2° Trofeo 4 Mori
Dopo un anno di sosta, torna il trofeo Quattro Mori di Sarroch. La coraggiosa scelta, di scegliere una data prettamente estiva, il 30 agosto, in verità un po’ pilotata da un calendario agonistico particolarmente denso, ha dato però i suoi frutti.

37 coppie di garisti assatanati, sono convenuti dalle varie province sarde, al raduno presso la Marina di Perd’e Sali, per dare vita alla riapertura della stagione. La formula rally, datata, garantisce comunque un discreto riscontro fra i partecipanti. Gli equipaggi sono di due coppie, impegnati tutta la notte in una spiaggia dell’isola. Un leggero ma insistente maestrale soffia da due giorni, e caratterizza la gara almeno fino a mezzanotte. Un particolare che risulta determinante, nel bene e nel male, nella scelta dello spot. Radio pesca racconta di bellissime pescate realizzate nel litorale di Giorgino-Capoterra. Il NW è un ottimo vento da quelle parti. Sono invece diversi gli equipaggi che audacemente fanno scelte controtendenza, e partono in direzione delle spiagge profonde della costa orientale. In particolare gli arenili di Murtas e Cala Sinzias, ospitano nella notte molte coppie, e proprio da quel tratto di mare arrivano le migliori pescate di tutta la gara, con le dovute poche eccezioni.

Marco Mossa e Daniele Bullitta (Coxinas Villacidro), detentori del trofeo della prima edizione, quando fra l’altro gareggiavano sotto l’egida dei Quattro Mori raccontano: “abbiamo scelto Quirra perché è una spiaggia profonda con presenza di varie specie di pesci. Quasi subito, a inizio battuta, abbiamo avuto varie beccate da parte delle occhiate che fortunatamente hanno continuato a mangiare per quasi tutta la gara. In più qualche mormora ha arricchito il carniere... diciamo che ci siamo divertiti.”. A fianco a Marco e Daniele ci sono Massimo Masala e Massimo Cabras del Ploaghe Fishing Club, altri due espertissimi pescatori, veri e propri pezzi da 90. Anche per loro sin dai primi lanci, un po’ inaspettatamente, le cose si mettono benissimo in quanto a numeri di prede, e anche in questo caso tante occhiate. D’altra parte tutta quell’attività comporta un non trascurabile dispendio di energie, tanto più quando le abboccate si fanno più rade ed è necessario cambiare fascia di pascolo, allungando i lanci. Un compito arduo ma assolto impeccabilmente, e poi vedremo perché. Leo Loddo e Ernesto Leonori del JCasting Team decidono di battere Arborea. Loddo: “Il primo pesce è un’ombrina di circa 1,3 chili, pescata col coreano rosso. Il mare di maestrale era abbastanza mosso con molte alghe sul gradino. Dopo la bestiolina è uscito qualche altro pesce fuori misura, poi il niente. Lì ho pensato al serra, ho cambiato canna e messo il trancio. Dopo una mezz'ora è partito il serra di 2 chili. Durante la notte è girato a ponente, i granchi blu (uno l'ho preso) tagliavano i braccioli in continuazione. È uscita qualche mormora in misura e qualche sparlotta. Molta minutaglia.”.

Roberto Accardi e Graziano Mattana (Coxinas) insieme a altre due coppie hanno optato per Torre degli Ulivi, nel comune di Capoterra. Super Roby: “L'esperienza fatta a Torre degli ulivi è stata costruttiva. Affrontare una spiaggia che non conosci è sempre affascinante, e l'aspetto più bello, anche se dispendioso in termini di tempo, è far ruotare più assetti in modo da verificare la presenza di diverse specie marine. In effetti tra sparlotte, saraghi, orate, mormore, occhiate, boghe, la varietà non è mancata! La selezione andava poi fatta per avere una buona percentuale di prede valide, sopra la misura minima di legge. E qui che ho imparato una cosa importante (ve la dico tra poco). Attizzato dall'ottimo ritmo di catture sulle boghe, e dal fatto che erano tutte a cavallo dei cm 15 (la misura minima), ho impegnato quasi 4 ore di gara su questo tipo di pesca con un più che soddisfacente risultato. Peccato che la misura minima in questo trofeo per le boghe era di cm 17! Risultato? Una sola boga valida su... Ciò che ho imparato è che, il regolamento, bisogna sempre leggerlo! Meno male che il mio compagno di box Graziano Mattana è rimasto a mormore e siamo riusciti a entrare in premiazione.”.

A questo punto, com’è finita la gara? Marco Mossa e Daniele Bullitta sfiorano un magico bis, ma hanno dovuto cedere il passo proprio a Massimo Cabras e Massimo Masala (Ploaghe Fishing Club), loro compagni di equipaggio, che con 58 prede e oltre 8000 punti centrano la vittoria finale. Il box Satta-Porcu si è insediato sul gradino più basso del podio, uno scintillante terzo posto per loro, mentre i compagni di ventura Chessa-Casu agguantano la quinta posizione. La coppia Accardi-Mattana ha staccato l’ultimo biglietto valido, quello del 10° posto, per accedere ai ricchi premi che lo sponsor tecnico Yuki e le altre ditte hanno firmato per Erasmo e soci.
E la coppia Loddo-Leonori? Con sole 7 prede, ma due taglie forti, hanno ottenuto il 7° posto, nonché il premio per la preda più grossa. Come di consueto le operazioni di pesatura, con quasi 78 chili di pescato, e premiazione, e un graditissimo buffet hanno chiuso l’evento. Tutto gestito magistralmente dai bravissimi ragazzi e ragazze dei 4 Mori, che ringraziano tutti gli sponsor. E noi da parte nostra ringraziamo la 4 Mori per l’ennesima avventura di pesca che ci ha regalato!










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