrate (prot. 211379/2020) viene data una compiuta interpretazione dell’art.34 del decreto Milleproroghe (n. 162/2019), che prevede la sospensione del pagamento dei canoni dei porti turistici. Si tratta della norma fortemente voluta da Confindustria nautica, volta ad evitare i procedimenti di riscossione, il blocco dei correnti e la revoca delle concessioni agli operatori in contenzioso con lo Stato a causa della legge finanziaria approvata dal governo Prodi del 2006. Tale legge, modificando retroattivamente le concessioni-contratto in essere per la realizzazione dei porti turistici, ha stabilito l’aumento retroattivo dei canoni demaniali anche fino al 700%. Ma nell’art.34 del decreto Milleproroghe, che sospende il pagamento dei canoni demaniali fino al 30 giugno, non è esplicitamente indicato che sono comprese anche le concessioni iscritte a ruolo. Finalmente l’Agenzia delle entrate ha chiarito che la relazione illustrativa del provvedimento evidenzia che la disposizione ha il fine di “ridurre il contenzioso in essere […] in sede amministrativa e giudiziaria in ordine ai pagamenti” dei canoni in parola. “Tale circostanza – recita la nota dell’Agenzia delle entrate – può indurre a ritenere che ai sensi del medesimo articolo 34, il pagamento dei canoni riferiti alle concessioni (…) demaniali marittime per la realizzazione e gestione di strutture dedicate alla nautica da diporto debba considerarsi sospesa anche nei casi in cui le somme dovute a questo titolo siano oggetto di recupero coattivo, anche a seguito di iscrizione a ruolo”.
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