Acque Sicure e Pericoli Isolati

Acque Sicure e Pericoli Isolati

Nel passaggio in acque ristrette e in vicinanza di pericoli, così come nei canali e nelle zone di separazione del traffico, è frequente imbattersi in segnali costituiti da boe, gavitelli o mede di forme e colori diversi, ognuno dei quali ha un proprio significato. Spetta a noi riconoscerli, interpretarli nel modo corretto e, conseguentemente, condurre la navigazione in sicurezza. Questi segnali sono costituiti da boe, che possono essere di varia forma e tipo, quali cilindriche, coniche, sferiche, a fuso, ad asta, ecc. Sono dotati di miraglio, di segnalamento luminoso, sono dipinti in maniera da poterli facilmente distinguere e individuare e sono realizzati in conformità al Sistema di Segnalamento Marittimo Unificato Aism-Iala.

Segnali
Questo sistema comprende cinque tipi di segnali, che possiamo classificare in: - Segnali laterali, che sono generalmente utilizzati per canali ben definiti ed ingressi ai porti. Questi segnali indicano i lati di sinistra e di dritta della rotta da seguire rispetto all’imbarcazione che dal largo naviga verso terra; - Segnali cardinali, il cui impiego è associato alla bussola, secondo il sistema quadrantale e indicano la direzione in cui si trovano le acque sicure per la navigazione; - Segnali di pericolo isolato, che indicano i pericoli isolati di limitata estensione intorno ai quali le acque sono navigabili; - Segnali di acque sicure, che indicano che intorno a tali segnali le acque sono navigabili e prive di pericoli; - Segnali speciali, che non hanno come scopo principale l’assistenza alla navigazione, ma indicano una zona particolare od una situazione specifica che comunque è menzionata sui documenti nautici. Ogni tipo di segnale è distinto dal suo aspetto diurno (forma, colore e miraglio) e dalle caratteristiche luminose notturne (colore della luce, ritmo della luce, periodo e portata). Questi segnali, come detto, sono uniformati e quindi, in ogni parte del mondo assumono lo stesso significato, facendo eccezione soltanto i segnali laterali, che sono invertiti nel colore in alcuni paesi. Per questo motivo sono state distinte due zone: la zona A e la zona B. La zona A comprende l’Europa, Australia, la Groenlandia, Nuova Zelanda, il Golfo ed alcune regioni dell’Asia. La regione B comprende l’America del Nord, quella centrale e quella del Sud, Giappone, Corea del Nord e del Sud e le Filippine.

Segnali laterali
Per i segnali laterali, quando indicano un passaggio o delimitano un canale, il problema non esiste: sappiamo che è riferito a chi, dal largo, entra nel canale o nel passaggio e deve semplicemente lasciare sulla propria dritta i segnali colorati di verde sormontati da un miraglio conico verde con il vertice verso l’alto (di notte saranno distinti dalla colorazione verde della luce a gruppi di lampi), lasceremo sulla sinistra i segnali colorati di rosso con un miraglio cilindrico (di notte mostreranno una luce di colore rosso a gruppi di lampi). Qualora all’interno di un canale navigabile esista una biforcazione, il canale principale viene indicato con i segnali laterali modificati, che per la regione A sono caratterizzati dalla presenza di una banda centrale di colore rosso sui segnali verdi e da una banda centrale verde sui segnali rossi. Queste due mede possono essere osservate a Cagliari perché indicano l’accesso al porto canale, che è segnalato con due mede laterali dritte dipinte di verde con fascia centrale rossa (figura 1) e una meda laterale sinistra dipinta di rosso con fascia centrale verde. Nello specchio di mare antistante il porto commerciale di Cagliari è in vigore una zona di separazione del traffico adeguatamente segnalata da questi segnali cardinali, sarà bene, dovendo navigare in quella zona, attenersi alle norme di navigazione in aree nelle quali vige lo schema di separazione, ricordando cosa dice la Regola 10 del Regolamento internazionale per prevenire gli abbordi in mare a proposito del comportamento da adottare e, in particolare, il comma j) della Regola che recita: ”una nave di lunghezza inferiore a m 20 o una nave a vela non deve intralciare il passaggio di una nave a propulsione meccanica che segue un viale di traffico.” Se siete obbligati ad attraversare un viale di traffico, benché sia sconsigliato, fatelo perpendicolarmente alla direzione generale del flusso, come previsto dal comma c) della citata Regola 10.

Acque sicure
I segnali di acque sicure sono costituiti da boe o gavitelli o mede colorate con bande verticali bianche e rosse, sono sormontate da un miraglio sferico di colore rosso e di notte mostrano una luce bianca, che può avere una delle seguenti caratteristiche (che comunque è chiaramente riportata sia sulla carta nautica che sull’elenco fari): Isofase, Intermittente, a Lampi lunghi o a segnali Morse. Un esempio di questa boa potete vederla al largo dei pontili della Saras e sta ad indicare il termine della zona regolamentata da canali di accesso ai pontili e, quindi, la presenza di acque libere. Una potete vederla anche a 4,1 miglia sul rilevamento 195° dal faro di Capo S. Elia.

Pericolo isolato
Il segnale di pericolo isolato, come abbiamo avuto modo di dire precedentemente, è collocato direttamente sopra un pericolo circoscritto, circondato da acque navigabili. Il segnale è costituito da una boa o una meda di colore nero con una o più bande orizzontali di colore rosso. Il segnale è sormontato da un miraglio costituito da due sfere di colore nero disposte in senso verticale ben distanti fra di loro. Di notte mostra una luce bianca a gruppi di due lampi. Un esemplare di questo segnale è visibile davanti alla spiaggia del Giunco a Villasimius e segnala la secca dei Berni.