Abamar - 2 ore - 3 attacchi - 2 serra

Abamar - 2 ore - 3 attacchi - 2 serra

Con solo poche ore di tempo libero a disposizione, con tanta voglia di andare a pesca, con troppi cappotti sul groppone; ecco la stupenda prospettiva di una sera di pesca in compagnia del mio amico Luca Piras. Come due cani randagi in cerca di un facile osso, carichiamo la macchina in fretta e ci dirigiamo verso Santa Margherita di Pula, destinazione lo spot detto dell'Abamar. Sono ormai almeno 10 anni che puntualmente, in questo periodo, tutta la costa del comprensorio di Pula è "invasa" da branchi di pesci serra, anch'essi, come cani randagi, in cerca di un facile pasto. E quando due branchi di cani randagi incrociano la stessa strada è facile che qualcuno ci rimanga. E' facile… così pensavo e per lo più scritto su Mondo Pesca.


Ma quest'anno, forse a causa di un mio maldestro tentativo di praticare una pesca a mio modo di pensare più sportiva, con l'utilizzo di un solo amo e treccia in nylon 0,60 al posto del cavetto d'acciaio, la figura del cane bastonato è toccata a me. L'anno scorso questo tipo di paratura "leggera" mi aveva regalato belle catture e la consapevolezza di aver portato il mio livello di sportività ad un valore soddisfacente. La treccia in nylon veniva aggredita dalla dentatura del serra con più facilità rispetto al classico cavetto ma le spire della stessa impedivano ai denti affilati del pesce serra di tranciare di netto la lenza ed in più l'allamata avveniva nella parte più esterna dell'apparato boccale del pesce. Questo mi ha permesso di liberare facilmente gli esemplari più piccoli e quelli in più nelle notti di bagordi, quando un attacco si succede al precedente senza sosta (capita a volte). Ma quest'anno… quest'anno nulla. Tanti attacchi ma nessun pesce spiaggiato. Cosa succede? Una domanda che ad ogni strike mancato iniziava a pesarmi sempre più (continua sul giornale).