I grossi esemplari sono sempre più rari, ma in questo periodo è possibile intercettarli dalle scogliere che si affacciano su spot con acqua medio profonda. L'attacco è sempre energico e se avviene in superficie, altamente spettacolare. Stiamo parlando dei big barracuda.
L’autore con un bellissimo barracuda ingannato da un walking the dog della Savage Gear, dalla livrea completamente bianca.
Si cammina tra gli scogli appuntiti e per fortuna c’è già luce e quindi gli appoggi sono sicuri e non c’è il rischio di mettere un piede in una buca. Il sole, ancora basso sull’orizzonte, colora di rosso tutte le superfici. Il mare è tranquillo ma un’onda lunga si infrange sulle rocce con un ampio periodo: il rombo, come esplode sulla costa, è impressionante. La scogliera si affaccia su un tratto di mare scuro, il fondale non supera i 5 metri e sul fondo si intravvede posidonia e rocce sparse. Lo spot ideale per cercare qualche barracuda. In questo periodo dell’anno sono infatti tanti i pesci predatori che accostano, richiamati dall’enorme quantità di pesce foraggio che proprio adesso abita le coste. Tunnidi e ricciole preferiscono fondali più alti; serra e barracuda cacciano anche dove le batimetriche non sono importanti. Quest’anno la temperatura dell’acqua del mare è salita già a fine maggio e inizio giugno e ora ha raggiunto valori intorno ai 27 gradi in tutti i mari che circondano la Sardegna. Questo è un fattore da tenere in considerazione poiché proprio serra e barracuda amano le acque calde. E allora vediamo cosa fare se siamo alla ricerca della cattura speciale.

Attrezzatura da big - Il barracuda ha ormai ampiamente colonizzato tutte le coste del Mediterraneo. La sua cattura rappresenta un’ottima palestra per tutti quelli che si avvicinano per la prima volta allo spinning. Infatti questa tecnica, mirata quasi esclusivamente ai predatori, può essere avara di soddisfazioni, specie se ci ostiniamo a cercare, come primo strike, altri predatori ben più astuti e smaliziati, spigole, dentici e ricciole. I barracuda più piccoli sono molto curiosi e inclini all’attacco impulsivo. Nelle aree portuali sono sempre presenti, sia in inverno che in estate e nuotano in branchi di numerosi esemplari. Generalmente si pescano esemplari con una lunghezza che raramente supera i 40 centimetri. L’esca principe è il long jerk, recuperato molto lentamente. Si usano per lo più long jerk sinking che nuotano a mezz’acqua, proprio dove è più frequente l’attacco degli esemplari più piccoli. Ma una volta che si è placata la fame di catture, con un numero cospicuo di piccoli esemplari, l’attenzione si può spostare alla ricerca dell’esemplare big. Detto che è possibile intercettare qualche grosso kuda anche nella “nube” di fratelli minori, se si vuole veramente selezionare la taglia è preferibile abbandonare le calme acque portuali e spingersi in scogliera.

Qui, durante i cambi di luce, ma ancor più quando il sole è alto, cacciano i big, sfruttando la schiuma che si forma quando le onde si infrangono sulla costa. In scogliera ci si muove con più cautela, rispetto alle banchine portuali ed è sempre meglio, durante gli spostamenti, avere una mano libera. Quindi ci serve uno zaino o un capiente spallaccio, per avere a portata di mano artificiali, fili, moschettoni, forbici e boga grip. La lunghezza della canna dipende molto dallo spot che decidiamo di affrontare. Più la scogliera è alta sulla superficie del mare, più la canna deve essere lunga. Una buona via di mezzo è un fusto sui 2,5 metri, con un’azione medium. Mulinello 4000 o 5000 con trecciato molto resistente all’abrasione e un lungo finale in fluorocarbon dello 0,50 circa.

Esche top water - Abbiamo accennato che l’esca d’elezione per il barracuda è il classico long jerk. In scogliera, soprattutto se non conosciamo con precisione il fondale, è preferibile però utilizzare esche che nuotano in superficie o appena sotto. Darter e comunque tutte le esche floating, vanno benissimo. Ma ancor meglio sono gli artificiali di superficie, come popper e walking the dog. Questi sono in assoluto i più amati dai grossi barracuda. Il loro recupero, anche con poche onde, è davvero complicato e richiede una certa esperienza e molte prove sul campo. Ma la cattura in superficie è, in assoluto, la più spettacolare e anche se stiamo parlando di “semplici” barracuda, l’attacco top water è sempre indimenticabile.
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