Barra Doppio Malto

Si è conclusa con un ex aequo la quinta edizione del raduno Barra e Birra che ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di spinner. Tantissime catture e una classifica al centimetro hanno premiato Guido Salis e Matteo Pinna, ma tutti hanno potuto brindare con una birra ghiacciata.

Barra Doppio Malto
Alessio Piras con un barracuda pescato durante il tramonto. Alessio tiene la preda con il boga grip, mantenendo a debita distanza le mani dai denti del predatore.

Fino a qualche anno fa era molto difficile organizzare gare di spinning a campo libero. Era complicato, per gli organizzatori, sorvegliare sul corretto andamento della competizione, visto che gli spinner concorrenti, per trovare gli spot vincenti, si separano gli uni dagli altri, raggiungendo scogliere impervie. Poi, con l’avvento dei social, tutto è cambiato. Un ottimo esempio sono i numerosi raduni che Marco Serra organizza ormai da anni. La formula è sempre la stessa: tutti gli iscritti sono inseriti in un gruppo WhatsApp dedicato. Tassativamente ogni cattura, per essere considerata valida, deve essere fotografata e registrata su un video che il pescatore “posta” sul gruppo. La classifica è stilata in base alla lunghezza delle prede, misurata con un metro fornito da Marco ad ogni partecipante. La formula funziona e le gare di spinning ed eging stanno riscuotendo ormai un grande successo, anche perché i pescatori si sentono più tutelati. Con queste premesse si è svolta, sabato 12 luglio, la quinta edizione del Barra e Birra. Come suggerisce il nome, la gara è dedicata alla pesca del barracuda, un predatore molto presente in questo periodo nelle scogliere del sud ovest. Il raduno si è svolto da Infinito Pesca, il covo di Marco che ha accolto tutti con una fresca birra di benvenuto.

Barra e longjerk - Gli spinner hanno lasciato la base di San Giovanni Suergiu e si sono diretti verso il mare. Il raduno si trova in posizione strategica, non lontano da molti spot interessanti. Il forte vento che ha soffiato per tutta la giornata, ha un po’ mitigato la grande afa ma soprattutto ha reso il mare “croccante”, increspato giusto quel tanto da stimolare all’attacco i predatori. C’è chi ha preferito raggiungere gli spot in prossimità delle aree portuali, soprattutto nel comprensorio di Sant’Antioco e Porto Scuso. Chi si è diretto deciso in scogliera, nella speranza di intercettare gli esemplari più grossi. E ben prima del tramonto sono iniziate le catture. Tutti i partecipanti hanno potuto seguire l’evoluzione della gara dalle notifiche che arrivavano di continuo sul gruppo WhatsApp. Come da regolamento, erano previsti premi speciali Seaspin per i primi 5 classificati. Il righello fornito da Marco non è riuscito a stabilire quale tra i barracuda pescati da Guido Salis e Matteo Pinna, fosse il più lungo. Ed allora è stato ex aequo, per buona pace dei due concorrenti. Il terzo kuda più lungo è risultato quello di Alex Granara, seguito da Mattia Ferranda e Alessio Piras. Ma sono state tantissime le catture registrate. Per gli amanti della tecnica e per chi si è avvicinato da poco allo spinning ed è alla ricerca della prima cattura, segnaliamo che l’esca più catturante è stata il long jerk, un classico nella ricerca del sottile predatore. Questo lungo artificiale, per nuotare con efficacia, ha bisogno di essere animato dallo spinner, ma se recuperato lento, con frequenti stop and go, è irresistibile per il barracuda. L’estate è il periodo migliore per lo spinning ai barracuda dalla scogliera e questo raduno ha confermato gli ottimi presagi che tutti avevano prima del fischio d’inizio. Alle 23 è stato dato il segnale di fine gara e tutti hanno raggiunto il raduno per la premiazione. Barra e Birra si conclude in festa e da appuntamento all’anno prossimo, speriamo con un numero di partecipanti sempre maggiore.

Foto di gruppo per i partecipanti al raduno