Andrea Mura e Vento di Sardegna

Andrea Mura e Vento di Sardegna

Oggi, domenica 22 luglio, dall’altra parte del mondo, esattamente nel Quebec, in Canada, soffia un vento molto particolare, un vento caldo del Sud. Parte infatti, la Transat Quebec St-Malo, regata transoceanica che si svolge ogni 4 anni e che stavolta vede impegnato anche Andrea Mura col nostro Vento di Sardegna e un equipaggio agguerrito e motivato. Ormai abituati a successi spettacolari come la Route du Rhum, in solitario, prima e la Twostar, in coppia, recentissima, ancora da festeggiare, non osiamo chiedere al nostro beniamino un terzo risultato consecutivo pieno. Certo, dal profondo del cuore, lo speriamo con sincerità e sono sicuro, da parte nostra, anche con un bel po’ di egoismo. Certo, egoismo! Chi di voi infatti non sente propria la storia di Vento di Sardegna, i risultati e anche quest’ultima impresa? Vento di Sardegna è diventato un’icona, un mito condiviso da tutta la popolazione. Per noi sardi però, è qualcosa di speciale, un super eroe in cui ci identifichiamo e grazie a lui ci confrontiamo col mondo, alla pari, anzi da leader. Ricordo allo stesso modo Giggi Rriva, il Cagliari dello scudetto, nel ‘70, ero appena un ragazzo. Quei giovani in mutande, grandi per me, erano il massimo. Ma correvano in un campo d’erba, soffice e curato come i divani di mia mamma, e prendevano a calci un pallone, di fatto giocavano. Oggi provo le stesse emozioni, solo che mi è più vicina la sofferenza, la solitudine, lo sforzo per raggiungere il risultato e tutto questo senza i compensi milionari che hanno sempre contraddistinto, per noi, il pallone. Queste emozioni Vento di Sardegna le mantiene vive e le porta lontano, attraverso gli oceani, in tutto il mondo. E io, grazie a Vento di Sardegna, mi illudo di essere con loro!