La decima edizione del trofeo organizzato dal Coxinas di Villacidro ha visto ai nastri di partenza ben 176 pescatori. Il record di iscritti è la giusta ricompensa per questa società che ha saputo rinnovarsi mantenendo inalterato lo spirito iniziale.
Luca non ha mai pescato a Buggerru. Prima ancora di vedere le onde, formate dal maestrale ormai in scaduta avanzata, le sente dalla strada e le immagina possenti, magnifiche. Con Marco La Croce, suo compagno di squadra degli Amici del Surfcasting e Andrea Cannas e Massimo Spiga (S’Unda Manna), occupano un settore centrale di Portixeddu e iniziano a pescare prima del tramonto imminente. Luca prepara la prima canna con una paratura mono amo, bracciolo dello 0,30 lungo ben oltre il metro e mezzo e innesca un cannolicchio che ferma alla lenza con filo elastico. Il frangente non è lontano e il suo lancio lo raggiunge nonostante il leggero vento e la zavorra a palla da 175 grammi. Blocca la canna sul picchetto e corre a preparare il resto degli inneschi. Ma l’inconfondibile suono della frizione gli gela il sangue e lo richiama al picchetto e con lui arrivano Marco, Andrea e Massimo. Un recupero neanche troppo laborioso si conclude con una sorpresa stupenda: un’orata da copertina! Così è iniziato il Master Fisher di Luca Piedimonte; così il mare ha voluto salutare la decima edizione del trofeo organizzato dai ragazzi del Coxinas Villacidro.
L’edizione della stella - Si parte nel primo pomeriggio di sabato, si cerca la spiaggia vincente e per tutta la notte si pesca al massimo delle proprie possibilità. L’alba arriva troppo presto e alle 10 del mattino di domenica suona il gong. È allora che Marco Machis, presidente del Coxinas, inizia la pesatura. Dal 2014 questo è il Master Fisher, gara di surfcasting a coppie, nella formula a campo libero, ormai inserita, a buon diritto, nel circuito MP Event. Quest’anno l’affluenza è stata da record con ben 88 coppie al via. Il maestrale soffia da 3 giorni e per giunta ormai è debole, il meteo prevede rotazione di 180°, una scaduta perfetta! Nettuno con la sua grossa mano sembra indicare una spiaggia, quella Torre dei Corsari che nell’ultima settimana sta regalando carnieri eccezionali. Ma non c’è spazio per tutti e non è detto che la strategia migliore sia quella dei “pochi ma buoni”; i grossi saraghi della Costa Verde possono essere battuti dalle “smormorate” di Sassu o Arborea. Nel pomeriggio di sabato 23 novembre regna l’incertezza e il sorteggio che regola la partenza degli equipaggi rimescola le carte. Chi parte per primo può seguire il piano studiato a tavolino. Per gli altri… meglio avere un piano B e anche uno C.
L’attesa a Torre dei Corsari - Quest’anno ho la fortuna di seguire la gara e mi accompagna Monica, la mia ineguagliabile navigatrice. La prima tappa è proprio Torre dei Corsari, dove sono sicuro di trovare Silvio Loddo e Gioacchino Fadda (Onda Blu Orani), con Marco Anedda e Marco Cuccu (Gli Amici e il Mare), “baciati” da un sorteggio favorevole. Trovano spazio nel settore centrale, quello che in teoria dovrebbe promettere bene. Per raggiungerlo lasciano in macchina cuore, polmoni e milza. Tanta dedizione e fatica purtroppo non verrà ripagata. La forte corrente che trascina la posidonia strappata al fondale da nord verso sud, non permette di pescare. Per la verità, a Torre Grande non pesca nessuno o quasi dei tantissimi pescatori giunti in spiaggia sia come concorrenti che per i fatti loro.
Il richiamo di Buggerru - Intanto Marco Machis mi tiene informato. Dei tanti che hanno deciso di svuotare il serbatoio della macchina non si hanno notizie (Badesi, Alghero, Olbia, tutta la costa est, non pervenute). Però molti box hanno trovato posto a Sassu ed è lì che decido di andare. Monica intanto è sicura: “Vedrai che adesso chiamano per avvertirti di una grossa cattura!”. E infatti, quando ancora non ho lasciato l’abitato di Pistis, Marco Margiotta mi segnala la cattura di una grossa orata, pescata a Buggerru da un suo compagno di società. Ok, diciamo addio a Sassu e puntiamo dritti verso Portixeddu. Qui ho la fortuna di conoscere Luca Piedimonte di cui abbiamo già descritto il suo primo Master Fisher. La sera è fortunata anche per Andrea Cannas, premiato dal mare con un serra oltre il chilo e mezzo. Ormai è notte fonda e non c’è tempo per ulteriori trasferimenti.
Mormore da Master Fisher - Sono le dieci del mattino di domenica. Inizia la pesatura e ogni pescata è accolta con la solita baldoria. Ed ecco l’ovazione per Fabrizio Caddeo che solleva un grongo di 2598 grammi, pescato tra le alghe di Tunaria. È la preda più grossa della gara, ottenuta da Fabrizio innescando una grossa seppia su bracciolo da 130 (mezz’ora prima, un “asino” aveva rotto di netto un bracciolo dello 0,80 e cavetto da 80 libbre…). La bilancia premia Simone e Riccardo Arrus (Gli Amici e il Mare) bravi a scegliere Porto Pino che li ripaga con 22 catture, 7 chili di pesce e il terzo posto sul podio. Sono 61 invece le prede portate da Erasmo Demontis e Riccardo Pisu. I due portacolori dei 4 Mori hanno dovuto faticare non poco ad Arborea, combattendo con le alghe. Ma pescando a legering a pochi metri da riva, con un’azione costante per tutta la notte, hanno conquistato a buon diritto il podio. Bravissimi. E poi ci sono i vincitori… Il Master Fisher, da qualche anno, regala al box vincente un viaggio a Capo Verde. Questa volta tocca a Manuelito Satta e Massimo Piras (Pescatori Serrenti) rinnovare il passaporto. Le ben 66 prede portate alla bilancia hanno superato i 9 chili totali, abbastanza per salire sul gradino più alto del podio. Tra le società vincono Gli Amici e il Mare che alla gara hanno partecipato in massa, confermando il legame stretto con i coxineros. Dieci edizioni è un traguardo prestigioso, raggiunto da Marco Machis e soci con una organizzazione impeccabile. La stella adesso illumina Villacidro.
E ora un trittico speciale
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