Accardi Superstar

Le recenti vicissitudini, che hanno investito la federazione della pesca sportiva e in particolare il settore mare, mi riferisco al commissariamento, hanno determinato una situazione sgradita come diversamente non poteva essere. Poco importa se il personaggio scelto per traghettare il settore fino alle prossime elezioni, al mare ci vada solo d’estate, ma appare evidente che il lavoro dei consiglieri, quelli sì, affidabili esperti, non esordisca con risultati confortanti. Un esempio? Il regolamento particolare gare del settore surfcasting. Senza scendere in particolari, che però i garisti conoscono alla perfezione, le nuove norme anziché magnificare le performance sportive, premiano l’evento casuale, falsando il valore del risultato. In più, considerata la penuria di prede, in Sardegna e ancor di più nel continente, la stessa classifica viene messa in discussione per carenza di dati, come dire: pesci validi non ce ne sono e quindi la classifica non si può fare. Ma insieme a tanto, che naturalmente è perfettibile, la Sardegna guadagna una pedina importante, una poltrona. Roberto Accardi, agonista di punta del nostro surfcasting, è, infatti, il nuovo direttore tecnico della nazionale maschile. Un importante riconoscimento che suggella una carriera ricca di risultati ai massimi livelli. Una nomina che porta credibilità, in un periodo non troppo brillante, sia al surfcasting isolano, che alla federazione nazionale. Speriamo quindi che la guida del team azzurro da parte del nostro rappresentante più illustre sia foriera di nuovi successi, tali da rilanciare un’attività in sofferenza e naturalmente soddisfare l’ambizione di un garista puro che forse a questa nomina ci ha pensato da tanto, finché, con la tenacia di un buon agonista, l’ha meritatamente raggiunta.